Vittorio Cecchi Gori
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vittorio Cecchi Gori (Firenze 27 aprile 1942), imprenditore ed uomo politico italiano, è figlio del noto produttore cinematografico Mario Cecchi Gori di cui prosegue l'attività.
Lavora nel campo dell'imprenditoria cinematografica a stretto contatto col padre, e alla sua morte decide di allargare la sua sfera d'influenza: nel 1995 acquista le reti televisive Videomusic e Telemontecarlo, poi cedute nel 2000. Impegnato anche in politica, viene eletto senatore nel Partito Popolare Italiano nel 1994 al 1996: nel 2001 si candida con L'Ulivo nel collegio di Acireale, ma raccoglie solo il 33% dei voti.
Presidente della Fiorentina (con cui vince una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana nel 1996 come pure un'altra Coppa Italia nel 2001), rimane coinvolto a più riprese nel 2001-02 in gravi crisi finanziarie, tra le quali il fallimento del club calcistico di sua proprietà.
In vista delle elezioni politiche del 2006 decide di candidarsi nella circoscrizione Lazio 1: è infatti capolista alla Camera con il Movimento per l'Autonomia, alleato con la Lega Nord, ma non viene eletto.