Zampogna
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La zampogna (il cui nome deriva probabilmente dal greco Simphonia) è un antico strumento musicale.
A differenza della cornamusa, che possiede una sola canna del canto o chanter, è dotata di due chanter ad ancia doppia o singola, generalmente realizzati in canna, ma recentemente anche in plastica.
Lo strumento è composto da una sacca di accumulo dell'aria (otre), realizzata con una intera pelle di capra o di pecora (utricolo), o anche oggi giorno fatto da una camera d'aria di gomma, nella quale il suonatore immette aria attraverso un insufflatore (cannetta o soffietto) che mette in vibrazione le ance (linguette) innestate sulle canne melodiche, sempre due, quella destra per la melodia, quella sinistra per l'accompagnamento e nei bordoni detti basso e scantillo.
Il gruppo che più rappresenta la zampogna è la Totarella, gruppo che è radicato nel Pollino tra la Calabria e la Lucania.
Le zampogne della Ciociaria (Lazio e Molise) e il Sud della Basilicata, Siracusa (Sicilia) e Palermo sono quelli fatti colle ance doppie, ma le surdulline di Calabria (Cosenza) usano un'ancia semplice o singola, come pure la ciaramella o ciaramèddha di Reggio Calabria (Calabria) e Messina (Sicilia).
Esiste una grande varietà nella lunghezza dei diversi tipi di zampogne, fin a due metri.
La cornamusa è uno strumento tipico della musica popolare di molte regioni europee tra cui l'Italia si chiama: müsa nelle quattro province, baghet nella Bergamasca e piva in Emilia Romagna; gaita in Spagna; musette in Francia (Bretagna e Normandia); bagpipe in Scozia; gaida nei Balcani.