Wulfgar
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«Io sono Wulfgar, figlio di Beornegar, a sua volta figlio di Beorne, guerriero della Tribù dell'Alce, che combatté nella Battaglia di Bryan Shander; possessore di Aegis-fang, il Nemico dei Giganti. Amico dei fabbri nani ed allievo di un guardiaboschi di Gwaeron Windstrom; uccisore del capo dei giganti dei ghiacci, Biggrin. Io sono Wulfgar, la Condanna del Drago!»
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(R.A. Salvatore, Le lande di ghiaccio)
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Personaggio di Dungeons & Dragons | |
Wulfgar | |
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Ambientazione | Forgotten Realms |
Creato da | R.A. Salvatore |
Prima apparizione | Le lande di ghiaccio (1988) |
Informazioni personaggio | |
Razza | Umano |
Allineamento | Caotico Buono |
Sesso | Maschio |
Età | 35 anni |
Classe | Barbaro |
Patria | Valle del Vento Ghiacciato |
Wulfgar è un personaggio immaginario creato da R.A. Salvatore le cui avventure si svolgono nell'ambientazione Forgotten Realms per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Protagonista di numerosi romanzi, affianca il forse più famoso Drizzt Do'Urden, un drow rinnegato la cui storia è raccontata in numerose trilogie dello stesso autore.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
[modifica] Aspetto fisico
Alto quasi due metri, Wulfgar conserva dentro di sè il tipico aspetto dei barbari abitanti della Valle del Vento Ghiacciato. È un uomo dalla forza sovrumana, capace di rompere la testa di un altro barbaro solamente con l'uso delle mani. Viene riconosciuto in tutte le città in cui arriva, sovrastando tutte le altre persone, e grazie alla sua forza brandisce con disinvoltura l'artefatto Aegis-Fang. La sua età è all'incirca 35 anni – un paio di anni più giovane di Cattie-brie.
[modifica] Oggetti magici
[modifica] Aegis-Fang
Aegis-Fang è un martello da guerra magico forgiato dal nano Bruenor Battlehammer appositamente per Wulfgar e donatogli al termine di un periodo di servizio forzato presso di lui. Forgiato in mithral, su di esso il nano impresse alcuni simboli religosi durante una cerimonia segreta (a cui però Drizzt assistette all'insaputa di Bruenor stesso). Sul primo lato della testa dell'arma il nano incise il simbolo del dio Moradin, il Forgiatore di Anime, costituito da un'incudine ed un martello; sull'altro invece incise il simbolo di Clangeddin, dio nanico della guerra, costituito da due asce incrociate. Completò quindi l'opera incidendo sul resto del martello alcune rune sacre, infondendo così la magia nell'arma. Il martello, alla morte del barbaro, è stato reclamato dal nuovo capo della tribù barbara Berkthgar, ma Bruenor non gli ha concesso l'onore di impugnarlo, preferendo che l'artefatto rimanesse a Mithral Hall.
[modifica] Storia
Della nascita di Wulfgar si sa poco, se non della sua appartenenza alla Tribù dell'Alce e del nome di suo padre, Beornegar. Nel primo romanzo in cui il personaggio compare (Le Lande di Ghiaccio), Wulfgar e il suo popolo barbaro guidato da re Heafstaag tentò di attaccare le Dieci Cittadine, piccoli insediamenti sorti sulle rive dei laghi ghiacciati a nord della Spina Dorsale del Mondo. Il popolo dei nani a cui appartiene Bruenor Battlehammer, insieme all'elfo scuro Drizzt Do'Urden e alle milizie delle cittadine riuscirono unendo le forze a sventare la minaccia, decimando gli attaccanti. È alla fine di questi scontri che la vita di Wulfgar cambiò. Bruenor infatti lo salvò da morte certa prendendolo con sè, obbligandolo però ad un patto: in cambio della vita, il barbaro sarebbe dovuto rimanere sotto il suo comando per cinque anni e un giorno, lavorando al suo servizio nelle fucine dei nani. Durante questo periodo, il legame fra Bruenor e Wulfgar si consolidò e, anche se non dandolo a vedere, l'amicizia fra i due non fu quella fra carceriere e carcerato, ma quella tra un padre burbero ma buono e un figlio altrettanto testardo ma dall'animo gentile.
Al termine dei cinque anni, Bruenor fece per il barbaro uno degli artefatti più importanti per un nano: forgiò in mithral un martello da guerra magico che poi donò a Wulfagar, noto con il nome di Aegis-Fang. Insieme ad esso, il nano gli regalò anche la possibilità di imparare a combattere sotto l'insegnamento del drow Drizzt Do'Urden. In questo breve periodo l'amicizia fra i due divenne sempre più grande, culminando nel momento in cui insieme sventarano il primo degli attacchi di un'orda di troll diretta verso le Dieci Cittadine sotto il comando della reliquia Crenshinibon e del suo padrone Akar Kessel. Wulfgar, oramai libero dal patto stretto con Bruenor Battlehammer, partì verso la grotta di "Gelida Morte", un drago bianco il cui nome vero è Ingeloakastimizilian; lì sconfisse la creatura con l'aiuto di Drizzt. Il riuscire nell'impresa gli permise di avere il diritto di sfidare il capo della tribù barbara Heafstaag; una volta sconfitto il capo, Wulfgar prese il comando della tribù e, per la prima volta, i barbari si allearono con le Dieci Cittadine. Grazie a questa allenza, la minaccia della reliquia Crenshinibon fu sventata. Dopo la battaglia, Wulfgar decise di non abbandonare i suoi compagni d'avventura, in particolare Cattie-brie, la donna cresciuta da Bruenor come fosse sua figlia e di cui pian piano il barbaro si innamorò fino a decidere di sposarla.
A seguito della riconquista di Mithral Hall, la leggendaria roccaforte nanica del clan Battlehammer di cui Bruenor è a capo, il barbaro si fermò lì insieme agli amici. Ma l'arrivo di Artemis Entreri sotto le spoglie di Regis l 'halfling – grazie ad una maschera incantata capace di modificare le sembianze di chi la porta – portò scompiglio fra le mura della cittadella: Wulfgar cercò di uccidere Drizzt, iniziando poi a comportarsi nei confronti della sua compagna secondo le usanze barbare. Ne L'assedio delle ombre, Wulfgar venne ucciso da uno yochlol, un abitante di un piano immondo servitore della dea Lolth, nel tentativo di salvare i suoi amici. A causa della sua morte, Bruenor perse la vitalità di un tempo, abbandonandosi ad una vita monotona. Anche gli amici, Drizzt, Cattie-brie e Regis, ne soffrirono la perdita. Drizzt decise così di lasciare Mithral Hall e raggiungere la sua terra natia, la città sotterranea Menzoberranzan, per porre fine alla minaccia che incombe sulla sua razza.
[modifica] Letteratura
Il personaggio di Wulfgar è protagonista dei seguenti libri pubblicati in Italia da Armenia:
- Trilogia delle terre perdute
- Le lande di ghiaccio
- Le lande d'argento
- Le lande di fuoco
- L'eredità di Drizzt
- L'eredità
- I sentieri delle Tenebre
- La lama silente
- L'ora di Wulfgar
- Il servitore della reliquia
- Il mare delle spade
Altre apparizioni:
- L'eredità di Drizzt
- Notte senza stelle
- L'assedio delle ombre
- L'alba degli eroi
- La lama del cacciatore
- L'orda degli orchi
- Il cacciatore solitario
- Le due spade
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
- Wulfgar rappresentato da Todd Lockwood (copertina dell'edizione originale de L'ora di Wulfgar)
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