Discussione:Tecnologia
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L'attuale definizione di tecnologia è troppo ristretta, anche le scaglie di pietra usate come coltelli dall'Homo abilis e dall'Homo erectus erano strumenti tecnologici. Anche l'agricoltura è una tecnologia etc. etc.. La tecnologia nasce con l'uomo, inizialmente frutto dell'intuito e delle conoscenze empiriche e solo recentemente (100-120 anni circa) ha potuto contare sull'apporto della scienza. Certo il matrimonio è stato fruttuoso e si può ben dire che abbia cambiato la storia dell'uomo, ma anche oggi non mi pare di poter dire che la tecnologia sia esclusivamente applicazione della scienza.
- Svante (28/07/2003)
Ciao.
Son d'accordo su quanto dici, però se consideriamo come scienza quello che l'uomo ha acquisito, imparato, allora tutto torna. Dopo tutto, siamo abituati a chiamare scienza anche quanto fatto prima dell'avvento del metodo scientifico (Galileo). Sarebbe meglio allora dire che la Tecnologia sia applicazione della conoscenza.
- MassimoM (2003-07-28)
Ciao Massimo, se la scienza la si tira in ballo solo in un secondo momento e nella definizione si parla solo di conoscenza credo che si faccia un passo avanti rispetto all'articolo attuale. Però quello che volevo sottolineare è che non vi è necessaria correlazione tra scienza e tecnologia, che sono discipline nettamente distinte, con finalità molto diverse. Proprio le finalità dovrebbero avere secondo me preminenza nella definizione rispetto ai mezzi.
- Svante (28/07/2003)
Ciao. Sono d'accordo che scienza e tecnologia sono cose diverse: la prima è rivolta a trovare la conoscenza e la seconda all'utilizzo di questa. Mi viene allora da chiedermi come definire la scienza: inquadrare la conoscenza in un modello? Spiegare il come delle cose? Allora la conoscenza è solo il sapere che qualcosa avviene, la tecnologia ci permette di applicare il sapere per costruire qualcosa (gli utensili), la scienza inquadra la realtà in un modello, eventualmente prevede comportamenti futuri; e da qui si ha ricadute sulla conoscenza e via di seguito. Detto un po' meglio, avrebbe senso?
- MassimoM (2003-07-31)
Ciao Massimo,
la tecnologia io la definirei come disciplina atta alla progettazione e costruzione di oggetti (ARTEFATTI; --Solstizio 02:08, 15 dic 2006 (CET)) che in qualche modo possono essere utili all'uomo (coltelli, forchette, posacenere, spettrofotometri, palline matte super-rimbalzanti, farmaci, ponti, ravioli dolci di Sant'Apollonia, etc.). Un oggetto tecnologico si distingue da un qualsiasi altro oggetto proprio perché pensato, progettato e costruito dall'uomo per l'uomo (sembra uno slogan pubblicitario). Così una mela non è un oggetto tecnologico (lo è, da migliaia di anni; selezione e incrocio; Artefatto, non Naturfatto; --Solstizio 02:08, 15 dic 2006 (CET)), mentre il succo di mela imbottigliato, addizionato di zucchero, conservanti e correttori di acidità lo è (come il formaggio).
Non vi è dubbio che la tecnologia faccia largo impiego delle conoscenze in generale e di quelle scientifiche in particolare, però questo credo andrebbe detto in un secondo momento, quando si approfondiscono le modalità con cui questa attività opera.
La questione che più mi importa riguarda proprio la scienza, sembra che stia prendendo piede l'idea che la ricerca scientifica abbia senso solo in quanto promotrice di conoscenze che possano trovare un'applicazione tecnologica. A questo proposito qualche mese fa lessi un'agghiacciante intervista di un sottosegretario che proponeva di eliminare l'inutile ricerca di base.
Non vorrei quindi che definendo la tecnologia come applicazione delle conoscenze scientifiche, automaticamente si riducesse la scienza a mera serva della tecnologia e si trascurasse l'abisso "filosofico" che invece le separa. Infatti io definirei la scienza come una disciplina filosofica che si discosta dalle altre branche della filosofia per il metodo impiegato, per il linguaggio adottato e per l'oggetto della ricerca, ma mantenendo lo stesso scopo ultimo.
