Sei giorni
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La Sei giorni è una competizione ciclistica su pista articolata su diverse prove che si svolgono appunto nell'arco di sei giorni di gara.
I corridori gareggiano a coppie e si affrontano in diverse specialità: l'americana, la corsa a punti, l'eliminazione, il "dietro motori", lo scratch, il giro cronometrato (per una descrizione di queste prove si veda Specialità della pista). Ogni prova si disputa una o due volte in ciascuna giornata di gara. Ogni giornata viene chiusa da un'americana sulla distanza di 50 km.
La classifica generale viene determinata dai piazzamenti conquistati dalle coppie nelle varie prove, in base ai quali vengono assegnati dei punti, nonché dai giri guadagnati o perduti rispetto agli altri concorrenti durante le americane: le coppie che hanno dei giri di vantaggio vengono classificati per prime anche se hanno meno punti. Per questa ragione l'americana è di gran lunga la prova più importante del programma. Inoltre a ciascuna coppia viene assegnato un giro addizionale di vantaggio ogni 100 punti conquistati.
Nell'americana che conclude il sesto giorno, al termine si svolgono più sprint a punteggio, a distanza di dieci giri l'uno dall'altro, anziché uno solo come in tutte le altre; l'ultimo sprint assegna punti doppi. I punti attribuiti da questi sprint sono spesso decisivi per assegnare la vittoria finale.
Le Sei giorni si corrono soprattutto durante l'inverno: le più importanti costituiscono un circuito al quale partecipano i migliori specialisti. Tra le sedi di questo circuito vi sono Parigi, Berlino, Stoccarda. In passato si svolgeva regolarmente una importante Sei giorni anche a Milano, ma dopo il crollo del tetto del Palasport a causa di una eccezionale nevicata nel 1985 è stata sospesa per mancanza di una sede adatta; ripresa negli anni '90 nel nuovo palazzetto di Assago (il "Forum"), dopo alcune edizioni è stata nuovamente cancellata per lo scarso numero di spettatori.
Tra i più grandi "seigiornisti" si possono citare Patrick Sercu (plurivincitore assoluto con 88 vittorie e 94 podi in carriera), Francesco Moser, Terruzzi, René Pijnen, Silvio Martinello, Bruno Risi. In passato venivano spesso invitati a partecipare, per richiamare il pubblico, grandi campioni delle corse su strada; questa pratica è diventata molto meno frequente negli ultimi anni, perché sono pochi gli stradisti che hanno esperienza di corse in pista e sono in grado di cimentarsi a livelli competitivi.
