Basso elettrico
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Il basso elettrico è uno strumento musicale della famiglia dei cordofoni, simile alla chitarra elettrica, ma con una intonazione più bassa. Questo strumento è anche molto vicino al contrabbasso, con il quale condivide soprattutto l'intonazione delle corde. È lo strumento più popolare nella base ritmica di molti generi musicali moderni come jazz, punk, pop, rock, heavy metal e la moderna musica orchestrale.
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[modifica] Analisi dello strumento
[modifica] Corpo
Il corpo del basso elettrico è solitamente realizzato in legno massiccio (solid body). La forma del corpo, la qualità del legno utilizzato e la tipologia di innesto del manico nel corpo condizionano la qualità del suono dello strumento, ma costituiscono anche un criterio di valutazione che viene influenzato dalle tendenze del periodo. La realizzazione del corpo a strati o in un pezzo unico influisce direttamente sulla compattezza dello strumento, e naturalmente sulla qualità sonora. Il corpo infine può essere verniciato con vernice coprente o meno, oppure rifinito con cera o vernice satinata, permettendo di apprezzarne tutta la bellezza del legno e la cura della costruzione.
Sono presenti sul mercato anche bassi elettrici con la cassa armonica cava (hollow body) ma le caratteristiche sonore di questi strumenti li rendono adatti solo a pochi contesti musicali.
[modifica] Manico
Il manico ospita la tastiera dello strumento, e permette il passaggio delle corde. Termina da un lato con la paletta, che per mezzo delle meccaniche consente di porre in trazione le corde e di accordarle fino alla tensione desiderata, e dall'altro con il corpo dello strumento. È di solito realizzato in diversi strati, anche nove ed oltre. Questo consente all'elemento una sufficiente stabilità per mantenere l'intonazione e un'adeguata capacità di trasmettere le vibrazioni al corpo. Il modo in cui il manico viene congiunto al corpo infatti determina in gran parte il sustain dello strumento. Fra i metodi più diffusi, il "bolt-on neck" ed il "neck through body", dove neck prende il significato di manico.
Il manico bolt-on consiste nell'avvitare il manico al corpo dello strumento nel quale è stata ricavata un'apposita sede. La precisione della fresatura della sede è determinante ai fini della qualità sonora. In molti strumenti economici, questa lavorazione permette di nascondere eventuali difetti di fabbricazione, che vengono corretti con spessori di legno interposti fra il manico ed il corpo. Questo costituisce una grave perdita di continuità delle vibrazioni.
Il manico può essere anche inserito nel corpo, o meglio, costituire la parte centrale del corpo, prolungandosi fino alla fine dello strumento. Questo metodo permette al manico un contatto molto efficace con il corpo, a tutto vantaggio della trasmissione delle vibrazioni. Non sempre però il manico inserito nel corpo costituisce un vantaggio in termini di trasmissione delle vibrazioni, poiché la vibrazione viene prodotta non solo dalle corde ma anche dal manico (e dal corpo) del basso stesso. Di conseguenza quando si ha un manico avvitato (che non è quindi un pezzo unico dalla paletta fino all'estremità inferiore dello strumento), la parte di legno sottoposta a vibrazione è più corta e determina quindi una risposta più rapida. In altre parole, un pezzo di legno di mezzo metro di lunghezza sottoposto ad una sollecitazione vibra in un tempo minore rispetto ad uno di un metro. Il risultato che ne consegue è che un basso con un manico avvitato ha una risposta di suono più immediata e quindi un attacco decisamente più rapido. I bassi con il manico in un pezzo unico hanno quindi sicuramente una buona trasmissione delle vibrazioni, ma sicuramente più lenta rispetto a quelli bolt-on.
[modifica] Tastiera
La tastiera del basso elettrico, come negli altri strumenti a corda, è quella superficie di legno su cui è possibile premere le corde per variare l'intonazione della nota prodotta. La tastiera del basso elettrico può ospitare i tasti oppure esserne priva (fretless). È oramai di uso comune indicare come fretted le tastiere provviste di tasti (frets).
Nel primo caso, ogni tasto definisce l'avanzamento di un semitono della nota prodotta. Il tasto è una barretta metallica inserita nella tastiera perpendicolarmente alle corde. Questo tipo di tastiera consente anche l'applicazione allo strumento della tecnica esecutiva slap, dove si percuote con decisione una corda con un dito, solitamente il pollice della mano destra, facendolo urtare ai tasti e con un altro dito, solitamente l'indice, si "strappa" un'altra corda di una tonalità più alta. Questa tecnica produce un suono percussivo e metallico, molto utilizzato nella musica funk.