- Svante (1/8/2003) azz ma oggi è l'anniversario della scoperta dell'ossigeno (adesso che lo so, mi sento meglio! mi sentivo come...sai, quando ti sfugge qualcosa? ;-P ok, ok, scherzavo! Frieda) (a me effettivamente stava mancando il fiato! MassimoM (va bene, me la sono cercata Svante)
mi pare che tu abbia dato una definizione completa di tecnologia; io metterei direttamente quella, magari corroborata dagli esempi di Frieda. Mi allaccerei comunque alla conoscenza; anche lo spunto relativo ad un'arte mi sembra tagliato: tempo fa si intendeva per artista quello che oggi potrebbe essere l'artigiano, cioé colui che per esperienza, dono di natura, ecc costruisce cose utili (allo spirito o al corpo - naturalmente, secondo i punti di vista: le armi sono tecnologia). La famosa locuzione arti e mestieri. Si potrebbe chiarire che alcuni input alla tecnologia provengono dalla scienza. Poi, nella definizione di scienza spiegherei l'obiettivo della scienza, che non è di far soldi, ma alla descrizione della realtà, ecc...
Sul fatto della ricerca di base, è un po' che siamo su quella strada: lavoro in un'industria ed verifico spesso che le università, ormai sempre a caccia di soldi, trascurano sempre di più la ricerca di base perché non dà un ritorno immediato (senza rendersi conto che questo porta ad un graduale impoverimento...)
- MassimoM (2003-08-01)
Scusate se mi intrometto. E tra l'altro senza le idee troppo chiare, ma volevo darvi un aiutino:
- etimologia: Comp. di tecno- e -logia, sul modello del gr. technologhía trattato relativo a un'arte (breve e irreverente commento: la tecnologia spesso si sposa con l'informatica, anzi direi che vanno a braccetto... guarda un po' come erano lungimiranti i greci che avevano già capito che l' informatica è un'arte...)
E poi i vari significati:
- studio teorico dei problemi generali della tecnica
- studio dei materiali, delle macchine e dei procedimenti tecnici da impiegarsi nella produzione di beni e servizi: tecnologia tessile, chimica
- tecnica, sistema tecnico: le tecnologie educative | le nuove tecnologie, oggi, per antonomasia, le applicazioni dell'informatica e della telematica alle diverse attività umane.
...anche se non sono d'accordo sul fatto che venga trattato come un sinonimo di tecnica...
Vi invito a visitare un paio di pagine che ho trovato particolarmente interessanti:
Ciao,
- Frieda (01 ago 2003)
Guardando cosa fa microsoft, non definirei l'informatica un'arte... :-) Scherzi a parte, nell'informatica l'artigiano (=programmatore) usa degli utensili per costruire altre cose: può essere inteso come arte, nel senso che dicevo prima. Naturalmente, ci sono anche i cattivi programmatori, come ci sono gli imbrattatele!
Scusate se ho abbandonato la discussione (combinazione della mia pigrizia cronica e del fatto che voi siate andati in vacanza). Il riferimento all'arte me l'ero dimenticato e in effetti credo sia molto importante. Riguardo ai rapporti tra scienza e tecnologia forse andrebbero trattati in maniera estesa, magari dedicando un apposito paragrafo. In alternativa si potrebbe parlarne in modo sintetico in questo articolo e aprire un link a storia della tecnologia che invece affronterebbe l'argomento più diffusamente.
Per la definizione di scienza credo che le cose si complichino ulteriormente, bisognerebbe attingere alla filosofia della scienza (che al momento non conosco bene). Devo avere in giro un paio di testi che potrebbero essere utili in questo senso, quando mi documento tenterò di proporre qualcosa. ciao.
- Svante (05/09/2003)
Eccomi, eccomi! Ho fatto un po' mente locale e queste sono le mie prime conclusioni in rigoroso ordine sparso:
- definiamo la tecnologia a partire dalla conoscenza e poi spostiamoci a parlare di scienza da un'altra parte + consona (a questa discussione partecipiamo solo noi tre... magari ad una discussione sulla scienza si aggrega qualcun altro, che ne so i naturalisti)
- come sempre quando sono confusa, vado in giro a vedere quello che fanno gli altri:
- su Sapere, enciclopedia online di nonmiricordopiùchi la tecnologia viene definita come "lo studio, l'implementazione e l'impiego di dispositivi, macchine e tecniche nei processi manufatturieri e produttivi: dalla meccanica sino al nucleare, i percorsi dell'applicazione del sapere" e in qualche altra pagina se ne parla come di una "scienza applicata". La cosa che ho apprezzato di più, cmq, è che non confondono tecnica con tecnologia
- ma quella che mi è piaciuta di più è stata Encarta: "insieme delle procedure e dei metodi attraverso i quali si realizza l'applicazione delle conoscenze scientifiche alle attività produttive" e poi un articolo corposo suddiviso in: introduzione, progettazione, scienza e tecnologia, prospettive storiche, il controllo della tecnologia, tecnica e cultura, il trasferimento tecnologico, la tecnologia appropriata, tecnologia e società.
