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Reggio Calabria - Wikipedia

Reggio Calabria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Panorama di Reggio Calabria dalla Piazza Rotonda (Gentile Concessione)


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Reggio di Calabria
Stato: Italia
Regione: Calabria
Provincia: Reggio Calabria
Coordinate:
Latitudine: 38° 6′ 41′′ N
Longitudine: 15° 39′ 43′′ E
Mappa
Altitudine: 31 m s.l.m.
Superficie: 236 km²
Abitanti:
184.504 gennaio 2006
Densità: 782 ab./km²
Frazioni: Catona, Gallico, Archi, Pentimele, Gallina, Mosorrofa, Ortì, Pellaro 
Comuni contigui: Bagaladi, Calanna, Campo Calabro, Cardeto, Fiumara, Laganadi, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Roccaforte del Greco, Sant'Alessio in Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Villa San Giovanni
CAP: 89100
Pref. tel: 0965
Codice ISTAT: 080063
Codice catasto: H224 
Nome abitanti: reggini
(in calabrese: 'riggitani)
(anticamente: aschenazi, ausoni)
 
Santo patrono: San Giorgio 
Giorno festivo: 23 aprile 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia


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«Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra.»
(Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi, 1847)

Reggio di Calabria /ˈrɛʤ:jo ˌdikaˈlabrja/ (Rìggiu in calabrese, Righi in greco di Calabria, Ρηγιον in greco), comunemente detta Reggio Calabria, o Reggio in tutto il Meridione d'Italia, è la prima città calabrese per antichità, estensione geografica e numero d'abitanti, il capoluogo della provincia omonima e la sede del Consiglio regionale della Calabria. Con 184.504 abitanti è il diciottesimo comune italiano per popolazione.

La Grande Reggio - nome con cui si designa il territorio comunale - si trova al centro di una più grande area metropolitana di 257.000 abitanti che comprende numerosi comuni tra Bagnara Calabra e Bova Marina fin sull'Aspromonte. L'influenza economica, culturale e come polo d'attrazione di Reggio si estende poi dal Porto di Gioia Tauro alla Locride; inoltre si va ormai consolidando la fusione con l'area metropolitana di Messina (separata solamente da un braccio di mare di poco più di 3km) con la quale costituirà l'Area Metropolitana Integrata dello Stretto o Città Metropolitana dello Stretto, area che in totale conta oggi circa 730.000 abitanti.

Reggio è al centro di una rilevante area turistica per importanza storico-culturale e balneare, è una città universitaria, inoltre è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile grazie al clima mite, con produzione di olio d'oliva, vino, agrumi e ortaggi, tra cui tipica è la produzione dell'essenza di bergamotto, agrume che cresce esclusivamente nel territorio reggino, divenuto per questo uno dei simboli della città.

Panorama della città di Reggio Calabria (gentile concessione)
Panorama della città di Reggio Calabria
(gentile concessione)

Indice

Geografia

Lungomare Falcomatà, il vulcano Etna sullo sfondo.(Gentile concessione)
Lungomare Falcomatà, il vulcano Etna sullo sfondo.
(Gentile concessione)

Localizzazione

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«Reggio, acroterio d'Italia»
(Tucidide, Storie, I 30 1)

Reggio è situata sulla punta dello Stivale, alle pendici dell'Aspromonte, in posizione centrale nel Mediterraneo, sulla sponda orientale dello Stretto di Messina (dove gli studiosi collocano l'incontro di Odisseo con i mostri mitologici Scilla e Cariddi, descritti da Omero) da cui gode di uno spettacolare panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie. La città è attraversata dal 38° parallelo che come è noto tocca anche le città di Atene, Seoul, San Francisco, Smirne e Cordova.

Morfologia

Per approfondire, vedi la voce Storia urbanistica e architettonica di Reggio.
Geografia di Reggio

La città si estende su una superficie prevalentemente di tipo alluvionale estesa per 236,02 kmq, il livello altimetrico minimo è di 0 m (zero metri), il massimo di 1.803 m, il livello medio del centro storico è di 31 m. Il centro storico è compreso tra la fiumara dell'Annunziata (nord) e la fiumara del Calopinace (sud), l'intero territorio comunale è compreso tra Catona (nord) e Bocale (sud). Dopo il terremoto del 1908 la città è stata ricostruito con lunghe strade dritte e più ampie di quelle antiche. (vedi).

Pur se caratterizzato da rilievi continui e persistenti, l'intero territorio è attraversato da numerose strade che consentono un collegamento rapido ed efficace fra tutti i quartieri, i sobborghi periferici ed i paesei dell'hinterland, molti dei quali sono anche serviti da un'efficiente linea ferroviaria.

Principali corsi d'acqua

Segue un elenco dei principali corsi d'acqua (da Nord a Sud) che attraversano il territorio comunale:

  • Fiumara Catona con l'affluente Torrente Rosalì;
  • Fiumara Gallico con l'affluente Torrente San Biagio;
  • Torrente Torbido;
  • Torrente Scaccioti;
  • Fiumara dell'Annunziata (che scorre sotto Viale della Libertà, Piazzale della Libertà e Viale Boccioni);
  • Torrente Caserta (che scorre sotto Via Roma), da cui prende il nome il Parco Caserta;
  • Torrente Orangi, che alimentava il fossato del Castello Aragonese, le sue tracce sono ancora leggibili: scorreva anticamente dove ora è la via Trabocchetto facendo un'ansa lungo l'attuale via del Salvatore immettendosi nel fossato dove adesso è il largo Orange (o piazza Orange);
  • Fiumara Calopinace, l'antico fiume Apsias;
  • Fiumara Sant'Agata;
  • Fiumara Armo;
  • Fallone Bovetto;
  • Fiumara Valanidi, con l'affluente Torrente Pernasiti;
  • Fiumara di Macellari;
  • Fiumara San Giovanni;
  • Fiumarella Lume;

Clima

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«Si può dire che i dintorni di Reggio, così come le strade che l'attraversano, formano un giardino continuo, e uno dei più deliziosi.»
(Jean Claude Richard de Saint-Non, Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile, XVIII secolo)

Il clima di Reggio è tipicamente mediterraneo sul versante tirrenico, di tipo subtropicale è invece il clima sulla costa dello Jonio, caratterizzato da una maggiore aridità in contrapposizione ad una maggiore piovosità del primo. Il clima dei rilievi che caratterizzano il selvaggio Aspromonte è invece quasi del tipo appenninico.

Dunque la posizione di Reggio è particolarmente felice per la salubrità del clima, che è di tipo temperato. D'estate vi si può infatti godere la fresca brezza marina proveniente da Nord (sempre presente nel canale), mentre la sera le correnti ascensionali che risalgono l'Aspromonte, specie lungo i torrenti.

L'inverno è mite e breve e la temperatura non si avvicina mai allo zero, con una media su base annua di 17.32°C e una media annua delle precipitazioni piovose di 547,16 mm. Il sole è quasi una costante con circa 300 giornate soleggiate su 365.

Storia

Per approfondire, vedi le voci Storia di Reggio e Stemma di Reggio.
Il secolare culto di San Giorgio
L'origine del culto reggino a San Giorgio risale all'anno 1086. A questo periodo infatti corrisponde la prima devozione della città a Giorgio, il cavaliere dei santi, santo dei cavalieri, di cui canta il Carducci nell'ammirare la statua di Donatello:
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«Degno, San Giorgio (oh! con quest'occhi lassi il vedess'io) che innanzi a te ne l'armi, un popolo d'eroi vincente passi.»
Scudo di San Giorgio che uccide il drago sulla Statua dell'Angelo Tutelare in piazza S.Giorgio.
Scudo di San Giorgio che uccide il drago sulla Statua dell'Angelo Tutelare in piazza S.Giorgio.

Grazie a Monsignor Antonio Maria De Lorenzo Arcivescovo, che documenta l'antichissima tradizione della città di Reggio nel culto verso il suo patrono San Giorgio, sappiamo infatti che al santo furono dedicate molte chiese della città (San Giorgio di Sartiano in La Judeca, San Giorgio di Lagonia, San Giorgio intra moenia e San Giorgio extra moenia).

In particolare a San Giorgio intra moenia (o San Giorgio de Gulpheriis), tuttora esistente nel cuore della città, con un solenne atto ai piedi dell'altare del santo patrono si chiudevano ogni anno le elezioni municipali. Pubblicate le liste elettorali al palazzo di città, venivano poi sorteggiati i consiglieri, quindi tra questi si decidevano sei nomi che venivano chiusi dentro palline di argento e messi in borsette separate secondo i ceti che a loro volta erano poste sull'altare di San Giorgio; l'ultimo giorno dell'elezione, dopo la messa dello Spirito Santo, avveniva per mano di un bambino l'estrazione dei i tre sindaci che avrebbero governato per un anno il comune.

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«Ecco l'antica Reggio, le cui origini si perdono nella notte dei tempi!
Ecco la Reggio della Magna Grecia
(Karol Wojtyla, Reggio Calabria, 7 ottobre 1984)

Reggio Calabria è, dopo Cuma, la più antica colonia greca in Italia meridionale, fu infatti fondata come colonia dai calcidesi nell'VIII secolo a.C. con il nome di Rhegion, su un insediamento risalente al III millennio a.C. denominato Pallanzio (Pallantiòn) precedentemente occupato da popolazioni autoctone quali gli Aschenazi, gli Ausoni e gli Itali di Re Italo (da cui il nome di Italia successivamente esteso alla penisola).

Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo nel V secolo a.C. grande potenza politica-economica sotto il governo di Anassila ed esercitando per un certo periodo influenza anche sulla dirimpettaia città di Zancle (Messina), la polis raggiunse dunque grande pregio artistico-culturale grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle sue scuole di scultura e di poesia dalle quali scaturirono nomi come Pitagora da Reggio e Ibico; divenenne quindi alleata di Atene nella guerra archidamica e successivamente fu espugnata dai siracusani di Dionigi I nel 387 a.C.

Città autonoma nelle istituzioni governative, Rhegium fu importante alleata e socia navalis di Roma e successivamente in età imperiale divenne uno dei più importanti e floridi centri dell'Italia meridionale essendo tra l'altro sede del Governatore della Regio III Lucania et Bruttii (Regione di Lucania e Bruzio). In epoca bizantina Reggio divenne infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno del rito greco in Italia; conobbe dunque una notevole prosperità fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.

Per cento anni Reggio fu materia del contendere tra arabi, normanni, saraceni e bizantini. Nel 1060 Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla la sottrassero per sempre ai bizantini; gli elementi della cultura e della religiosità greca comunque sopravvissero fino al XVII secolo, anche se nel 1081 papa Gregorio VII aveva restituito il rito latino.

Nel 1282 durante i Vespri Siciliani Reggio si schierò al fianco di Messina, con la quale condivideva interessi commerciali e culturali appoggiando nella rivolta anti-angioina le forze aragonesi; comunque la città venne assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.

Nel 1783 fu gravemente danneggiata da un forte terremoto che coinvolse tutta l'aera dello Stretto. Napoleone la occupò nel 1806, destinandola a ducato e a quartier generale. Reggio liberale ebbe quindi un notevolissimo ruolo nei moti risorgimentali ed entrò a far parte del Regno d'Italia, dopo la conquista di Garibaldi nel 1860.

Nel 1908 Reggio insieme a Messina subì le distruzioni del terribile terremoto del 1908. Ricostruita con canoni moderni la città dovette però subire la beffa della sua straordinaria posizione nel Mediterraneo, anche di interesse militare, che ne fece l'obiettivo di bombardamenti da parte delle truppe dell'8° armata britannica nel 1943.

Nel corso del XX secolo dopo la seconda guerra mondiale la città crebbe notevolmente. Nei primi anni '70 fu protagonista di grandi sconvolgimenti di carattere amministrativo, a causa dei violenti disordini di piazza tesi alla rivendicazione del capoluogo regionale, delegato verso Catanzaro per effetto del nuovo statuto ordinario regionale. La soluzione fu risolta con un compromesso tra livello amministrativo, affidato a Catanzaro (con la sede della Giunta e della Presidenza), e quello economico politico (Consiglio Regionale), posto a Reggio. Le conseguenze dei moti di Reggio portarono però la città ad un ventennio buio che favorì il dilagare della criminalità organizzata e del degrado urbano; ma negli ultimi decenni, in un periodo denominato la "Primavera di Reggio", grazie ad una serie di fortunate amministrazioni la città si è notevolmente ripresa.

A tutt'oggi Reggio è infatti la più popolosa città della Calabria ed è attraversata da uno spirito di riconquista dell'appetibilità economica, culturale e turistica mediante un programma teso alla valorizzazione dei suoi innumerevoli tesori artistici e naturalistici.

Nomi nella storia

Reggio prima del terremoto del 1908 sulla rivista Cento Città d'Italia del 1898
Reggio prima del terremoto del 1908 sulla rivista Cento Città d'Italia del 1898

Nel corso della sua millenaria storia Reggio ha avuto differenti nomi, che corrispondono all'evoluzione della città nelle epoche storiche:

  • Pallantiòn, insediamento pre-greco degli aschenazi, degli ausoni e degli itali;
  • Rhègion, la città greca dalla fondazione alla Magna Grecia;
  • Febèa, breve periodo sotto Dionisio II;
  • Rhègium, prima latinizzazione del nome;
  • Rhègium Julium, in età augustea;
  • Rivàh, breve periodo sotto la dominazione saracena;
  • Rìsa, con i Normanni;
  • Reggio, in età moderna;
  • Règgio di Calàbria, dopo l'unità d'Italia.

Demografia

Evoluzione demografica

Abitanti censiti


Popolazione e lingua

Chiave con i Bronzi di Riace
Chiave con i Bronzi di Riace
Per approfondire, vedi le voci Dialetto calabrese e Greco di Calabria.
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«Reggio è una delle città che si staccano da quante se ne vedono nelle lunghe traversate dalle Alpi allo Jonio per formare un tipo, un carattere, un popolo a parte.»
(Caterina Pigorini Beri, "In Calabria", 1884)

Il calabrese meridionale (e quindi anche il reggino), come tutte le lingue, si è evoluto negli anni, nato dal greco dei primi coloni calcidesi che fu parlato fino all'età bizantina, fu arricchito dal latino non tanto sotto l'impero ma in età medioevale.

Reggio è stata infatti per millenni la roccaforte della cultura greca in Italia, ne è testimonianza tra l'altro il greco di Calabria parlato nella sua provincia e in alcuni suoi quartieri. La lingua ampiamente diffusa fino qualche secolo fa in tutta la Calabria meridionale, piena di influenze di greco antico, è oggi quasi scomparsa, poiché ha perso molto in favore dell'unità linguistica nazionale quindi dell'italiano.

Su di esso però si sono sviluppati un tipo di dialetto ed una parlata molto particolari, che presentano molte analogie e similitudini con la lingua siciliana (definita infatti "Lingua Calabro-Sicula"), che dà al dialetto reggino una "cadenza" (accento) simile al siciliano; il dialetto della città nell'area urbana compresa tra Scilla e Melito presenta infatti un'assenza delle consonanti "dure" tipiche del resto della Calabria, e manifesta delle corrispondenze linguistico-lessicali con il dialetto parlato in Sicilia. Il reggino ed il messinese, due dialetti molto simili tra loro, differiscono infatti solo per alcune variazioni nell'intonazione e per poche varianti nell'uso delle consonanti.

Economia

Come il resto della regione, Reggio non ha oggi un gran tessuto industriale, sebbene nei secoli scorsi sia stata il punto di riferimento per l'industria della seta e del bergamotto, ma gli sfortunati episodi storici hanno stroncato quello che in precedenza costituiva il tessuto socio-economico della città che nel XX secolo, con il terremoto del 1908, si è ritrovata a ripartire per l'ennesima volta quasi da zero.

Nei decenni trascorsi erano nate iniziative industriali, che per diverse ragioni non hanno consentito un decollo industriale, ad esempio il polo chimico di Saline Joniche mai entrato in funzione e quello tessile di San Gregorio che ancora oggi risulta essere in fase di partenza. Alcune infrastrutture dell'area (come nel caso del Porto di Gioia Tauro), sono state riconvertite ad altri usi.

Tuttavia oggi Reggio punta molto sul turismo grazie al clima, alla natura, ai suoi chilometri di spiagge, ed al patrimonio storico-archeologico che racconta più di 3.000 anni di storia. Inoltre, grazie al clima mite e tipicamente mediterraneo, eccelle in alcuni settori dell'agricoltura con alcune coltivazioni esclusive in tutto il mondo come il bergamotto.

Servizi e commercio

Il commercio è l'attività principale della città, probabilmente perché storicamente Reggio esportava prodotti locali quali seta, semilavorati e soprattutto i derivati agrumari (vista l'esclusività della coltivazione, fra tutte, del bergamotto).

Moltissimi sono i cittadini impiegati nei servizi, in particolar modo quelli pubblici, mentre il settore del commercio è particolarmente attivo sia nelle strade del centro cittadino, dove la zona del corso Garibaldi è tradizionalmente centro commerciale della città, sia nelle periferie dove, negli ultimi anni, sono sorti numerosi centri commerciali di grandi dimensioni, che attirano visitatori e acquirenti da fuori città e fuori provincia.

Industria e artigianato

Stabilimento della CocaCola.
Stabilimento della CocaCola.

L'industria non è particolarmente sviluppata in città, ma dove è presente è basata sulle industrie di medie e piccole dimensioni, le più importanti riguardano l'estrazione dell'essenza di bergamotto, produzione di caffè, assemblaggio vagoni ferroviari, liquori e generi alimentari, prefabbricati, mobili, etc. che si sviluppano prevalentemente nei poli industriali dell'area metropolitana, quali:

  • polo industriale del Gebbione in via Padova dove sorge l'impianto industriale delle OMeCa S.p.A. (Officine Meccaniche Calabresi) che assembla i vagoni ferroviari per la Ansaldo Breda S.p.A., principale società italiana di costruzioni di veicoli per il trasporto di massa;
  • polo industriale di Pellaro, dove sorge l'impianto industriale della SoCIB S.p.A. (Società Calabrese Imbottigliamento Bevande gassate) che si occupa, tra le altre, dell'imbottigliamento delle bevande della CocaCola company.
  • polo industriale di Campo Calabro, dove tra le tante sorge l'impianto industriale della Mauro Caffè S.p.A, colosso nazionale del caffè;
  • polo industriale tessile di San Gregorio;
  • polo industriale di Saline Joniche, dove sorgono la Chimica Biosintesi (Liquichimica) per la produzione di mangimi mai entrata in funzione, e le Officine Grandi Riparazioni (OGR) delle Ferrovie dello Stato oggi non attive;
  • il porto commercile di Gioia Tauro, il più grande scalo del mediterraneo, riconvertito all'uso attuale negli ultimi anni dall'originario progetto del V polo siderurgico di Reggio Calabria.