Nel secondo caso invece, nei bassi elettrici fretless (senza tasti), l'altezza della nota prodotta varia spostando il punto in cui la corda viene premuta sulla tastiera. Essendo prive dei tasti, e non essendo indicate solitamente le posizioni delle note, i bassi di questa categoria necessitano di una buona conoscenza dello strumento per emettere suoni intonati. Tuttavia alcuni bassi fretless riportano, al posto dei tasti, degli inserti in legno di tipologia differente da quello della tastiera, che consentono all'esecutore di individuare la posizione della nota cercata.
Le tastiere più comuni ospitano 21 o 24 tasti.
I legni più utilizzati con cui si realizzano le tastiere dei bassi elettrici sono l'ebano, estremamente duro e liscio, perfetto per i bassi fretless, ed il palissandro, meno pregiato anche a causa della maggiore porosità del legno, che a suo vantaggio offre rispetto all'ebano una minore deformazione dovuta agli agenti atmosferici (caldo, freddo, umidità, ecc.). Altresì frequenti il palissandro brasiliano (detto anche Pao Ferro) più duro dell'africano, e l'acero. Negli ultimi anni, sulla scia dei bassi costruiti da Steinberger, è invalso l'uso di materiali sintetici, anche solo per le tastiere, come per il fabbricante italiano Laurus, che usa una particolare resina fenolica.
[modifica] Corde
Le corde del basso elettrico sono prevalentemente in metallo, con un'anima solida, che può essere a sezione circolare o esagonale, ed un avvolgimento esterno che consente alla corda di raggiungere una massa tale da collocarla, nello spettro, all'ottava giusta. I materiali più usati sono l'acciaio o il nickel, con differenze timbriche fra le due soluzioni. In alcuni casi, la corda metallica può essere rivestita in materiale sintetico. Altra importante caratteristica è il tipo di avvolgimento, cosa che determina il tipo di superficie della corda, che può essere ruvida, semi-liscia e liscia. Il numero di corde montate su un basso può variare da un numero di quattro, il numero più comune per gli strumenti tradizionali, fino a sette corde, solitamente in uso per virtuosi o solisti dello strumento. In rarissimi casi, costruttori o liutai hanno realizzato bassi elettrici a due, otto o a dodici corde.
[modifica] Pick-up
Come succede per la chitarra elettrica, le vibrazioni delle corde metalliche del basso elettrico creano un segnale elettrico nei sensori elettromagnetici chiamati pick-up. Il segnale viene quindi amplificato ed emesso da un altoparlante.
Un pick-up aggiuntivo di tipo piezoelettrico, può essere installato sotto il ponticello che tiene le corde attaccate al corpo. In questo punto, le vibrazioni dello strumento sono fortissime, e questo sensore può così cogliere dettagli sonori e brillantezza che completano il suono prodotto dal basso elettrico.
[modifica] Circuitazione
Tutti i bassi elettrici dispongono di una circuitazione che permette il controllo sul suono dello strumento, e questa può essere attiva o passiva.
Nei circuiti passivi si fa uso di pochi componenti elettronici, come potenziometri e condensatori, che possono solo modificare il volume e applicare un filtro passivo di tipo passa-basso al segnale. Il suono dello strumento sotto forma di segnale elettrico è quindi condotto all'amplificatore per mezzo di un conduttore elettrico schermato.
Nei bassi elettrici attivi è invece presente una circuitazione elettronica alimentata da batterie. Questa permette di equalizzare il suono con sofisticati filtri attivi, capaci di aumentare o diminuire le frequenze impostate anche fino a 20 decibel. Inoltre, il debole segnale presente all'uscita del pick-up viene amplificato dal circuito prima di essere convogliato nel conduttore elettrico che porta all'amplificatore. Questo aumenta notevolmente l'immunità del segnale elettrico ai disturbi.
[modifica] Ponte
È la struttura su cui si ancorano le corde, fissato sulla faccia anteriore del corpo nella stragrande maggioranza dei casi, di solito fabbricato in metallo, ma anche in legno, in qualche caso. Trasmette le vibrazioni della corda al corpo, e partecipa cospicuamente alla caratterizzazione del timbro dello strumento. Quanto più e massiccio, tanto maggiore è il sustain delle note suonate. La sua caratterizzazione del suono ha fatto sì che si sia creato un attivo mercato di ponti che vanno a sostituire gli originali montati dai fabbricanti. Può incorporare un pick-up piezoelettrico, sensibile alla pressione diretta delle corde, e che trasduce le vibrazioni di corde non metalliche, cosa che i pick-up magnetici non possono, evidentemente, fare.
[modifica] Capotasto
Detto anche "nut", è la struttura posta al termine della tastiera, dal lato della paletta, su cui appoggiano le corde all'uscita dalle meccaniche. Viene costruito in vari materiali, come l'osso, materiali sintetici o metalli come l'ottone. Ha il compito di dare alle corde la corretta spaziatura e trasmettere al manico le vibrazioni.
