Shahvaraz di Persia
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Shahvaraz di Persia (data di nascita ignota - morto nel 630) fu re della Persia nel 630.
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[modifica] Shahvaraz il Generale
Shahvaraz (il cui vero nome era Farrukhan) era un cristiano nato in Persia; il soprannome Shahvaraz, che voleva dire cinghiale feroce, gli fu conferito dal re Cosroe II di Persia, per l'energia mostrata nell'attaccare i bizantini.
Nel 614 giunse in Palestina e prese Gerusalemme dopo un assedio sanguinario.
Spedì la popolazione cristiana sopravvissuta in prigionia a Babilonia, insieme con la reliquia della vera croce; altre reliquie minori come la spugna sacra e la lancia furono presentate all'imperatore Eraclio I di Bisanzio.
Per oltre tre anni organizzò la conquista dell'Egitto e, dal 622, combatté in Asia Minore, dal momento in cui Eraclio I di Bisanzio ordinò la controffensiva bizantina.
Sebbene Eraclio I di Bisanzio avesse un esercito militarmente più preparato di quello di Shahvaraz, quest'ultimo riuscì ad avanzare fino al Bosforo e nel 626 tentò di aiutare l'attacco degli Avari su Costantinopoli.
La marina bizantina lo prevenì, riuscendo a difendere Costantinopoli. Shahvaraz si vide costretto a barricarsi a Calcedonia, dopo che gli Avari si erano ritirati, e non minacciavano più Costantinopoli. Cosroe cercò di farlo assassinare, ma il piano fu scoperto (soprattutto con l'aiuto di Eraclio I di Bisanzio) e Shahvaraz, visto che aveva perso il favore del suo Re, rifiutò di scagliare la sua armata contro i bizantini.
[modifica] Shahvaraz di Persia
Nel 628 i figli di Shahvaraz contribuirono a determinare la sconfitta di Cosroe.
Nel 630 Shahvaraz si assicurò l'aiuto di Eraclio I di Bisanzio per un colpo contro il giovane Ardashiz di Persia, figlio di Cosroe, che aveva ereditato il trono dopo aver ucciso suo padre.
Shahvaraz, la cui armata ancora occupava le province orientali, fu d'accordo a ritirarsi dal territorio bizantino e a restituire la reliquia della croce sacra. Shahvaraz governò la Persia solo due mesi come re prima di essere assassinato.
Suo figlio Niceta di Persia, il cui nome suggerisce una parentela con la famiglia di Eraclio I di Bisanzio, comandò le truppe bizantine contro gli Arabi in Siria negli anni trenta del VII secolo, ma fu giustiziato dal califfo Umar dopo aver offerto di sottomettere la Persia agli Arabi.
[modifica] Bibliografia
- Michel Whitby Rome at War AD 293-696, 2002, Osprey. (en)