Turismo

uno degli stabilimenti balneari in centro città. (Gentile concessione)
uno degli stabilimenti balneari in centro città.
(Gentile concessione)

Il mercato turistico ha avuto negli ultimi anni una forte crescita, spinto dall'ondata di "rinascita" che la cittadinanza ha avvertito durante le ultime amministrazioni.

La recente riscoperta turistica di Reggio ha infatti aperto la strada ad un concreto sviluppo nel settore, soprattutto in considerazione dell'amplissima gamma e ricchezza nell'offerta storico-culturale, naturalistica, balneare, e dell'intrattenimento che già la la sola città può offrire, e che comporta ogni anno la presenza di un gran numero di turisti da tutto il mondo.

Al 20 settembre 2006 infatti i dati statistici dicono che la città si trova al quinto posto in Italia per incremento di turisti stranieri, con un raddoppio di presenze rispetto all'anno precedente; le statistiche della Banca d'Italia confermano inoltre che i flussi economici in entrata nel 2006 hanno registrato un incremento altrettanto notevole confrontati con i dati del 2005; mentre un'indagine del Sole 24 Ore conferma la forte presenza turistica sul territorio incrementata soprattutto delle visite ai siti archeologici ed ai musei.

Tra le tante attrazioni turistiche che la città offre, una delle più importanti è costituita dai Bronzi di Riace, esposti presso il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia; e dal celebre Lungomare che rappresenta una tra le più suggestive passegiate del mondo. La vasta offerta turistica di Reggio spazia dal mare della "greca" costa jonica di Bova a quello della "viola" costa tirrenica di Scilla, ed ancora all'oasi naturalistica della montagna dell'Aspromonte, dove a 1.400 metri d'altezza sorge la stazione sciistica di Gambarie con il suo ineguagliabile panorama sulla città, sull'Etna e sullo stretto.

Agricoltura

Tipico uliveto reggino
Tipico uliveto reggino

Per la diversità climarica delle varie zone del territorio, a Reggio esistono coltivazioni molto varie, tra di esse spiccano due particolari piante che riescono ad attecchire solo in questa zona:

  • il Bergamotto, definito il "Re degli agrumi" o "Oro Verde", che cresce solo in prossimità della città di Reggio dove sembra si sia originato spontaneamente nel XVIII secolo per un innesto naturale, e dal cui frutto si estrae l'"Olio essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria DOP", elemento base essenziale dell'industria profumiera internazionale;
  • il Gelsomino, su tutta la costa jonica che va dal capoluogo fino alla cosiddetta Costa dei Gelsomini tra Capo Spartivento e Punta Stilo, area dove è maggiormente prodotto dopo l'introduzione della pianta ad opera della Stazione Sperimentale delle Essenze ed Olii Essenziali di Reggio Calabria nel 1928.

Oltre a quelle esclusive, nel reggino vengono coltivate molte altre varietà di specie vegetali, tra cui le più diffuse sono:

  • l'Ulivo, dal quale si produce il tipico olio d'oliva calabrese dal gusto forte, tipiche del reggino sono infatti i livi ra chjàna (le olive della Piana di Gioia Tauro). Molto rinomato è diventato negli ultimi anni l'olio prodotto nella Vallata del Tuccio sul versante del basso jonio, dal gusto più delicato dato da un'acidità particolarmente ridotta rispetto alla produzione del versante tirrenico;
  • la Vite, dalla quale si producono ottimi vini derivati direttamente dalla millenaria tradizione greca, tra i quali il Pellaro, l'Arghillà ed il Sambatello;
  • il Castagno ed il Faggio
  • diverse erbacee come il Frumento, l'Avena ed il Granturco
  • differenti e variegate specie di Agrumi, tra i quali le rinomate Clementine di Calabria DOP ed il Bergamotto di Reggio Calabria DOP

Cultura

Istruzione

Reggio è un importante centro centro di istruzione.
Con università e istituzioni di livello universitario sul territorio:

fondata nel 1968 divenne università statale dal 1982, da allora è in continua e forte crescita, che l'ha portata ad essere un riferimento culturale e scientifico nel bacino mediterraneo. Comprende oggi circa 11.000 studenti in 4 facoltà Architettura, Ingegneria, Giurisprudenza, Agraria.
fondata nel 1984, si propone di contribuire, attraverso l'incontro ed il confronto di esperienze di diverse latitudini, non solo alla conoscenza della lingua e della cultura italiana, ma anche dell'affermazione, nel reciproco rispetto, della più antica comprensione tra i popoli. Comprende oggi le facoltà di Docenza di lingua italiana a stranieri, Lingue e culture del bacino Mediterraneo, Mediazione linguistica culturale.
fondata nel 1967 da Alfonso Frangipane, comprendeva inizialmente due sezioni di Pittura e Scultura, a completamento delle scuole d'arte della città. Comprende oggi le scuole di Pittura, Scultura, Grafica, Decorazione, Scenografia.
nato nel 1927, fu il primo conservatorio istituito in Calabria, quindicesimo tra i 57 conservatori d'Italia, l'unico tra Napoli e Palermo fino al 1970. È stato diretto da insigni Maestri quali, tra gli altri, Alessandro Cicognini, Terenzio Gargiulo, Paolo Renosto. Comprende oggi circa 800 studenti e 98 docenti, svolgendo un'intensa attività didattica, artistica di ricerca. I corsi di studio si articolano in Arpa, Basso tuba, Canto, Chitarra, Clarinetto, Clavicembalo, Composizione, Contrabbasso, Corno, Didattica della musica, Discipline musicali, Fagotto, Flauto, Jazz, Oboe, Organo, Percussioni, Pianoforte, Sassofono, Tromba, Trombone, Viola, Violino, Violoncello.
sezione della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, venne fondato nel 1975 e fu e eretto accademicamente dalla Santa Sede nel 1986.
istituzione di alta cultura che svolge attività di formazione, iniziale e avanzata, dei dirigenti e dei funzionari dello Stato, di ricerca e consulenza, di coordinamento delle attività delle scuole pubbliche di formazione, di rapporti con le strutture di formazione di altri paesi, di formazione di personale delle amministrazioni di altri paesi.


Con numerose scuole secondarie di secondo grado sul territorio:

  • Convitto nazionale Tommaso Campanella
  • Istituto d'arte Alfonso Frangipane
  • Istituto d'istruzione superiore Attilio da Empoli
  • Istituto magistrale Tommaso Gulli
  • Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici Umberto Boccioni
  • Istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente Mottareale
  • Istituto professionale per l'industria e l'artigianato Enrico Fermi
  • Istituto scolastico paritario San Vincenzo de Paoli
  • Istituto tecnico commerciale Galileo Ferraris
  • Istituto tecnico commerciale Raffaele Piria
  • Istituto tecnico industriale Panella
  • Istituto tecnico industriale Vallauri
  • Istituto tecnico per geometri Augusto Righi
  • Liceo artistico Mattia Preti
  • Liceo classico Tommaso Campanella
  • Liceo linguistico Scuola superiore per interpreti e traduttori di Reggio Calabria
  • Liceo scientifico Leonardo Da Vinci
  • Liceo scientifico Alessandro Volta
  • Scuola superiore per mediatori linguistici


Inoltre sono presenti sedi di enti che hanno finalità (esclusiva o meno) di ricerca:

gruppo fondato nel 2001, costituitosi in associazione nel 2003, raccoglie gli appassionati del sistema operativo GNU/Linux in città.

Principali luoghi d'interesse

Per approfondire, vedi le voci Architetture di Reggio, Chiese di Reggio, Storia dell'architettura di Reggio e Siti archeologici a Reggio.
L'Arena dello Stretto.(Gentile concessione)
L'Arena dello Stretto.
(Gentile concessione)
Francobolli delle Poste Italiane raffiguranti i Bronzi di Riace.
Francobolli delle Poste Italiane raffiguranti i Bronzi di Riace.
Il Castello Aragonese.(Gentile concessione)
Il Castello Aragonese.
(Gentile concessione)
L'eclettica Villa Zerbi.(Gentile concessione)
L'eclettica Villa Zerbi.
(Gentile concessione)
La grande sala del Teatro Francesco Cilea.
La grande sala del Teatro Francesco Cilea.

