Movimento per l'Autonomia
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Movimento per l'Autonomia | |
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Partito politico italiano | |
Leader | Raffaele Lombardo |
Fondazione | 30 aprile 2005 |
Sede | Via dell'Oca, 27 00186 Roma |
Coalizione | Casa delle Libertà |
Ideologia | Autonomismo, cristianesimo democratico, centrismo |
In Parlamento | 5 Deputati - 2 Senatori 10 Deputati (Assemblea Regionale Siciliana) 1 Deputato (Parlamento Europeo) |
Partito europeo | ufficialmente nessuno: l'unico europarlamentare aderisce al PPE |
Organo ufficiale | Rassegna stampa on-line |
Sito internet | www.mpa-italia.it |
Il Movimento per l'Autonomia (MPA) è un partito politico italiano, fondato da Raffaele Lombardo il 30 aprile 2005, che si richiama ai valori dell'autonomia politica rispetto a quelli del centralismo partitico, accusato di aver finora "legato le mani" alla classe dirigente regionale.
Centro propulsore del movimento è la Sicilia. Esso nasce da una manifestazione di dissenso interna all'Udc siciliana: Raffaele Lombardo, presidente della Provincia di Catania ed europarlamentare, lascia il partito perché - secondo lui - "ai partiti nazionali è stato pagato un tributo troppo alto e non sempre sono stati tutelati gli interessi della nostra terra".
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] La nascita
La nascita avviene nel 2005 e il primo banco di prova ufficiale sono le elezioni comunali di Catania, tenute nel mese di maggio, dove il movimento appoggia la coalizione della Casa delle Libertà e contribuisce alla sua vittoria. Successivamente amplia le sue file, definisce un accordo con il movimento Alleanza Siciliana, fondato da un altro parlamentare europeo (fuoriuscito da Alleanza Nazionale), Nello Musumeci, e dichiara la sua indipendenza da entrambi i poli della politica italiana.
Il successivo appuntamento elettorale, infatti, sono le elezioni amministrative di Messina, tenute in due turni fra novembre e dicembre 2005: il Mpa si presenta con un proprio candidato a sindaco (che riscuote il 7%) e, al ballottaggio, non si schiera a sostegno di nessuno fra i due candidati delle coalizioni, favorendo - per certi versi - la vittoria del centrosinistra.
[modifica] Il primo congresso e il nodo delle alleanze
Il congresso costitutivo del Movimento si svolge dal 16 al 18 dicembre a Bari: si era annunciato che, in questa occasione, il Mpa avrebbe preso delle decisioni determinanti sul futuro delle alleanze per le future elezioni politiche e per le regionali siciliane del 2006, ma alla fine il congresso non delibera alcuna alleanza con i poli.
Lombardo sostiene l'ipotesi di creare un "terzo polo nazionale" ma annuncia che il Mpa è aperto al dialogo, "non con i leader dei partiti ma con i candidati premier delle coalizioni": in pratica vuole confrontarsi direttamente con Silvio Berlusconi e Romano Prodi per prendere delle decisioni. Il Movimento, in tale circostanza, ribadisce la sua collocazione al Centro e l'interesse prioritario verso il Mezzogiorno.
[modifica] L'accordo con la Lega: il Patto per le Autonomie
Il Mpa decide di sciogliere ogni riserva e di formalizzare la sua intesa con la Casa delle Libertà, raggiunta tramite un accordo con la Lega Nord Padania di Umberto Bossi per porre fine alla conflittualità tra autonomia e federalismo e trasformare i conflitti in sinergie e collaborazione tra Nord e Sud del Paese. È il caso storico di un allargamento di vedute del Carroccio, che si apre alle energie del Meridione d'Italia. L'accordo viene formalizzato il 4 febbraio 2006 da Lombardo e dal coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega il Ministro Roberto Calderoli: esso prende il nome di "Patto per le Autonomie".
Lombardo sostiene di aver scartato l'ipotesi di un accordo con l'Unione, perché la coalizione di centrosinistra non avrebbe intenzione di inserire il Ponte sullo Stretto di Messina nel programma di legislatura e per la contrarietà verso i Pacs ed altri argomenti programmatici, invece favoriti dalla coalizione di Romano Prodi.
Alle elezioni politiche del 2006, la lista Lega Nord-MPA raccoglie 182 mila voti (Camera) e 146 mila voti (Senato) nelle regioni meridionali. In Sicilia, la lista ottiene il 4,5% alla Camera e il 4,1% al Senato, conseguendo rispettivamente 3 seggi e 1 seggio.
In sede parlamentare, il MPA conta 5 deputati (che costituiscono una propria componente nel gruppo misto alla Camera), ossia Giovanni Roberto Di Mauro, Nicola Leanza, Carmelo Lo Monte, Giuseppe Reina e Vincenzo Oliva, questi ultimi due eletti nelle liste di Forza Italia in Puglia e in Toscana. Due sono, invece, i senatori che aderiscono al gruppo DC-PRI-IND-MPA: il siciliano Giovanni Pistorio e il friulano eletto in Liguria Giuseppe Saro.
