Tarchia gigantea
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Tarchia | ||||||||||||||||||||||||
![]() Cranio di Tarchia |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||
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La tarchia (Tarchia gigantea) è un grande dinosauro erbivoro visuto nel Cretaceo superiore (primo Maastrichtiano, circa 72 milioni di anni fa) in Mongolia.
[modifica] Scoperte
Descritto per la prima volta nel 1956 con il nome di Dyoplosaurus giganteus da Maleev, questo dinosauro è uno dei più grandi esemplari degli anchilosauridi, gli erbivori pesantemente corazzati diffusi nel Cretaceo superiore nei continenti settentrionali. Fu solo nel 1977 che Teresa Maryanska comprese che questo dinosauro era da classificare in un genere a parte, e lo descrisse come Tarchia (che significa "dotato di cervello") gigantea. Un'altra specie poi attribuita allo stesso genere, T. kielanae, è ora ritenuta conspecifica.
[modifica] Descrizione
La tarchia è conosciuta attraverso svariati resti fossili comprendenti scheletri quasi completi che permettono di ricostruire un anchilosauro particolarmente grande, del peso probabile di tre tonnellate e della lunghezza di oltre otto metri. La corazza era costituita da molte file di placche ossee che ricoprivano collo, corpo e coda. Quest'ultima trminava nella "classica" mazza ossea tipica di tutti gli anchilosauridi. Il cranio, particolarmente grosso e dotato di quattro brevi "corna", era piuttosto alto rispetto agli altri anchilosauri. Il primo cranio rinvenuto mostra chiaramente segni di ferite parzialmente cicatrizzate, sia interne che esterne, dovute probabilmente all'attacco di un predatore come il tirannosauride Tarbosaurus.