Taeniopygia guttata
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Diamante Mandarino | ||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Taeniopygia guttata Linneo, 1758 |
Il Diamante mandarino (Taeniopygia guttata), è un piccolo uccello da canto membro della famiglia degli Estrildidi, affine a quella dei Ploceidi tanto che fino a poco tempo fa ne veniva considerata una sottoclasse, che abita le zone umide del continente australiano.
È errore di molti ornicoltori inesperti, chiamare questo uccello Bengalino, nome che si riferisce in realtà, ad un'altro estrildide che abita la zona del Sud-Est Asiatico e dell'India e che a differenza del Diamante presenta una livrea più scura e meno variegata.
[modifica] Caratteristiche
Il Diamante Mandarino, misura tra gli otto-dodici centimetri, è facile da allevare, robusto, a condizione che venga tenuto lontano da correnti d’aria e ad una temperatura superiore ai 10 gradi.
In libertà è possibile osservane nutriti stormi che si aggirano anche nei dintorni delle città.
Si ciba di semi, frutti e fiori, integrati volentieri durante la muta o l'allevamento dei pullus, con piccoli invertebrati.
[modifica] Piumaggio e Mutazioni
A partire da fine '800, da quando è stato introdotto in Europa come animale da compagnia, gli allevatori hanno individuato 19 diverse mutazioni che coinvolgono sopprattutto le gradazioni di colore delle varie parti del piumaggio, piuttosto che il disegno che nei maschi è costituito da due macchie di colore acceso (dal rosso terra di siena al rosa salmone) sulle guance, da due lacrime nere che si conducono dagli occhi e dal petto striato di nero che degrada sui lati in fasce di piume rossastre macchiate di bianco; il dorso è più scuro dell'addome, in quasi tutte le mutazioni. Negli esemplari di sesso femminile si mantiene il contrasto di tonalità tra dorso e addome e la lacrima dell'occhio mentre sono assenti gli sltri disegni.
[modifica] Collegamenti esterni
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