Vin Baker
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vincent "Vin" Lamont Baker (Lake Wales, 23 novembre 1971) è un cestista statunitense della NBA che nella stagione 2005-2006 ha militato nei Los Angeles Clippers.
Altezza 211 cm, il suo peso forma è 109 kg circa. Ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Sydney 2000.
Indice |
[modifica] L'approdo a Milwaukee
Baker milita in un college non di prima fascia, Hartford, ma il suo talento e la sua prestanza fisica sono notati dagli scout NBA. Nei draft NBAdel 1993 viene selezionato come ottava scelta assoluta dai Milwaukee Bucks. Fin dal suo esordio dimostra un notevole talento a rimbalzo e una spiccata capacità di produrre punti. A Milwaukee sotto coach Mike Dunleavy si forma una coppia di ali, Baker e Glenn Robinson dal notevole talento offensivo, che fanno ben sperare la società. Dal 1993 alla stagione 1995-1996 però, sotto coach Dunleavy i play-off non sono mai raggiunti e neanche l'approdo in panchina di coach Chris Ford nella stagione 1996-1997 porta al traguardo della post season. la dirigenza decide così di scindere la coppia Baker - Robinson, e a partire è proprio Baker.
[modifica] L'esperienza a Seattle
Baker viene mandato ai Seattle Sonics in un giro a tre squadre che vede Shawn Kemp da Seattle approdare ai Cleveland Cavs e Terrell Brandon da Cleveland andare a Milwaukee. A Seattle Baker ha il difficile compito di sostituire Shawn Kemp, ma grazie all'intesa con Gary Payton riesce ad eseguire il suo compito. I Sonics approdano ai play-off come una delle migliori squadre della Western Conference; nella post season eliminano i Minnesota Timberwolves, ma al secondo turno vengono eliminati dai Los Angeles Lakers. Per la squadra è una delusione. Coach George Karl sente terminato il suo ciclo da allenatore a Seattle e lascia la squadra.
[modifica] La difficile estate del 1998
L'estate del 1998 è un periodo pieno di dubbi per l'NBA; non si sa se l'anno dopo ci sarebbe stato il campionato a causa della serrata e dei litigi tra i proprietari e l'associazione giocatore. Le squadre non si allenano. Baker a Seattle è lontanissimo da casa sua (è originario del New England, anche se è nato in Florida) e per ingannare il tempo comincia a bere e di conseguenza ad ingrassare. Quando nel 1999 riprende la stagione Baker è completamente fuori forma e le sue cifre calano drasticamente. Seattle avrebbe bisogno di una seconda stella a fianco di Payton, stella che Baker era stato la stagione prima ma che adesso non riesce più ad essere. Tiene celati i suoi problemi di alcolismo e continua a giocare alternando momenti di gioco desolante ad altri in cui la sua classe torna a brillare. Seattle ha dei modesti risultati di squadra, riuscendo a raggiungere i play-off soltanto nella stagione 2001-2002 dove viene eliminata dai San Antonio Spurs al primo turno in 5 partite.
[modifica] Il ritorno a "casa"
Nell'estate Seattle decide di scambiare Baker, e lo manda nella squadra della sua città d'origine, i Boston Celtics. Finalmente Baker trova il coraggio di ammettere i suoi problemi di dipendenza dall'alcool, problemi che comunque a Seattle erano abbastanza noti. Viene ricoverato in una clinica saltando la parte conclusiva della stagione. L'anno dopo torna in campo ma ancora ricade nei problemi di dipendenza dall'alcool; Boston rescinde il suo contratto e Baker torna in clinica.
[modifica] Le ultime peregrinazioni
Uscito dalla clinica Baker sembra completamente guarito; le squadre NBA però non hanno più molta fiducia in lui. Nella parte finale della stagione 2003-2004 gioca qualche partita con i New York Knicks, come anche l'inizio della stagione successiva. Baker è tornato con un fisico notevole, dimagrito e muscoloso. É comunque l'ombra della stella che aveva calcato i parquet NBA a metà degli anni '90. Gioca tre partite alla fine della stagione 2004-2005 negli Houston Rockets e nella stagione 2005-2006 ottiene un ingaggio dai Los Angeles Clippers, ingaggio che scade nell'estate 2006.
[modifica] Tecnica e riconoscimenti
Baker nei migliori anni della sua carriera è stato un giocatore dall'eccezionale capacità di giocare in post basso. Potente fisicamente e dotato di un grande stacco da terra aveva notevoli movimenti vicino canestro e con il passare degli anni ha costruito anche un buon tiro dalla media distanza. É stato inserito nel secondo quintetto assoluto NBA nella stagione 1997-1998, la sua migliore a Seattle, e nel terzo quintetto NBA nella stagione 1996-1997. Nel suo anno da rookie è stato anche inserito nel miglior quintetto delle matricole. Ha collezionato 4 convocazioni all'NBA All-Star Game e ha vinto la medaglia d'oro alle olimpiadi del 2000.