Verso
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Il verso è l'unità funzionale e strutturale che definisce la "forma-poesia". Tipograficamente è delimitato dalla discesa a capo.
La divisione di un testo in versi indirizza subito il lettore verso un'interpretazione del testo focalizzata non solo sul suo significato ma anche sul modo in cui questo è espresso e organizzato, in altre parole sulla dialettica tra forma e contenuto.
La segmentazione versale entra in relazione con quella linguistica in un gioco di corrispondenze e sfasature che a loro volta vengono ad assumere un rilievo espressivo e formale.
[modifica] Raggruppamenti di versi
I versi possono essere raggruppati in strofe.
Coppie di versi della stessa misura, posti sulla stessa riga e preferibilmente separati da un trattino orizzontale, creano i versi doppi.
Coppie di versi, posti sulla stessa riga ma di differente misura, creano i versi composti.
[modifica] I versi della poesia italiana
La poesia italiana tradizionale si basa sui versi che vanno dal quadrisillabo all'endecasillabo. Molto raro è l'utilizzo di versi più brevi e più lunghi.
I più usati, nella poesia di stile elevato, sono l'endecasillabo e il settenario, sovente abbinati tra loro e al quinario. Questi tre versi imparisillabi, infatti, condividono per lo più il profilo ritmico, con una prevalenza di accenti sulle sedi pari e la frequente (obbligatoria nel caso del quinario) accentazione della quarta sillaba metrica.
I versi parisillabi (quadrisillabo, senario, ottonario e decasillabo) hanno un andamento più cadenzato e un tono più popolare.
Il verso novenario, messo all'indice dalla poesia classica, presenta lo stesso ritmo cantilenante dei versi parisillabi in forma ancora più accentuata.