Sergio D'Antoni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sergio Antonio D'Antoni (Caltanissetta, 10 dicembre 1946) è un uomo politico italiano e già leader sindacale della CISL dal 1991 al 2000.
E' stato protagonista di una lunga esperienza sindacale, durante la quale ha sperimentato e sostenuto l'esperienza della "concertazione". Ha ricoperto l'incarico di segretario nazionale della CISL, che ha lasciato nel 2000 al suo successore Savino Pezzotta.
Al termine della fase sindacale ha deciso di entrare in politica fondando, alla vigilia delle elezioni politiche del 2001 il movimento di Democrazia Europea, che si propone l'obiettivo di rifondare il nascente bipolarismo italiano, ponendosi in alternativa ad entrambi i poli ed ottenendo il sostegno illustre di Giulio Andreotti, esponente storico della Democrazia Cristiana.
Dopo i risultati delle elezioni, che vedono la vittoria del centrodestra di Silvio Berlusconi, e il buono ma non entusiasmante risultato di Democrazia Europea, D'Antoni guarda con interesse al processo di fusione che interessa - nell'ambito del centrodestra - il CCD e il CDU, e così trasporta la sua Democrazia Europa nella fondazione del nuovo soggetto politico centrista, alleato della Casa delle Libertà: l'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, UDC.
Nel 2002 viene celebrato il congresso costitutivo dell'UDC, che elegge Sergio D'Antoni come vicesegretario di Marco Follini. La militanza di D'Antoni nell'UDC, tuttavia, è interrotta nel 2004, quando l'ex sindacalista decide di abbandonare polemicamente la Casa delle Libertà e la coalizione del Governo Berlusconi accusandolo di avere scarsa incisività nelle politiche per il Mezzogiorno.
Così decide di aderire al progetto politico di Uniti nell'Ulivo, che si materializza in occasione delle elezioni europee del 2004, e porta una parte della base della vecchia Democrazia Europea a confluire nella Margherita. In rappresentanza della stessa Margherita, infatti, viene eletto deputato nel collegio uninominale di Napoli-Ischia alle elezioni suppletive dell'ottobre 2004, occupando il posto precedentemente ricoperto da Alessandra Mussolini che, nel frattempo, è stata eletta al Parlamento europeo. Viene nominato responsabile delle politiche comunitarie della Margherita ed entra a far parte della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione economica della Camera dei Deputati.
Alle elezioni politiche del 2006 viene riconfermato a Montecitorio, eletto nella circoscrizione Sicilia 1 per la lista unitaria dell'Ulivo: entra a far parte del governo di centrosinistra, guidato da Romano Prodi, in qualità di viceministro allo Sviluppo Economico.