Segretario Generale del PCUS
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Il Segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (il cui appellativo completo era Segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica), detto anche Primo segretario, era la più alta carica amministrativa del PCUS.
Originariamente, il partito bolscevico, pur avendo un'organizzazione ben precisa, non aveva un dirigente generale vero e proprio. Si riconosceva nelle idee e nell'azione del grande leader bolscevico Lenin, che però era soltanto Presidente del Consiglio dei Ministri dell'URSS. La carica di Segretario generale venne invece creata dal Congresso nazionale del Partito nel 1922, ed il primo a ricoprirla fu Stalin.
Nell'Unione Sovietica, la posizione del Segretario generale era molto importante in quanto il PCUS era la guida della costruzione del socialismo. Più volte, nella storia sovietica, Stalin diresse campagne importanti quali la collettivizzazione delle campagne e l'industrializzazione. Nonostante tutto, le riforme governative erano messe in pratica dal Premier dell'Unione Sovietica, e la guida dello stato era assunta dal Presidente del Presidio del Soviet Supremo dell'URSS.
Dopo la morte di Stalin, specialmente con Brežnev il titolo di Segretario generale divenne tappa obbligata dell'oligarchia sovietica per controllare il paese. Difatti, nella nomenklatura brežneviana il controllo del Partito concedeva massimo potere sull'URSS.