Principali luoghi d'interesse artistico, storico e culturale:

Il bellissimo fronte a mare della città, adorno di palmizi e specie vegetali d'ogni genere, costituisce un giardino botanico in centro città. Ricco di architetture stile liberty, il lungomare di Reggio fu definito da Gabriele D'Annunzio "il più bel chilometro d'Italia", forse anche per via del miraggio della Fata Morgana. Ogni estate il Lungomare e le sue spiaggie diventano un'affollatissima meta turistica.
Costituiscono ormai uno dei simboli della città, e sono esposti al Museo Nazionale della Magna Grecia. I celeberrimi Bronzi di Riace sono presumibilmente le due grandi statue Tideo e Anfiarao dei sette contro Tebe, originali greci della metà del V secolo a.C. I Bronzi di Riace insieme all'Auriga di Delfi sono oggi uniche testimonianze bronzee dei grandi maestri scultori dell'arte classica in Grecia e Magna Grecia.
È un teatro in stile greco sede di importanti eventi e spettacoli, che domina il panorama dal lungomare Falcomatà sullo Stretto.
Il Cippo Marmoreo con la statua di Athena fu eretto in onore di Vittorio Emanuele III che vi sbarcò toccando per la prima volta il suolo nazionale da sovrano il 31 luglio 1900, sorge sul "Molo di Porto Salvo" antistante l'Arena dello Stretto.
Imponente cattedrale dell'arcidiocesi metropolita, è l'edificio sacro più grande della Calabria; è ricco di opere d'arte come le imponenti statue ai lati della scalinata di San Paolo e Santo Stefano opera di Francesco Jerace, e la splendida cappella del Santissimo Sacramento in stile barocco, le cui pareti sono totalmente rivestite di intarsi marmorei policromi, provenienti dall'antico duomo.
Di origine antichissima la sua costruzione si ritiene anteriore all'invasione dei Goti di Totila del 549. Punto strategico di difesa della città, sorge dove era situata l'acropoli della polis greca; fu dominio degli Arabi, dei Normanni, degli Svevi e degli Angioini.
Fin quando nel 1459 Ferdinando d'Aragona fece aggiungere le due torri cilindriche merlate che ne danno ancora oggi il caratteristico aspetto.
Oggi è sede di periodiche esposizioni e mostre d'arte e di fotografia.
Sorge sul lungomare Falcomatà, ed è una villa in stile veneziano del XIV secolo con elementi decorativi e cromatismi molto evidenti.
Oggi è un importante polo culturale, offre periodiche mostre d'arte e d'architettura. Infatti è sede espositiva delle mostre della Biennale di Venezia al sud Italia.
Costruita nel X secolo l'antica chiesa bizantina-normanna fu distrutta dai Saraceni e dai terremoti ma fu successivamente riedificata sul sito originario; presenta al suo interno e nella struttura gran parte delle architetture e delle opere artistiche originali, tra le quali spicca uno splendido pavimento a mosaico; ed una pala dell'altare di notevole valore artistico raffigurante l'annunciazione, opera di Agostino Ciampelli.
Intitolato al musicista reggino Francesco Cilea, è il teatro più grande in Calabria e possiede una grande sala di stile ottocentesco dalla forma a ferro di cavallo; le linee esterne sono ispirate all'architettura classica e riprendendo i motivi e le forme architettoniche dalle origini magnogreche della città.
Nel secondo dopoguerra il Teatro Cilea venne ampliato divenendo così una struttura tra le più belle e funzionali d'Italia e venne re-inaugurato con Il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Terminati ulteriori lavori che lo hanno tenuto inattivo per quasi diciotto anni, da poco il Teatro Cilea è stato restituito alla città per continuare la sua gloriosa tradizione artistica e culturale, accogliendo gli artisti più importanti di questo primo scorcio del XXI secolo.
  • Mura della città greca
Tra le poche sopravvissute fino ai giorni nostri, a testimonianza della vastità dell'antica polis di Rhegion, ne esiste ancora un tratto sul lungomare Falcomatà (sito archeologico denominato "Mura Greche") uno sulla Collina degli Angeli (che sembra essere la testimonianza più antica risalente all'VIII secolo a.C.), ed uno sulla collina del Trabocchetto (denominato "Parco Archeologico Trabocchetto"). Al momento è possibile visitare solo quelle vicino al mare che risalgono al IV secolo a.C. e farebbero parte della ricostruzione operata da Dionisio II di Siracusa, avvenuta dopo che la città fu espugnata dal padre Dionisio I. Sono costituite da due file parallele di grossi blocchi di arenaria tenera.
Recentemente hanno ospitato rappresentazioni teatrali d'epoca classica.
  • Impianti termali di epoca romana
Rinvenuti da scavi effettuati sul lungomare, sono i ruderi di uno tra gli otto impianti termali presenti in città in epoca Romana, con resti di pavimento musivo a piccole tessere bianche e nere.
Il sito denominato "Terme Romane" è tra le poche testimonianze giunte ai giorni nostri del periodo in cui la città di Rhegium Julium fu Civitas Confoederata di Roma e prosperoso Municipium dell'Impero Romano in Magna Grecia; sembra infatti che l'area interessata dall'impianto termale sia di gran lunga più estesa di quanto non sia la zona visitabile del sito, rendendo l'impianto paragonabile per estensione alle terme di Diocleziano.
La piazza è sempre stata importante centro politico-amministrativo della città, era infatti sede dell'agorà in epoca greca e sede del foro in epoca romana. L'attuale studio ed i recenti scavi archeologici hanno portato infatti alla luce resti di antiche costruzioni distribuite in varie stratificazioni che percorrono la storia della città dall'VIII secolo a.C. al XV secolo d.C. (dai greci agli angioini), esempio probabilmente unico nel suo genere.
Sulla piazza oggi si affacciano a nord il palazzo del Municipio (Palazzo San Giorgio), a ovest il palazzo della Prefettura e a sud il palazzo della Provincia (Palazzo Foti).
Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu prevista nel progetto del ingegner Giovan Battista Mori ed ebbe varie denominazioni fino all'attuale di piazza Vittorio Emanuele II. Nel 1869 al centro della piazza è stato collocato un monumento rappresentante l'Italia e da allora è invalso il nome popolare di Piazza Italia.
  • Piazza De Nava
É la piazza su cui da il prospeto principale il Museo Nazionale della Magna Grecia ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del regno d'italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della piazza, adorna di palme e aranci sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua del ministro De Nava.
  • Piazza Carmine
Costituiva anticamente la porta d'ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città. Sulla piazza si affaccia l'omonima Chiesa del Carmine, nel cui interno si conserva un altare del 1787 in ricco stile barocco appartenuto alla vecchia cattedrale distrutta dal terremoto del 1908. Decorato con marmi di colore verde e giallo, l'altare è sormontato da una nicchia e da un piccolo tempietto dove è conservata la statua in legno della Madonna del Carmine.
  • Piazza Garibaldi
Al centro della grande piazza, cuore di un quartiere muiltietnico, sorge la maestosa statua in marmo bianco di carrara, opera di Alessandro Monteleone, raffigurante l'eroe dei mille.
Sulla piazza si affaccia la Stazione Ferroviaria Centrale, costruita nel 1925 nel cui atrio d'ingresso si trova un bassorilievo in ceramica dello scultore Michele di Raco che raffigura la Fata Morgana.
  • Piazza Sant'Agostino
Originariamente Piazza Mezzacapo è oggi denominata Sant'Agostino per la chiesa omonima che vi sorge, costruita nel 1937 in stile romanico-bizantino, conserva un interessante quadro di San Filippo e San Giacomo. Sulla piazza si affaccia inoltre la Caserma Mezzacapo.
  • Piazza Indipendenza
Nel cuore della città e del Lungomare Falcomatà ospita la Stazione Lido ed è il centro nevralgico del traffico stradale reggino. La piazza è famosa per le vicissitudini della sua fontana artistica, ricostruita numerose volte deludendo sempre le aspettative dei reggini. Per questo è diventata simbolo delle originali scelte delle amministrazioni comunali, quindi argomento di una poesia del poeta satirico reggino Nicola Giunta.
  • Le "Strade Cannocchiale"
Sulla zona collinare del centro storico, nei pressi di Villa Nesci, dalla via Reggio Campi si dipartono scalinate che giungono fino al Lungomare Falcomatà.
Queste strade sono particolarmente caratteristiche e dotate di un singolare effetto ottico: se dalla cima si osservano il mare e la sicilia, si ha l'impressione che il panorama sia molto più vicino di quanto in effetti non sia realmente, per questo motivo da molti reggini esse sono chiamate "Strade Cannocchiale".
  • Torre Nervi
Costruzione circolare opera dell'architetto Pier Luigi Nervi, che si staglia dal lido comunale Zerbi situato sotto Piazza Indipendenza in pieno centro cittadino.
Dopo aver attraversato un ventennio di degrado, la struttura è recentemente tornata ad operare (anche se saltuariamente), ospitando iniziative artistico-culturali tra le quali alcune in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti.
  • Monumento ai caduti di tutte le guerre
Eretto sul Lungomare, fu inaugurato nel 1930 alla presenza di re Vittorio Emanuele III.
Il monumento, progettato dallo scultore locale Francesco Jerace (autore per altro de L'Azione, celebre scultura del Vittoriano), è costituito da una statua in bronzo della vittoria alata recante una spada e la palma del martirio, su una colonna rostrata.
Due statue in in bronzo alla base rappresentano un antico guerriero bruzio con un vistoso scudo ed un fante armato su un cannone.

