Telematica
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Il termine telematica è spesso usato come sinonimo di teleinformatica ad indicare metodologie e tecniche delle telecomunicazioni e dell'informatica associate per realizzare l'elaborazione a distanza delle informazioni.
Altre volte per telematica si intende il complesso di servizi non standard fornito agli utenti di una rete di telecomunicazioni per l'invio e la recezione di informazioni pubbliche o private aventi caratteristiche di documentazione, quali operazioni commerciali o bancarie, consultazione di archivi, prenotazioni e così via, in ogni caso, solitamente ci si riferisce al primo significato del termine.
L'integrazione su vasta scala dell'informatica con le telecomunicazioni è stata resa possibile dall'ampia diffusione dei personal computer e dei programmi applicativi come i word processor, i cui bassi costi e facilità di impiego consentono il trasporto dei dati e la diffusione capillare dell'informazione, con collegamenti realizzati attraverso strumenti delle telecomunicazioni.
[modifica] Tipologia
Le linee secondo la quale si è sviluppata la telematica possono essere classificate secondo vari punti di vista. Di particolare interesse è la distinzione fra informatica concentrata e informatica distribuita. Nel primo caso parecchi utenti remoti sono collegati ad un unico calcolatore centralizzato in cui risiede tutta la potenza elaborativa. Nel secondo caso, ci troviamo di fronte ad una rete complessa (in cui l'esempio più noto è internet), comprendenti più calcolatori collegati tra loro e con centri periferici, questi ultimi aventi possibilità di accesso anche a diversi elaboratori.
Esistono, naturalmente, soluzioni a diversi livelli a seconda delle esigenze specifiche cui occorre far fronte, a partire del tipo di collegamenti, che possono essere realizzati con linee telegrafiche, telefoniche commutate o dedicate, ponti radio, satelliti per le telecomunicazioni, ecc.
Il collegamento diretto di un terminale ad un elaboratore non risulta possibile per distanze superiori a qualche centinaio di metri, per cui, per collegamenti a distanze maggiori, occorre modulare il segnale, cioè trasferirlo in un campo di frequenze più adatto alla trasmissione.
[modifica] Modulazione
Le funzioni di modulazione (in partenza dei segnali) e di demodulazione (in arrivo) sono svolte da apparecchiature dette modem. Durante la trasmissione i segnali si attenuano e si distorcono; oppure apparecchiature provvedono alla loro rigenerazione. Un problema importante nelle operazioni di trasmissione è costituito dal controllo degli errori.
Le tecniche di modulazione più adottate sono le seguenti:
- Modulazione di ampiezza: la trasmissione si effettua mediante una opportuna onda sinusoidale detta portante, la cui ampiezza viene fatta variare nel tempo in funzione dei bit da trasmettere.
- Modulazione di frequenza: si fa variare nel tempo, in funzione dei bit da trasmettere, la frequenza portante.
- Modulazione di fase: è la fase della portante che varia, sempre in funzione dei bit da trasmettere.