Sinistra storica
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La Sinistra storica fu uno schieramento politico italiano dell'Italia post-risorgimentale. La Sinistra storica andò al potere nel 1876 a seguito della Rivoluzione Parlamentare che portò alla caduta della Destra storica. Il Primo Ministro della Sinistra Storica fu Agostino Depretis. La matrice ideologica del raggruppamento era liberale progressista, e, pur non avendo un precedente storico, si rifaceva alle idee mazziniane, garibaldine e dunque democratiche.
[modifica] Politica interna
La Sinistra storica, in politica interna, si attivò per l'abolizione dell'impopolare tassa sul macinato, che aveva contribuito, durante il precedente governo di Marco Minghetti, al raggiungimento del pareggio di bilancio. Gli esponenti della Sinistra storica erano perlopiù esponenti della media borghesia, in maggior parte avvocati. Essi si batterono, per questo, per l'allargamento del suffragio, che durante i governi della Sinistra fu aumentato dal 2,2% al 6,9% nel 1882. I requisiti per il voto erano il pagamento di un'imposta di almeno 19,8 lire (invece delle precedenti 40) e il conseguimento dell'istruzione elementare. Quest'ultimo punto era già stato affrontato in precedenza con l'emanazione della legge Coppino (1877), che rendeva obbligatoria e gratuita l'istruzione elementare(dai 6 ai 9 anni d'età). La Sinistra storica prese provvedimenti anche in campo fiscale, cercando di attenuare l'imposizione di tasse, in campo amministrativo, dove provvide ad un decentramento dei poteri, in campo sociale, con l'introduzione di prime misure a difesa dei lavoratori, e in campo economico, in cui riuscirono a dare la prima spinta all'industrializzazione italiana, riducendo il libero scambio e introducendo dazi protezionistici.
[modifica] Politica estera
In politica estera, la Sinistra storica di Depretis abbandonò la tradizionale alleanza con la Francia, entrando nell'orbita della Triplice Alleanza a fianco degli imperi centrali di Austria e Germania, favorendo lo sviluppo del colonialismo italiano, innanzitutto con l'occupazione di Massaua in Eritrea.
[modifica] Fine della Sinistra storica
La fase della Sinistra storica si concluse nel 1882, a seguito delle elezioni politiche. Il governo Depretis, infatti, si spostò verso l'ala conservatrice del parlamento, incontrando i moderati più progressisti, che furono inglobati all'interno di una più grande coalizione. Lentamente furono estromessi gli esponenti più progressisti della Sinistra, dando vita ad un Grande Centro, che monopolizzava la vita politica del Paese, lasciando a pochi partiti minori il ruolo di opposizione di Estrema Sinistra. Questa politica, in cui la dialettica e la differenza ideologica fra le ali del Parlamento vengono sfumando, è detta trasformismo.