Musei e sedi espositive

Il Museo Nazionale della Magna Grecia.(gentile concessione)
Il Museo Nazionale della Magna Grecia.
(gentile concessione)
Museo Agrumario: La Macchina Calabrese per l'antica lavorazione del Bergamotto.
Museo Agrumario: La Macchina Calabrese per l'antica lavorazione del Bergamotto.
È considerato, dopo quello di Berlino, il più grande e importante museo che conserva i reperti della Magna Grecia. L'edificio del Piacentini è ricco di collezioni archeologiche con numerosissimi reperti provenienti dalle antiche città-stato nei siti della Calabria, Basilicata e Sicilia.
In attesa di completamento, la Pinacoteca è attualmente ospitata ai piani superiori del Museo Nazionale della Magna Grecia; comprende un considerevole numero di opere di maestri quali Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Cannizzaro, Giuseppe Benassai, Ignazio Lavagna Fieschi, Andrea Cefaly, Lionello Spada, due tavolette di Antonello da Messina (Abramo servito dagli angeli e San Girolamo penitente), frammenti architettonico-decorativi e sculture in marmo, oggetti di devozione privata e dipinti su tela e tavola, provenienti da raccolte private, collezioni civiche e statali, risalenti a un arco di tempo compreso tra il VII secolo ed il XIX secolo.
la più importante struttura per esposizioni temporanee della città che in accordo con la Biennale di Venezia ospita a più riprese sezioni dell'importante rassegna di arte moderna e contemporanea;
testimone dell'antica storia cittadina, ospita oggi numerose mostre d'arte;
nato negli anni '30 è una delle più importanti esposizioni d'oggetti d'arte in città, con una ricca collezione di elementi bizantini e normanni;
che svolge un'intensa attività divulgativa e didattica riguardante l'astronomia e le scienze a essa collegate;
ente che rivolge le sue azioni alla conservazione e valorizzazione degli strumenti musicali, la concertistica e la musicoterapia;
  • Museo dell'artigianato tessile della seta, costume e moda calabrese
illustra la storia dal periodo greco fino al 1948, oltre ai tessuti vi sono i macchinari utilizzati per la lavorazione e campioni di materia prima;
  • Museo di biologia e paleontologia marina
all'interno della collezione si segnalano fossili di profondità ed altri provenienti dalle colline, unici nell'area mediterranea;
  • Museo Agrumario
Situato all'interno della Stazione Sperimentale per l'industria delle Essenze e dei derivati Agrumari (SSEA), ospita diversi macchinari utilizzati per l'estrazione del succo e delle essenze dagli agrumi tra cui la Macchina da bergamotti "Gangeri", derivata dal modello di Macchina Calabrese inventato nel 1840 da Nicola Barillà. Inoltre il museo ospita una raccolta fotografica che illustra la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del gelsomino e la coltivazione del papavero da oppio;
  • Museo Diocesano della Cattedrale;
  • Museo del Presepio;
  • Museo Etnografico;
  • Piccolo Museo della Civiltà Contadina;

Biblioteche

Reggio e sede di numerose biblioteche tra cui:

  • Biblioteca dell'Archivio di Stato, nata contestualmente all'archivio è costituita da 7.701 volumi e opuscoli, 244 testate di periodici per un totale di 4037 annate, editi tra il XVIII e il XXI secolo, in parte ricevuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in parte ricevuti in omaggio. I testi conservati riguardano la storia politica, economica, sociale, culturale italiana e calabrese con particolare riferimento a Reggio e alla sua provincia. Sono inoltre qui conservate alcune biblioteche private:
    • Biblioteca Visalli, donata nel 1847;
    • Biblioteca Plutino, depositata nel 1986;
    • Biblioteca Foti, depositata nel 1993.
  • Biblioteca del Consiglio Regionale della Calabria, nata nel 1973, conta oggi oltre 35.000 volumi. L'accesso è consentito al pubblico, in particolar modo agli studenti universitari provenienti dalle facoltà di giurisprudenza, architettura ed ingegneria dell'Università Mediterranea per la preparazione di esami, esercitazioni, tesine, dissertazioni di laurea, con consultazione in sede, prestito e scambio interbibliotecario. La biblioteca è formata da tre sezioni: la sezione multidisciplinare dotata di 30.000 volumi, la sezione giuridica dotata di circa 2.000 volumi e banche dati su CD-ROM, la sezione dedicata alla Calabria con circa 3.000 volumi Tra i quali il più antico "Historia dé Svevi nel conquisto dé Regni di Napoli, e di Sicilia per l'Imperatore Enrico Sefto" di Don Carlo Calà, risale al XVII secolo.
  • Biblioteca comunale "Pietro De Nava", fondata nel 1818 è la più antica tra le biblioteche calabresi e custodisce copie risalenti al XIII secolo. Complessivamente il patrimonio bibliografico conta 115.000 opere, mentre quello emerografico 424 raccolte. La Biblioteca De Nava gestisce inoltre le altre biblioteche comunali dislocate in altrettanti quartieri della città:
  • Biblioteche dell'Università degli studi "Mediterranea"
    Tutte le facoltà universitarie di Reggio hanno realizzato nel tempo delle biblioteche, molto rilevanti sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Tra di esse spiccano per ampiezza Biblioteca della Facoltà di Architettura e Biblioteca della Facoltà di Agraria che hanno sede nel polo universitario di Feo di Vito; hanno preso parte alla realizzazione del Catalogo Collettivo dei Periodici delle Biblioteche di Reggio Calabria, coordinato e promosso dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, pubblicato nel 1999 in formato cartaceo ed elettronico:
    • La Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura
      istituita nel 1969 come biblioteca dell'Istituto Universitario Statale di Architettura, comprende opere di consultazione generale, urbanistica, tecnologia, progettazione architettonica, storia dell'arte, restauro, storia dell'architettura, sociologia, materie giuridiche e economiche, scienze, cultura generale; dispone inoltre di una sezione "Calabria"; è socia del Coordinamento Nazionale delle Biblioteche di Architettura (CNBA) ed è partner nel progetto dell'Assessorato Cultura Istruzione Beni Culturali della Regione Calabria per la costituzione del Sistema Bibliotecario Regionale – Polo di Reggio Calabria. Offre un Patrimonio di 30.000 monografie, 210 periodici correnti, 3.200 tesi di laurea.
    • La Biblioteca Centrale della Facoltà di Agraria
      nasce nel 1986 come centro autonomo, negli anni '90 con la costruzione del nuovo polo universitario dell'ateneo reggino viene trasferita presso la sede di Feo di Vito, permettendo applicare moderni e funzionali criteri di organizzazione. Dal 2000 è stata assorbita dal Centro di Gestione della Facoltà di Agraria; il patrimonio della biblioteca comprende circa 2.800 monografie, 150 periodici di cui 44 in corso, la raccolta delle tesi di laurea della facoltà a partire dal 1986.
offre un patrimo patrimonio librario di 18.400 volumi e 310 testate di periodici.

Intrattenimento

Parchi e giardini

Il Lungomare Falcomatà, polmone verde in riva al mare.
Il Lungomare Falcomatà, polmone verde in riva al mare.
  • Villa Comunale Umberto I
dove la vegetazione mediterranea convive con autentiche rarità provenienti da ogni parte della terra, fino a qualche anno fa ospitava un giardino zoologico.
un polmone di 25 Km di verde con gli imponenti alberi e le piante esotiche.
  • Parco Caserta
un grande spazio di verde che sorge sopra quella che fu la Fiera Agrumaria, al cui interno sorgono strutture sportive di rilievo.
  • Parco della Rotonda
sorge immediatamente sotto la Piazza Rotonda vicino il Santuario di San Paolo, ospita un teatro ed un grande spazio di verde attrezzato.
spazio verde nei pressi della vecchia Stazione Lido (oggi divenuta Museo dello Strumento Musicale), dove ogni due settimane, la domenica, si tiene un mercatino dell'antiquariato.
  • Villa Guarna
oggi chiusa al pubblico sorge nel quartiere di Sbarre.
  • Parco della Mondialità
nel quartiere di Gallico, ospita riproduzioni delle abitazioni tipiche di antiche civiltà.

Ricorrenze, feste e fiere

Per approfondire, vedi le voci Madonna della Consolazione e Notte Bianca.
L'immane "Vara" con l'effige della Madonna della Consolazione in processione.
L'immane "Vara" con l'effige della Madonna della Consolazione in processione.
è il patrono della città e viene festeggiato il 23 aprile;
  • Reggio Estate - Il più bel chilometro d'Estate (Estate Reggina)
rappresenta, nelle sue varie forme, un appuntamento fisso per i reggini. Il comune organizza, per tutta l'estate, una serie di eventi culturali e di spettacoli;
  • Reggio Calabria Film Fest - Retrospettiva sul cinema italiano
si tiene ogni anno tra giugno e luglio e nasce dall'idea di mettere a confronto il cinema italiano di ieri e di oggi, attraverso omaggi e retrospettive ad autori del passato e una vetrina sulle opere più recenti, con alcune anteprime. Durante il corso del festival che dura alcuni giorni viene attribuito il "Leopoldo Trieste Award-Città di Reggio Calabria" a due interpreti emergenti del cinema italiano.
nel mese di agosto, giunto alla VI edizione, è una rassegna etnico-musicale molto importante nel panorama del del meridione in cui, attraverso l'uso delle proprie lingue locali, innumerevoli artisti interpretano vicende, usi e abitudini della terra del Sud-Italia. Numerose sono infatti le partecipazioni tra cui quelle di "Enzo Avitabile e i Bottari", i "Folkabbestia", gli "Asteriskos" del "Womad" di Peter Gabriel.
  • Reggio Day
la manifestazione che si svolge a metà luglio, invita tutte le persone d'Italia che portano cognomi derivati da Reggio;
un evento di sport e cultura suggestivo che si svolge ogni anno a settembre per cinque giorni, tenendo vivo il ricordo della Magna Grecia e del viaggio di Ulisse, dove lo scambio culturale e il dialogo sono lo spirito principale della manifestazione a cui partecipano gli enti locali di tutta Italia;
  • Festa Madonna (Festa di Maria Santissima Madonna della Consolazione)
dal secondo sabato di settembre, per una settimana si festeggia in tutta la città celebrando l'effige della Madonna con una caratteristica processione dalla basilica dell'Eremo alla Cattedrale, festeggiando tra le caratteristiche bancarelle, i luna park allestiti per l'occasione e gli spettacoli;
alla fine dell'estate, mutuata dall'analoga festa parigina, costituisce una serie di spettacoli, intrattenimenti vari e visite gratuite ai musei, durante tutta una nottata.