[modifica] Il dopo elezioni
Il 4 maggio 2006, in seguito all'incendio scoppiato nella raffineria ERG di Priolo Gargallo (SR), i deputati del MPA indicono una conferenza stampa con maschere antigas per manifestare la loro contrarietà al lavoro dello stabilimento petrolchimico e delle raffinerie in quel sito e in tanti altri luoghi della Sicilia e dell'Italia meridionale, richiedendo l'istituzione di una Commissione di inchiesta sull'inquinamento prodotto dalle fabbriche della zona. Reina, Lo Monte, Di Mauro e Oliva chiedono lo smantellamento degli impianti e la loro riconversione.
A maggio 2006 si tengono le elezioni regionali siciliane, dove il MPA, schierato nel centrodestra a sostegno di Totò Cuffaro, si piazza come il terzo partito con il 12,5%, eleggendo 10 deputati all'Assemblea regionale siciliana. Leanza e Di Mauro vengono eletti deputati regionali e lasciano il posto di deputati nazionali a Sebastiano Neri e Pietro Rao.
L'11 Giugno l'MPA alle elezioni provinciali di Trapani arriva a contare 21.530 preferenze con il 9,56 % dei voti totali, contribuendo in parte all'elezione del senatore di Forza Italia Antonio D'Alì come candidato unico della CDL (contraposto a Massimo Grillo candidato dell'Unione).
Il 30 luglio 2006 il MPA sigla un patto federativo con il neonato movimento "Nazionalisti Siciliani", uno dei tanti piccoli soggetti della galassia "sicilianista", dopo che già tale movimento aveva sostenuto il MPA alle elezioni regionali siciliane.
Il 21 novembre 2006 l'MPA sigla un'intesa politica e programmatica con Alleanza Siciliana di Nello Musumeci, un partito autonomista della destra siciliana. L'obiettivo è quello di lavorare insieme in vista delle prossime elezioni amministrative ma, al di là del fatto elettorale, lavoreranno insieme per ragionare insieme e mettere le fondamenta per un grande partito del popolo siciliano.
Durante la crisi del "Governo Prodi II" l'MPA ha avuto una forte pressione dal panorama politico. Prodi per ottenere la fiducia al Senato dopo il re-incarico del Presidente della Repubblica ha dovuto ricorrere alla campagna acquisti, provando a portare nella sua coalizione i due senatori dell'MPA (Giovanni Pistorio e Giuseppe Saro) che seccamente hanno risposto di rimanere nella coalizione di centro-destra. Solo in seguito il leader Raffaele Lombardo affermò che se il governo Prodi avesse subito riavviato le procedure per la costruzione del Ponte di Messina avrebbero subito cambiato coalizione perchè il suo partito si coalizza con chi aiuta il partito a far svolgere i punti del programma a favore della Sicilia e del Meridione.
Il 20 marzo 2007 l'MPA approvato il testo dell’intesa politico-programmatica con il sindaco di Palermo Diego Cammarata, candidato a sindaco nelle prossime amministrative. L'intesa prevede molti punti di realizzazione fra cui: l’avvio di un sostanziale e strutturale decentramento di poteri, risorse e personale alle Otto circoscrizioni; la formalizzazione immediata di un orientamento strategico da parte del sindaco a un decentramento strutturale di poteri a favore delle circoscrizioni; formalizzazione immediata, da parte del sindaco, di una scelta strategica di riordino strutturale dell’intero comparto delle partecipazioni societarie del Comune; Tutto questo con l'obiettivo di arrivare a una società multiutility che concentri l’amministrazione delle aziende in un team ristretto, unitario e qualificato di cinque soggetti.
il 23 marzo 2007 l'MPA e il Movimento autonomista toscano hanno siglato un accordo politico ed elettorale per "promuovere comuni iniziative finalizzate a rafforzare il progetto di uno stato federale". MPA e MAT presenteranno liste e simboli comuni alle prossime elezioni amministrative toscane, preludio di accordi anche per le consultazioni elettorali regionali e nazionali. L'accordo è stato siglato a Roma durante un incontro a cui hanno preso parte, per il MpA il leader Raffaele Lombardo, il deputato nazionale Carmelo Lo Monte e il consigliere regionale del Lazio Raffaele D'Ambrosio; per gli autonomisti toscani Alessandro Mazzerelli, fondatore nel 1989 del Mat, il segretario regionale Roberto Ghini e Antonio Benassi. L'accordo ha sancito la volontà dei due movimenti politici di "avviare un percorso di dialogo per promuovere la valorizzazione dei territori di cui sono espressione, puntando a esprimere una classe dirigente in grado di sostenere battaglie per la crescita e lo sviluppo delle potenzialità locali, secondo una impostazione federalista dello Stato italiano".