L'ultima cosa è un'autobacchettata: a casa ho l'enciclopedia della scienza e della tecnica e fino a 5 minuti fa non mi è venuto nemmeno in mente di consultarla per vedere cosa dice... va beh, stase guardo e poi lunedì vi aggiorno.
Ciao,
- Frieda (05 Set 2003)
Mi sono permesso di aggiungere un vedi anche per i miei due articoli, visto che l'ho preso dal mio libro di testo di tecnologia, ho pensato fosse una buona idea collegarli qui. Spero di non aver fatto una scemenza,
- iDarbert (28 Feb 2004)
Secondo me la disposizione attuale può andar bene in maniera provvisoria. Come tecnica generale si potrebbe inserire link ad articoli più o meno specifici ricercando il campo di interesse esistente più vicino, nell'attesa che vengano compilati quelli più appropriati. Se per esempio volessi scrivere un articolo sulla morfina cercherei di ripercorrere a ritroso il percorso: Alcaloidi dell'isochinolina → Alcaloidi → Sistematica organica → Chimica organica → Chimica. E di piazzarlo nel primo articolo esistente. Se si tratta del primo della lista e quindi del più appropriato si potrebbe inserire il link nel testo dell'articolo, negli altri casi si può fare come hai fatto tu e metterlo tra i Vedi anche:, si potrà in seguito decidere se manterlo o meno. Immagino che in molti casi debbano essere tolti; numerossissime voci per esempio potrebbero essere linkate da tecnologia e quindi necessariamente si dovrà fare uno sfoltimento. Nel caso di materie plastiche e di materiale composito credo potranno trovare sistemazione migliore in
materie plastiche → Materiali polimerici (e/o Polimeri) → Scienza dei materiali → Scienza
materie plastiche → Petrolchimica → Chimica organica → Chimica
materie plastiche → (Polimeri) → Chimica dei polimeri delle macromolecole → Chimica organica → Chimica
materie plastiche → Ingegneria dei materiali → Ingegneria → Tecnologia
etc.
materiale composito → Scienza dei materiali...
materiale composito → Ingegneria dei materiali → Ingegneria...
etc.
Quando dici che hai preso i due articoli dal tuo testo di tecnologia, intendi dire che hai preso spunto dal libro? o che hai riportato pari pari quel che c'è scritto sul libro? Nella seconda ipotesi l'autore del testo potrebbe prenderla male e anche peggio la casa editrice. Perdonami se ti sospetto di plagio, ma la questione per Wikipedia è di vitale importanza e dato che sei un nuovo utente potresti non esserne a conoscenza. A questo proposito ti consiglio di leggere le pagine che compaiono in Aiuto e in particolare Diritto d'autore. Se hai bisogno di chiarimenti puoi usare il Bar oppure chiedere direttamente a un utente usando la sua pagina di discussione (p.e. Discussioni utente:Svante, Discussioni utente:Frieda, Discussioni utente:Twice25, etc. l'elenco dei wikipediani lo trovi alla pagina Wikipedia:Wikipediani oppure Speciale:Listusers). Ciao e a presto. Svante 06:30, Feb 24, 2004 (UTC)
Beh... ho copiato le definizioni IDarbert 08:58, Feb 24, 2004 (UTC)
Innanzitutto grazie a Svante che mi ha risposto in maniera completissima, celermente, e ad un orario inverecondo!!
IDarbert, per quanto riguarda le definizioni... non riesci a parafrasarle o riscriverle in altro modo?
Come diceva Svante sopra, non rispettare il copyright ci porta dritti al fallimento..
Grazie! Ciao,
- Frieda 10:20, Feb 24, 2004 (UTC)
Ci proverò... come faccio ad assicurarmi se ci sia copyright o meno? Ho cercato tutto il giorno ma non ho trovato nessuna scritta sui diritti d'autore :/ IDarbert 11:24, Feb 24, 2004 (UTC)
P.S: Ovviamente era proprio dove non ho guardato... d'oh! Vuol dire che modificherò un po' gli articoli per stare sicuro.