Trasporti e mobilità urbana

Trasporto su strada

  1. Dorsale Ovest-Est E45 (PortogalloIraq);
  2. Dorsale Nord-Sud E90 (SveziaSicilia);

Trasporto su ferro

La nuova rete TAV.
La nuova rete TAV.

Reggio è tra i principali nodi del sistema ferroviario nazionale. Le principali stazioni ferroviarie sono:

  • Reggio Calabria Centrale, Piazza Garibaldi;
  • RC Lido, Piazza Indipendenza;
  • RC OMeCa, Viale Aldo Moro, zona industriale;
  • RC Mare, ammodernamento in corso della vecchia Stazione Marittima al porto;

Le altre stazioni ferroviarie sono:

  • RC Archi, nel quartiere di Archi/Pentimele;
  • RC Bocale, nel quartiere di Bocale;
  • RC Catona, nel quartiere di Catona;
  • RC Gallico, nel quartiere di Gallico;
  • RC Pellaro, nel quartiere di Pellaro;
  • RC Santa Caterina, nel quartiere di Santa Caterina;
  • RC San Gregorio, nel quartiere di San Gregorio;
  • è prevista inoltre a breve la realizzazione della nuova stazione RC Aeroporto.

Lavori in corso...

È in fase di progettazione la nuova ferrovia TAV ad alta velocità che prevede nella sua rete il nuovo tratto Reggio Calabria ↔ Napoli.
Progetto sul sito TAV S.p.A.

Trasporto marittimo

Una panoramica della città con il Porto
Una panoramica della città con il Porto

Il porto di Reggio, costituito da un bacino artificiale, collega la città con Malta, Isole Eolie e Messina.

Un tempo il porto naturale sorgeva alcuni chilometri più a sud vicino al promontorio di Punta Calamizzi. Luogo che ispirò a Tucidide la definizione di "acroterio d'Italia" con il suo protendersi verso la Sicilia, proteggeva una baia naturale che costituì l'antico porto di Reggio. Il promontorio si sarebbe inabissato per un terremoto nel 1562, privando la città per tre secoli del suo porto, sino alla costruzione, al termine del XIX secolo dell'attuale bacino artificiale.

L'area di Reggio è inoltre servita dal Porto di Gioia Tauro, il più grande porto commerciale del mediterraneo.

Dagli inizi del XX secolo, parte del traffico, specialmente automobilistico e ferroviario, da e per la Sicilia viene effettuatto dall'approdo di Villa San Giovanni con i traghetti di Bluvia e Caronte & Tourist.

Destinazioni dal porto di Reggio Calabria:

Trasporto aereo

Per approfondire, vedi la voce Aeroporto di Reggio Calabria.

La città è servita dall'Aeroporto di Reggio Calabria "Tito Minniti" (Aeroporto dello Stretto) (coordinate geografiche 38°04′ N 15°39′ E), che serve anche la provincia di Messina, situato a sud a circa quattro chilometri dal centro cittadino. Il codice ICAO è LICR codice IATA è REG. L'aeroporto dispone di due piste, la pista principale è la 15/33, la pista secondaria è la 11/29.
I collegamenti di linea sono effettuati da e per:

  • disponibile a richiesta un collegamento con le Isole Eolie con elicottero AS-350.

Trasporti pubblici urbani e metropolitani

Per approfondire, vedi la voce A.T.A.M..

Il servizio di trasporti pubblici per l'area urbana ed extraurbana è gestito principalmente dalla rete ATAM di autobus.

Fermate del sistema integrato Trebus.
Fermate del sistema integrato Trebus.

Il trasporto metropolitano reggino è oggi molto funzionale e ben organizzato grazie al Trebus. Il Trebus, nasce da una convenzione tra l'ATAM e la Trenitalia, e si concretizza in un sistema di integrazione tariffaria che va incontro non solo alle esigenze dei cittadini residenti in città ma anche dei viaggiatori che quotidianamente giungono a Reggio dalla provincia in treno o in autobus e che poi hanno bisogno di spostarsi nell'area metropolitana. Sostanzialmente il Trebus permette di utilizare un unico biglietto a tempo, che può essere usato su tutti i mezzi delle aziende su citate all'interno dell'area metropolitana.

La forte presenza di autoveicoli negli ultimi decenni ha portato ad una regolamentazione del traffico con l'istituzione dei parcheggi a pagamento nella zona del centro storico dalle 7.30 alle 19.30 di tutti i giorni feriali.

La situazione del traffico reggino è comunque difficile per molte cause, come ad esempio:

  • l'assenza della rete di trasporto pubblico su ferro (dovuta alla difficoltà di realizzazione di metropolitane per la presenza di zone sismiche nel territorio) e, secondo alcuni, anche per decenni di mancanza di investimenti nel trasporto pubblico;
  • l'altissima densità di automobili, nella città è registrato un gran numero di veicoli circolanti che comporta problemi di parcheggi;
  • la strutturazione di alcuni quartieri basati sull'edilizia abusiva formati tra gli anni '70 e anni '80, con urbanistica e conseguente sistema viario inadeguati in alcune zone;
  • l'assenza di sufficienti direttrici interne (sebbene si stia cercando di aprire nuove strade di scorrimento lungo gli argini dei torrenti che attraversano la città).

Lavori in corso...

  • È in corso di attuazione il progetto della metropolitana di superficie "Melito - Reggio - Villa" della RFI, che permetterà di collegare il centro storico con la periferia ed i comuni limitrofi dell'hinterland lungo l'asse costiero. Il servizio verrà inaugurato nel 2007.
  • È in corso di realizzazione un sistema di scale mobili che collegherà la zona costiera con quella collinare della città. I lavori interesseranno la via Giudecca che verrà dotata di 6 tapis-roulant e un impianto ascensore che collegherà la città bassa con quella alta. I lavori sono stati consegnati il 29 luglio 2006 e l'intervento è parte integrante del progetto per la realizzazione della metropolitana.

Enti e istituzioni

Tra le istituzioni di cui Reggio è sede vi sono:

  • Soprintendenza Archeologica della Calabria
  • Soprintendenza Archivistica della Calabria
  • Corte d'Appello di Reggio Calabria, che comprende:
    • Tribunale di Reggio Calabria;
    • Tribunale di Locri;
    • Tribunale di Palmi;
  • Scuola allievi ufficiali dei Carabinieri, autonoma dal 2005, con 1.200 giovani costituisce la struttura di questo tipo più grande d'Italia;
  • Mediateca Regionale della Calabria.

Ospedali

  • Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli", che comprende:
    • Ospedali Riuniti, (Ospedale "Michele Bianchi" e Ospedale "Giuseppe Melacrino");
    • Ospedale "Eugenio Morelli";
  • Policlinico "Madonna della Consolazione";
  • Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d'Italia;
  • Villa Aurora;
  • Villa Sant'Anna.

Amministrazione, suddivisioni e quartieri

Amministrazione comunale

Per approfondire, vedi la voce Sindaci di Reggio.

Sindaco: Giuseppe Scopelliti dal 1 giugno 2002, partito: Alleanza Nazionale
Assessori: Giovanni Rizzica, Giuseppe Adornato, Giuseppe Agliano, Amedeo Canale, Antonio Caridi, Candeloro Imbalzano, Giuseppe Martorano, Graziano Melandri, Clotilde Minasi, Giuseppe Raffa, Michele Raso, Francesco Sarica, Fabrizio Veneziano, Pasquale Zito.
Centralino del comune: 0965 362111
Email del comune: urp@comune.reggio-calabria.it

Classificazione climatica: zona B

Quartieri e circoscrizioni municipali

Per approfondire, vedi la voce Quartieri e rioni di Reggio.
Suddivisione del territorio comunale di Reggio
Suddivisione del territorio comunale di Reggio

I 33 quartieri di Reggio sono ripartiti in 15 circoscrizioni comunali:

  1. Centro Storico
  2. Pineta Zerbi - Tre Mulini - Eremo
  3. Santa Caterina - San Brunello - Vito
  4. Trabocchetto - Condera - Spirito Santo
  5. Rione Ferrovieri - Stadio - Gebbione
  6. Sbarre
  7. San Giorgio - Modena - San Sperato
  8. Catona - Salìce - Rosalì - Villa San Giuseppe
  9. Gallico - Sambatello
  10. Archi
  11. Ortì - Podàrgoni - Terreti
  12. Cannavò - Mosorrofa - Cataforìo
  13. Ravagnese
  14. Gallina
  15. Pellaro

Città gemellate

Galleria fotografica

Reggini illustri

Per approfondire, vedi la voce Personalità legate a Reggio.
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«Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d'Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, dove ho cominciato a respirare l'arte della Magna Grecia.»
(Gianni Versace, febbraio 1992)

Sono numerose e varie le persone che a Reggio sono nate o comunque hanno operato o hanno stabilito dei saldi rapporti con la città e il suo nome. L'elenco, la descrizione o i collegamenti dei reggini celebri è utile per la comprensione del ruolo di Reggio nel bene, nel male e nel mito.

