Utz
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Utz | |
Titolo originale | Utz |
Autore: | Bruce Chatwin |
Anno (1a pubblicazione) : | 1988 |
Genere: | romanzo |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 1989 |
Editore: | Adelphi |
Pagine: | |
Progetto Letteratura |
Utz è l'ultimo romanzo di Bruce Chatwin. "Utz" è un romanzo breve, scritto nel 1988.
Nel 1967 Bruce Chatwin, in veste di ‘espertò di Sotheby's, si recò a Praga per incontrare un grande collezionista di statuette di porcellane: Rudolph Just. L'incontro durò solo una giornata e i due non si videro mai più, Just morì a metà degli anni settanta.
Quell'incontro è la base dell'ultimo romanzo di Chatwin: "Utz" è stato scritto un'anno prima la morte dello scrittore inglese quando questi era già molto malato. Il libro si apre con i funerali di Utz collocati il 10 marzo 1974, in una Praga oppressa dal regime comunista e descrive il protagonista attraverso lunghi flash-back per dipingere la sua passione per le statuette di Meissen. Una passione che è fuga dalla realtà grigia e decadente della capitale ceca da cui Utz non scappa solo per strappare dalle grinfie dello Stato la sua preziosissima collezione, ma anche per non abbandonare vizi, abitudini e Martha.
"Si tratta di un uomo che si è rovinato la vita aggrappandosi alla sua meravigliosa collezione di statuine di Meissen tra gli orrori della seconda guerra mondiale e i primi anni dello stalinismo", riassumeva Chatwin a un amico, mentre stava ancora scrivendo il romanzo. " È rimasto intrappolato perché non può mai lasciare la collezione che gli ha rovinato la vita." La mania del collezionismo, l'attacamento morboso a lucide statuette contro contro la barbarie culturale dei due regimi, nazista e sovietico, a cui Utz deve sopravvivere e a cui soprattutto deve sottrarre la sua collezione.
E la sorte delle statuette è un giallo risolto in un epilogo ("Ja! Ich bin die Baronin von Utz") malinconico e inatteso che aggiunge un'altra nota agrodolce all'atmosfera del romanzo, sapientemente soffusa e costruita pagina dopo pagina.
In "Utz" troviamo analisi psicologica, erudizione, malinconia, ma anche una profonda riflessione sulla storia, uno scavo nell'animo umano e una malinconia quasi compassionevole e ancor più toccante se si tiene presente che viene dalla penna di un Chatwin molto malato che a 48 anni era già vicino alla morte.