[modifica] Truss rod
È un'asta metallica curva, di solito a concavità anteriore, contenuta nello spessore del manico, che, sottoposta a tensione tramite un bullone installato ad una delle sue estremità, controbilancia la tensione esercitata sul manico stesso dalle corde, provvedendo a che non si deformi, compromettendo la suonabilità e l'intonazione dello strumento.
[modifica] Le origini
Il primo basso elettrico prodotto in serie fu sviluppato da un innovatore e costruttore di chitarre elettriche, Leo Fender verso la fine degli anni cinquanta. Il basso elettrico verticale esisteva già dalla metà degli anni trenta, ma era goffo ed inoltre la cassa acustica di cui era dotato ne rendeva difficile l'amplificazione, in quanto il segnale poteva innescare il feedback quando si superava un certo volume. Sembra tuttavia che nello stesso periodo furono venduti anche un esiguo numero di bassi elettrici solid body realizzati da altri costruttori.
Il basso elettrico rappresenta una radicale svolta nel panorama musicale, fornendo alla sezione accompagnamento dei complessi uno strumento facilmente trasportabile, amplificabile e più semplice da suonare rispetto al contrabbasso:
L'aggiunta al basso elettrico dei tasti ha permesso allo strumento di diventare molto più facile da imparare, e soprattutto più precisa la nota emessa (da qui il nome "precision").
L'uso di un pickup associato al corpo solido ha reso più efficace l'amplificazione dello strumento, che si è evoluta in seguito fino alla produzione di amplificatori capaci di erogare potenze di svariate centinaia di Watt.
Il Fender Precision Bass del 1951 fu il primo messo sul mercato con un pick-up di tipo single coil a quattro poli a singolo avvolgimento e un corpo piatto e spigoloso. Nel 1954 il corpo fu smussato ed arrotondato per migliorarne l'ergonomia. Nel 1957, il pick-up venne sostituito da uno split coil pick-up, separato in due elementi. Il battipenna subì sostanziali modifiche, come anche la paletta.
Questo modello del 1957 diventò uno standard nell'industria dei bassi elettrici, ed è ancora disponibile sul mercato. Un modello simile, ma rivisto e migliorato è il Fender Jazz Bass, che fu introdotto nel 1960.
Seguendo le orme di Leo Fender, altre industrie di strumenti musicali, quali Gibson, Danelectro e molte altre, iniziarono la produzione di versioni personalizzate di basso elettrico. Il contrabbasso divenne così obsoleto in molti generi musicali, lasciando spazio al più compatto basso elettrico, che permetteva al bassista una migliore agilità sul palco, e risolveva i problemi di amplificazione.
[modifica] Eventi
A partire dalla fine degli anni novanta nascono in tutto il mondo eventi dedicati al basso elettrico, prima negli Stati Uniti con i Bass Day, poi in Europa con eventi quali l'inglese Bass Day UK e l'European Bass Day di Viersen.
[modifica] Fabbricanti
Nella lista sono indicati i costruttori di bassi elettrici che hanno avuto maggior rilievo nella storia di questo strumento. I siti esterni di cui si propone l'indirizzo, potrebbero essere solo in lingua inglese o francese:
- Alembic (sito)
- Alter Ego (sito)
- Bruno Traverso Guitars (sito)
- Carvin
- Carl Thompson
- Danelectro
- Ernie Ball
- F Bass
- Fender (sito)
- Frudua Guitars (sito)
- Fodera
- G&L by Leo Fender
- Gibson Bass
- Hamer (conosciuto per i bassi a 12 corde)
- Höfner (famoso il basso a forma di violino di Paul McCartney dei Beatles)
- Hohner (marchio noto per i bassi senza paletta)
- Ibanez (sito)
- Jim Reed (sito)
- Ken Bebensee
- Ken Smith
- Kubicki
- Laurus (costruttore italiano)
- Leduc
- Mari by Redivivus - Torino (Liutaio italiano)
- Manne (costruttore italiano)
- Modulus
- Musicman (permette di creare un proprio basso personalizzato)
- Pedulla
- Rickenbacker (Sito)
- Ritter
- Rob Allen
- Sadowsky
- Schecter
- Status (marchio noto per i bassi in grafite)
- Steinberger
- Stick (Sito)
- Tobias
- Tune (costruiscono anche bassi a 8 corde e unità tremolo)
- Wal
- Warrior
- Warwick
- Washburn
- Yamaha
- Zon (marchio noto per la possibilità di costruire bassi su misura per qualsiasi utente)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Didattica del basso elettrico
- Megabass, portale italiano dedicato al mondo del basso elettrico
- Forum Megabass, forum dedicato al mondo del basso elettrico
- NoiBassisti in Villa, evento italiano dedicato al basso elettrico