Filosofi pitagorici

Per approfondire, vedi la voce Scuola pitagorica reggina.
La scuola pitagorica di Rhegion
Il movimento pitagorico, oltre che filosofico fu anche un movimento politico che appoggiava i governi aristocratici.
Per questo quando cominciò ad affermarsi la corrente democratica, i pitagorici furono cacciati da Crotone e si spostarono nelle altre poleis greche.

A Reggio, finita l'era del tiranno Anassila, il potere politico della città passò nelle mani dell'"aristocrazia calcidese", che nel 455 a.C. ospitò gli esuli pitagorici favorendo la nascita di una "Scuola pitagorica reggina".

Questo portò la città di Reggio a primeggiare tra tutte le altre poleis della Magna Grecia, in tutte le arti e le scienze.

  • Pitone, vissuto al tempo del tiranno siracusano Dionigi;
  • Ippone, accusato di ateismo da Aristotele;
  • Ippi (Hyppis), oratore, poeta e primo storico dell'occidente greco, autore di una storia sulla Sicilia, di un trattato sulle origini italiche e di tre libri di dicerie oziose;
  • Astilo, autore di precetti morali.

Sono inoltre nativi di Reggio i seguenti pitagorici della scuola di Pitagora:

  • Aristide;
  • Demostene;
  • Aristocrate;
  • Fitio;
  • Elicaone;
  • Mnesibulo;
  • Ipparchide;
  • Eutosione;
  • Euticle;
  • Opsimo;
  • Calaide;
  • Selinuntio.

Artisti

Classici:

A Reggio nacque una scuola di scultura che ebbe tra le sue fila uno dei massimi esponenti del dopo Fidia. Ecco gli scultori:

discepolo di Eurichio di Corinto, fu il fondatore della scuola. Le sue opere erano così note ed apprezzate da essere ospitate anche nei più impoltanti templi della Grecia. Pausania gli attribuisce una statua in bronzo, rappresentante "Zeus Hypatos", conservata nel tempio di "Atena Calcica" a Sparta. La particolarità di quest'opera consiste nel fatto che la statua non è fusa in un unico pezzo, ma costituita da tanti pezzi in bronzo inchiodati fra loro, tecnica di lavorazione tanto arcaica da far affermare allo stesso Pausania che la statua di Clearco fosse la più antica opera realizzata in bronzo, la stessa tecnica era usata da Learco;
discepolo di Clearco, è annoverato tra i cinque maggiori scultori ellenici del dopo Fidia. Realizzò molte opere in tante polis da Atene a Siracusa e fu il primo a considerare le proporzioni delle statue. Scolpì moltissime statue di atleti ed eroi, il bronzo di zeus toro che trasporta Europa, la testa di Perseo conservata al British Museum di Londra, e la statua dell'auriga di Delfi, commissionata da Anassila;

Moderni:

pittore e scultore, teorico e principale esponente del movimento futurista. Fu infatti autore del primo "manifesto tecnico della pittura futurista" e del "manifesto tecnico della scultura futurista". Tra le opere più celebri, in pittura "La città che sale" del 1910, in scultura "Forme uniche nella continuità dello spazio" del 1913, una delle sculture più famose del '900, che compare anche nelle tasche di 300 milioni di europei sulla faccia della moneta da 20 Eurocent.
abile disegnatore, pittore paesaggista amico di Alfonso Frangipane, rappresentò nel 1869 il governo italiano all'inaugurazione del Canale di Suez, viaggio che gli consentì la realizzazione di diversi dipinti di soggetto orientale, esposti all'Accademia di Firenze. Fu anche scrittore, e ottenne una collaborazione a "La Nazione" di Firenze. Nel 1877 fu nominato professore onorario dell'Istituto di Belle Arti di Napoli.
considerato il più importante pittore verista del '900 calabrese.
  • Domenico Bonfa (1912), pittore;
  • Enzo Benedetto (1905), pittore;
  • Alberto Bonfa (1910), pittore;
  • Francesco Jerace (1853), scultore;
autore delle statue di San Pietro e di Santo Stefano che adornano la scalinata del Duomo di Reggio.
  • Saverio Gatto (1877), scultore.

Poeti, scrittori, letterati e teologi

Classici:

fu il più grande dei lirici reggini, i suoi versi furono tenuti in così tanta considerazione da essere oggetto di studio da parte dei giovani. Visse, nella prima metà del V secolo a.C. e sembra avere scritto 60 libri in versi, in lingua dorica. Il contenuto della lirica di Ibico è essenzialmente erotico tanto da essere accusato corruttore della gioventù. Cantò la dea Diana, venerata a Reggio, e fu inventore di uno strumento musicale di forma triangolare chiamato ibicino;
  • Teagene
nato tra il 529 a.C. e il 522 a.C., fu il primo esegeta dell'Odissea e il primo critico letterario in assoluto. Teagene curò il testo di Omero e ne diede un'interpretazione razionalistica e assolutamente nuova, assimilando gli dei alle forze della natura. Franco Mosino noto grecista reggino, cogliendo singolari coincidenze come la contemporaneità tra l'Odissea e la fondazione di Reggio, la presenza a Reggio di Teagene, primo esegeta dell'Odissea e le incongruenze che fanno credere all'opera di due diversi autori di Iliade e Odissea, arriva ad affermare che l'Odissea non sarebbe altro che il romanzo delle avventure lungo lo Stretto dei Calcidesi che fondarono Reggio;
  • Glauco
di lui si conosce l'opera "Intorno agli antichi musici e poeti", di cui purtroppo conserviamo solo pochi frammenti;
fu amico di Alessandro Magno, delle sue opere non ci sono giunti frammenti, viene ricordato come autore di ditirambi, di un commento al poema di Esiodo e di biografie dello stesso.

Bizantini:

Moderni:

  • Arturo Cafarelli, poeta dialettale.
  • Enzo Misefari, scrittore, storico e saggista.

Musicisti e cantanti

celebre compositore al quale sono intitolati il Teatro Comunale ed il Conservatorio di Musica;

Personaggi della moda e dello spettacolo

uno dei più grandi nomi della moda italiana nel mondo. Si impegnò a collegare la moda elegante a quella sportiva, quella maschile alla femminile, dando vita ad uno stile ed un "vestire italiano" che ha dato successo all'italianità nel mondo;
  • Robertina Manganaro, stilista transessuale;
  • Luciano Rispoli, giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico, ex dirigente RAI;
  • Sabina Stilo, showgirl;
  • Agostino Saccà, ex direttore generale della RAI ed attuale direttore di RAI-Fiction.
  • Alma Manera, soprano, artista TV

Scienziati

  • Francesco Contarino, matematico, elaborò un metodo per determinare la latitudine indipendentemente da piccoli errori nelle declinazioni delle stelle utilizzate.

Politici, economisti e patrioti

  • Tito Minniti, tenente dell'aviazione italiana e medaglia d'oro al valor militare;
  • Nicola Calipari, dirigente dei servizi segreti e medaglia d'oro al valor militare;
  • Tommaso Gulli, capitano di Corvetta, mrdsglia d'oro al valor militare;
  • Antonio Panella, tenente di fanteria, medaglia d'oro al valor militare;
  • Francesco Campolo,maggiore di fanteria, medaglia d'oro al valor militare:
  • Fortunato Caccamo, carabiniere, medaglia d'oro al valor militare;
  • Domenico Pennestrì, tenente colonnello di fanteria. medaglia d'oro al valor militare;
  • Rocco Polimeni, tenente del 20° Reggimento Fanteria, medaglia d'oro al valor militare;
  • Malgeri Giovanni, capitano Pilota, medaglia d'argento al valor militare;
  • Baccellieri Vincenzo, capitano dei Bersaglieri, proposto medaglia d'argento al valor militare;

Santi e beati

  • San Fantino il Giovane (927 - 1000), monaco;
  • Beato Camillo Costanzo (1572 - 1622), gesuita, martire;
  • Serva di Dio Rosella Staltari (1951 - 1974), religiosa;
  • Servo di Dio Tommaso Ruffo (Giacomo Ruffo, 1618 - 1691), arcivescovo.

Altri

Sport

Principali impianti sportivi

Calcio

La principale squadra di calcio è la Reggina Calcio che dal 1999 milita in Serie A (salvo che nel campionato 2001/2002); la squadra gioca nello Stadio Oreste Granillo dalla capienza di 28.000 spettatori.

La squadra cittadina di calcio a 5 è la Reggio Calcio a 5 che gioca in serie A e si è classificata al 6° posto nella recente stagione 2005/2006.

Pallacanestro

La Viola Reggio Calabria, quest'anno retrocessa al campionato di Lega2, ha portato la città a primeggiare nel recente passato disputando negli anni '80-'90 alcuni play-off e andando vicina allo scudetto.

