Virgin Prunes
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I Virgin Prunes sono un gruppo musicale punk irlandese.
Virgin Prunes | ||
Immagine:Http://www.mute.com/data/41073.jpg;jsessionid=0AFCBC0FBFE4B804D5E662DA5053A1CD |
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Nazionalità | Irlanda | |
Genere | Rock New wave |
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Periodo attività | 1977 - 1987 | |
Album pubblicati | 6 | |
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I Virgin Prunes (che nello slang dublinese significa "puri derelitti") nacquerono nella Dublino del 1977 parallelamente agli U2 con i quali avevano un intenso rapporto. Uno dei componenti dei Virgin Prunes, Richard Evans, è il fratello di The Edge. Inizialmente le due band si riunivano insieme in uno dei circoli sociali della città, il Lypton Village, come una sorta di comune artistica. Successivamente i due gruppi si allontanarono prendendo due strade nettamente diverse.
La band, formata da Gavin Friday (Fionan Harvey), cantante e frontman, Guggi (Derek Rowan), seconda voce, Dave-id “Busaras” Scott, (segnato da una meningite avuta in tenera età), terzo vocalist, Dik (Richard Evans) alla chitarra, Strongman (Trevor Rowan) al basso, e Pod (poi sostituito da Mary D’Nellon) alla batteria, si fece notare grazie ai suoi spettacoli surreali e sinistri, (con ammiccante richiamo a quelli dei Throbbing Gristle degli esordi). Il primo 45 giri Twenty Tens(I'll be smoking all night long) fa intuire la rotta prossima del gruppo: un post punk frenetico, spezzato però da esercizi assordanti ma calmi, che lasciano l'ascoltatore perplesso fino alla fine. Nel 1981, con l'uscita del loro primo album [[A New form of Beauty]][1], il gruppo venne portato sotto la luce dei riflettori. La A-Side del 45 giri era "Sandpaper Lullabye" ed era, proprio come dice il titolo(in pratica,"Ninna-nanna Pungente"), una canzonetta allegra con le voci stridule e sognanti dei due cantanti che, però, non parlavano di cose altrettanto allegre...Dietro la melodia si cela qualcosa di più preoccupante che fa cadere in inganno chi sta ascoltando; sul retro, troviamo il terzo e più riservato cantante Dave-Id che si lascia andare con l'onirica "Sleep/Fantasy dream",tutto basso riverberato e pianoforte a scale. Con la fine di settembre il progetto si ampiò: "A New Form of Beauty II" partiva in modo diverso a dir poco. La batteria di Mary cominciava un ritmo ossessivo che sembrerebbe durare in eterno; Strongman sembra andare a casaccio insieme alle scordate di Dik; Gavin e Guggi si danno il cambio per le urla, stavolta esplicitamente aggressive e malate...E' "Come to Daddy" un'insopportabile fracasso di dieci minuti(con un piccolo stacco, altrettanto dissonante)dove la noia accenna allo stupro e alla pedofilia in un'orribile mistura. Appena si ha il coraggio di voltare il lato, ci attende un pò di relativa quiete: "Sweethome Under White Clouds" è inaugurata da un effetto ripetuto, non troppo rumoroso, che accompagnerà sino alla fine la poesia dei due pazzi(<Dormiamo, Felici & Contenti>)e i battiti di basso e rullante. Come di consueto, un ritaglio di disco è per Dave-Id con la sua "Sad World", il triste mondo in cui viviamo raccontato con voce sguaiata. Non passò molto tempo che i freaks della Beautifull House ritornassero in studio dopo una manciata di concerti. Qualche mese dopo gli appassionati di musica disturbante avrebbero trovato la loro ultima fatica nei negozi: "A New Form of Beauty III", con la solita copertina da carta stropicciata, sorpassava il suo predecessore in quanto a pazzia. "Beast" non aveva altro con cui iniziare se non con dei versi da vera e propria Bestia:ruggiti infernali e lamenti si accantonavano l'uno con l'altro fino al richiamo di Mary, un tamburo distorto e un roco piatto spaccato, che apriva le porte alla melodia mortifera del basso e alle voci che pregavano con grida il loro Dio da eretico. Con questo ambizioso progetto i Prunes tentarono di analizzare le varie forme di bellezza e di stravolgerne le convenzioni. Se la musicalità è scarna e in un certo senso poco curata, il resto che lo compone (una mostra, un video e un libro) è un'idea innovativa. L'intero progetto multimediale venne poi raccolto, insieme ai tre LP e alla cassetta in A New Form of Beauty Parts 1 – 4 nel 1983.
L'anno seguente con If I die, I die[2] la band riuscì a dar vita ad una sonorità nuova e complessa, un commisto di nenie e litanie dal suono atavico, a tratti apocalittico, che li avrebbe caratterizzati nel corso di tutta la loro carriera (pur affievolendosi progressivamente), e che venne poi chiamato Glam-Dark. Nello stesso anno pubblicarono Heresie, un album live che mette in luce anche le abili capacità di performer della band.
A quel punto la band decise di dedicarsi alle esibizioni dal vivo senza produrre nuovo materiale fino al 1986, quando uscì The Moon Looked Down and Laughed che mostrò i segni di cedimento del gruppo. Infatti da lì a poco Gavin Friday lasciò i Virgin Prunes per dedicarsi ad una carriera solista.
Da segnalare il doppio cd Over The Rainbow, contenente B-sides e pezzi rari fatto in occasione della recente rimasterizzazione di tutti i dischi dei Virgin Prunes da parte della Mute.
Indice |
[modifica] Discografia
[modifica] Singoli
- 1981 - Twenty Tens
- 1981 - Moments and Mine
- 1981 - A New Form of Beauty 1
- 1981 - A New Form of Beauty 2
- 1981 - A New Form of Beauty 3
- 1982 - Pagan Lovesong
- 1982 - Baby Turns Blue
- 1982 - The Faculties of a Broken Heart
- 1982 - Baby Turns Blue/Walls of Jericho
- 1986 - Love Lasts Forever
- 1986 - Don’t Look back
[modifica] Album
- 1982 - Heresie
- 1982 - …If I die, I die
- 1982 - A New Form of Beauty Parts 1 - 4
- 1985 - Over the Rainbow
- 1986 - The Moon Looked Down and laughed
- 1987 - The Hidden Lie
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- Virgin Prunes - singoli @ Dark Anni '80 una guida
- Virgin Prunes - Pagan Lovesong + Heresie @ Dark Anni '80 una guida