Diciamo che se parti dal presupposto che il copyright c'è sempre, non ti sbagli di molto!
- Frieda 12:58, Feb 24, 2004 (UTC)
Ciao. Ho letto il lavoro fatto finora sulla voce Tecnologia. Avrei voglia di contribuire e vi chiedo se siete ancora intreressati a questo filone di discussione. Grazie e a presto. Marco
--MPedrelli 22:32, 25 lug 2006 (CEST)
Potrebbe essere utile una distinzione tra Cultura Scientifica e Cultura Tecnologica. Con Svante, è importante sottolineare la precedenza della tecnologia, che non solo accompagna l'Uomo, ma ne è sua caratteristica fondante (banalmente: per garantirsi maggiori probabilità di sopravvivenza nella selezione naturale l'animale-uomo - anziché aspettare casuali mutazioni genetiche che rendano una parte degli Umana in grado di superare mutate condizioni ambientali - ha "deciso" qualche centinaio di migliaia fa (se non qualche milione) di modificare l'ambiente di vita circostante, e questo è già tecnologia. Anzi, il pensiero stesso della modificazione è progetto=memoria+immaginazione, ovvero tecnologia).
Gli Umana quindi sono innanzitutto Homo Tecnologicus.
La Cultura Scientifica è ricerca di asserzioni di verità in linguaggi formalizzati, ragiona secondo modelli, volutamente astraendo.
La Cultura Tecnologica è l'intelligenza dell'Occhio e della Mano, portatrice di una propria epistemologia e metodologia.
POI l'influsso culturale del Positivismo ha portato a privilegiare la Cultura Scientifica, in quanto il modello epistemologico di riferimento era costituito dalle asserzioni della matematica e della fisica; come spesso storicamente avviene, si è provato a fondare la conoscenza sulla Cultura Scientifica, che però come sappiamo ha dovuto ridimensionare le proprie pretese epistemologiche.
Purtroppo ad esempio le scuole mantengono l'accento sulla culturascientifica (da Gentile in poi, nei programmi scolastici), relegando la Tecnologia al ruolo di scienza applicata (espressione tonta e fuorviante, in quanto ribaltata: piuttosto è vero il contrario, ovvero che dai ragionamenti sulla tecnologia si sono potute astrarre delle proposizioni scientifiche, "sempre vere" nel tempo e nello spazio).
La distinzione è fondamentale per comprendere l'impatto della tecnologia sull'ambiente, in ottica ecosistemica: la scienza non sa nulla di dighe, agricoltura, arnesi, misurazioni (il fondamento della scienza occidentale, gli elementi di euclide, non contiene elementi di misurazione: il triangolo è piuttosto un'idea platonica, di cui predicare proprietà astratte), transistor, mulini a vento, metallurgia, telai tessili, selezione degli animali domestici...
Il Paesaggio è il più grande Oggetto Tecnologico costruito dagli Umana (vedi la voce Ambiente Costruito), e per comprendere il FARE degli Umana sul pianeta c'è bisogno di Cultura Tecnologica, non Scientifica. Gli Umana sono Scimmie Aggiunte (scimmie con l'aggiunta di qualcosa di tecnologico; il martello è una protesi della mano, il cannocchiale è una protesi degli occhi) --Solstizio 19:26, 13 dic 2006 (CET)
Breve aggiunta: gli attori della tecnologia sono ENERGIA, MATERIA, INFORMAZIONE. Questi elementi variamente combinati portano alla Trasformazione delle materie prime in Oggetti Tecnologici. Progettazione, produzione, distribuzione, dismissione, riciclaggio, rinaturalizzazione degli Oggetti. Devo fare una torta? Mi serve della materia (prima o semilavorata), energia (le mani per impastare, il forno), informazione, ovvero la ricetta (sapere procedurale). già impastando e poi nel forno (athanor) avviene la trasformazione (alchemica ehehhe), e quindi la nascita di un Oggetto Tecnologico. --Solstizio 02:08, 15 dic 2006 (CET)
Mi sono permesso di aggiungere un paragrafo, riguardo all'uso della parola tecnologia in senso più ampio, partendo dalla definizione inglese e da vari testi su cui sto lavorando.
--Fabiomalf 19:25, 28 feb 2007 (CET)