Seconda Repubblica
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La seconda repubblica (Italiana), contrapposta alla prima repubblica, è locuzione atecnica che indica il cambiamento politico avutosi nel nostro paese a seguito della vicenda mani pulite (Assetto, quello della seconda repubblica, tuttora esistente). Alcuni fanno iniziare la seconda repubblica con il 1992, anno dell'inizio di tangentopoli. Altri preferiscono collocarla nel 1994, quando la nuova legge elettorale maggioritaria entrò in vigore ed il nuovo parlamento vide scomparire i gruppi politici che avevano governato il paese durante tutta la durata della prima repubblica.
Il termine è da considerarsi inesatto in quanto la costituzione e le istituzioni repubblicane sono le stesse dal 1948, data di entrata in vigore della costituzione.
[modifica] Nello specifico
Il cambiamento principale consiste nel passaggio da un sistema elettorale proporzionale, a un sistema maggioritario che favorisca il bipolarismo, se non anche il bipartitismo (che tuttavia, ad oggi, appare molto lontano come obiettivo) in modo da assicurare l'alternanza al governo, la quale è mancata per molti anni in cui la DC (essendo posta al centro) stringeva di volta in volta alleanze vittoriose, tali da porla al governo per diverse legislature consecutive, negando così l'alternanza politica. Quest'ultima è ritenuta la vera "molla" della democrazia, la spinta alla quale consegue tendenziale impegno e serietà da parte dei governanti.
La nuova modifica elettorale, varata dall'ultimo governo Berlusconi (2001 - 2005), ripristina un sistema elettorale proporzionale, il quale ha prodotto nelle prime elezioni consecutive alla legge, una situazione di stallo nei rapporti di rappresentanza politica, data la poco efficiente distribuzione dei voti unita alla situazione politico-sociale italiana odierna. Situazione che vede il paese diviso in due parti quasi uguali rispetto agli schieramenti politici preferiti.
Con il nuovo governo Prodi ci si aspetta, in merito all'argomento, un nuovo provvedimento sul sistema elettorale. Su cosa verterà la scelta finale (se riconfermare il maggioritario o correggere il proporzionale) non è ancora dato sapere, ma in ogni caso è certo che qualsiasi sarà la scelta, influenzerà certamente le strategie politiche degli attuali partiti politici, i quali a seconda della legge tenderanno o meno alla fusione e/o confederazione tra loro.