Unione Socialista Indipendente
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L'Unione Socialista Indipendente (USI) è stato un partito politico italiano, d'ispirazione socialdemocratica. Fu fondato in un congresso svoltosi a Milano il 28 e il 29 marzo 1953, per iniziativa di Aldo Cucchi e Valdo Magnani, usciti dal PCI il 27 gennaio 1951 e poi espulsi il 1° febbraio successivo, per le loro posizioni critiche sui legami tra il PCI e l'URSS.
Nel nuovo partito confluirono:
- il Movimento dei Lavoratori Italiani (MLI), costituito nel giugno 1951 da Cucchi e Magnani;
- socialisti autonomisti, come Giuseppe Garetto e Giuseppe Pera, separatisi dal PSI nel gennaio 1953;
- ex esponenti del PSLI, come Carlo Andreoni e Lucio Libertini, e del PSU;
- dirigenti del Gruppo Socialisti Cristiani, come Gerardo Bruni, già segretario del Partito Cristiano Sociale;
- ex militanti del Partito d'Azione, come Mario Giovana e Giulio Pischel.
Alle elezioni politiche del 7 giugno 1953 ottenne circa 225 mila voti alla Camera (pari allo 0,8%), senza conseguire seggi.
Il 3 febbraio 1957, il 2º congresso dell'USI deliberò lo scioglimento del partito e la confluenza nel PSI, che avvenne il 24 marzo, mentre già nel 1956 Aldo Cucchi aveva aderito al PSDI.
Nel 1961 Valdo Magnani, ritenendo superati i motivi della sua secessione del 1951, chiese di essere riammesso nel PCI, che accolse la sua richiesta nel 1962.