Pallavolo

Pallavolo Femminile:

A Reggio vi sono tre squadre di pallavolo femminile, delle quali una ha primeggiato nel recente passato:

Nel 2004 si è svolto a Reggio il World Grand Prix di pallavolo femminile dove la nazionale italiana si è classificata seconda.

Quest'anno si svolgerà a Reggio l'edizione 2006 del World Grand Prix di pallavolo femminile.

Pallavolo Maschile:

  • Jonicagrumi (oggi Luck A.S. Volley), gloriosa squadra che negli anni '80 giocava in serie A, milita oggi in serie D.
  • A.S. Mymamy, squadra di recente formazione, vincitrice del campionato provinciale 2005-2006, milita oggi nel campionato regionale di serie D.

Rugby

Nelle fila della Caronte Rugby Reggio hanno militato ottimi giocatori i quali hanno introdotto una tradizione rugbystica che ha lasciato una buona scuola tecnica alle future generazioni:

Hockey

La città è rappresentata nella massima serie da:

  • Hockey Rhegium Reggio Calabria, che gioca in serie A1.

Baseball

La città è rappresentata da:

  • San Giorgio Baseball, che dopo tre anni giocati nel campionato di serie B milita oggi in serie C1.

Ciclismo

Reggio è stata più volte tappa del Giro d'Italia:

Olimpiadi

Il 27 dicembre 2005 Reggio è stata tappa del viaggio della Fiaccola olimpica per le olimpiadi invernali di Torino 2006.

Problemi della città

Criminalità e 'ndrangheta

Per approfondire, vedi la voce 'ndrangheta.
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«una setta che nulla teme»
(denuncia anonima del 1888 inviata a Francesco Paternostro, prefetto di Reggio.)
Diminuzione del numero di
omicidi in provincia dopo
la pace mafiosa del 1991:
anno complessivi per mafia
1990 198 141
1991 168 165
1992 75 56
1993 68 43
1994 66 24
1995 59 13
1996 57 12
1997 59 19
1998 48 15
1999 36 13
2000 3 1
2001 0 0

La 'ndrangheta è il fattore principale che per quanto riguarda la criminalità ha reso Reggio (e la Calabria) tristemente famosa, una piaga che ne ha diminuito per decenni il valore agli occhi dell'impiego e del turismo, tra le prime vittime di questo fenomeno.

La derivazione diretta dal termine greco andragathía, (ανδραγαθια) vuol dire "virilità", "coraggio", nel senso di "associazione di uomini valenti"; o secondo un'altra etimologia deriverebbere dal toponimo "Andragathia Regio", che in età moderna designava un'ampia zona comprendente Calabria e Basilicata. Nata dunque a metà dell'Ottocento, la 'ndrangheta si afferma nei successivi 50 anni grazie alla scarsa presenza nel territorio delle autorità e si impone in tutta la regione.

La mancanza di una "cupola", una struttura capace di governo unitario capace di regolare i conflitti, ha causato una lunga serie di faide e guerre tra le 'ndrine (famiglie 'ndranghetiste). Nella seconda metà degli anni ottanta le strade di Reggio furono insanguinate da una guerra di 'ndrangheta tra le famiglie che facevano capo ai due boss Paolo De Stefano e Antonino Imerti. Proprio in quel periodo avvenivano le segretissime "riunioni di Polsi", vani tentativi di creare un'autorità mafiosa che potesse bloccare la sanguinosa guerra cominciata nel 1985, conclusasi poi grazie alla mediazione dei boss di Cosa nostra solo nel 1991. La confessione di Filippo Barreca (già legato ai servizi segreti) descrive infatti l'opera di mediazione svolta da Paolo Romeo, e l'accordo tra i De Stefano e gli Imerti.

Gli effetti della "pace" tra le cosche furono di lunga durata e ben visibili ancora oggi. Prima conferma di questo fu una considerevole, netta e costante diminuzione degli omicidi mafiosi in provincia di Reggio. I dati forniti dal prefetto di Reggio per il periodo 1990-2001 sono particolarmente significativi (vedi tabella a lato).

Quello che però appare evidente è che alzune zone della città e della sua provincia continuano ad essere controllate da famiglie 'ndranghetiste che spesso rendono impossibile lo sviluppo economico attraverso il racket o il controllo diretto delle imprese.

Dopo la cosiddetta "pace mafiosa", nei primi anni '90 si venne a creare una struttura di comando che faceva da unione tra le maggiori 'ndrine calabresi. Ciò era simile, anche se non uguale, alla Commissione di Cosa nostra, che si riunisce solo per decidere in merito a questioni particolarmente importanti. Questa pseudo-organizzazione impegna tutte le 'ndrine al rispetto di tali decisioni lasciandole nel contempo libere ed autonome per ciò che riguarda il resto delle attività mafiose. In questo modo la 'ndrangheta ha superato una storica mancanza di direzione unitaria riuscendo a garantire sia un certo controllo delle questioni più importanti, sia un ampio margine di autonomia alle singole 'ndrine, caratteristica tipica della plurisecolare mafia calabrese.

Curiosità su Reggio Calabria

Reggio al centro del Mediterraneo
Reggio al centro del Mediterraneo
  • Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie culture hanno sempre arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini. Anche per questo motivo l'amministrazione comunale ha scelto come slogan della città "Reggio Calabria, Città del Mediterraneo".
  • Reggio viene tradizionalmente chiamata "Città della Fata Morgana" perché qui si manifesta il raro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri rendendo possibile distinguere molto bene case, auto e persone.
  • Reggio detiene un singolare primato in materia di pubblicazioni, proprio in città fu stampata la prima edizione ebraica della Bibbia. Nell'anno 1475 (agli albori della stampa) vi era un fiorente ghetto ebraico nell'attuale zona intorno alla via Giudecca, in cui fervevano laboratori artigianali e molteplici attività commerciali, presso una delle prime stamperie della storia con sede nella Giudecca di Reggio, fu infatti stampata il 5 febbraio 1475 la prima versione ebraica della Bibbia secondo quanto riportato sulla "Storia di Reggio Calabria", di Domenico Spanò Bolani e quanto riportato dallo storico Vito Capialbi che così scriveva nelle sue "Memorie delle Tipografie Calabresi":
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«In quest'antica e illustre città di Reggio posta all'estrema punta d'Italia di rimpetto alla Sicilia, vide la sua luce la prima edizione ebraica della Bibbia nel mese di Adar dell'anno 5235 della creazione del mondo, vale a dire tra il febbraio e il marzo dell'era cristiana anno 1475.
Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco, del quale niun'altra notizia mi é riuscito di raccogliere. E sebbene nell'istesso anno si fosse stampato in Pieve di Sacco, terra nel Padovano, il Rabbi Jacobi Ben Ascer Arba Jurim, ch'é la più antica delle altre edizioni ebraiche conosciute, pure dessa trovandosi impressa colla data del mese Jamuz, per quattro mesi posteriore devesi riputare.»
(Vito Capialbi, Memorie delle Tipografie Calabresi, 1835)
La copia anastatica del Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco è visionabile presso la Biblioteca comunale "Pietro De Nava". (Jewish Encyclopedia per approfondimenti)
Le ceramiche calcidesi di Reggio

Alcune delle ceramiche calcidesi provenienti da Reggio, custodite presso il museo del Louvre di Parigi.

  • In epoca greca Reggio fu il maggiore centro di produzione della "ceramica calcidese", affermandosi come la concorrente più prestigiosa e agguerrita della "ceramica ateniese" nel bacino del Mediterraneo. Tra i tanti, alcuni esemplari sono oggi custoditi al Museo del Louvre di Parigi.
  • I territori oggi occupati da Reggio furono i primi ad essere denominati "Italia", nome con cui gli autori greci e latini indicavano la parte più meridionale della penisola del Brutium, la zona di Reggio infatti era anticamente abitata da un gruppo di Siculi che non varcarono lo Stretto, chiamati Itali dal nome del loro Re Italo. Erodoto, Dionigi di Alicarnasso, Tucidide e Virgilio tramandano che il nome fu esteso ad indicare i connazionali della Magna Grecia, che venivano dunque detti Italiótai, quindi fino all'inizio del V secolo a.C., con il nome "Italia" si indicò l'attuale Calabria, poi tutta la parte meridionale del Paese, e dal 49 a.C. anche le regioni settentrionali della penisola.
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«Un piede è posto al fin sulle ridenti sponde di Reggio e di novella gloria ornar la fronte gli argonauti invano spesseggian folti incrociatori e invano oste nemica numerosa, il dito di Dio conduce la tirannicida falange e oste e baluardi e troni son rovesciati nella polvee e riede sulle ruine del delitto il santo dell'uom diritto e libertade, e il cielo alla redente umanità sorride.»
(Giuseppe Garibaldi)

Riferimenti letterari e cinematografici

Illustrazione ottocentesca che mostra Reggio, il Castello aragonese, il vulcano Etna e la tipica vegetazione costituita da agave, fichi d'India, palme e agrumi.
Illustrazione ottocentesca che mostra Reggio, il Castello aragonese, il vulcano Etna e la tipica vegetazione costituita da agave, fichi d'India, palme e agrumi.

Numerosi scrittori, poeti e registi di film e documentari hanno ambientato le loro opere o parte di esse a Reggio, tra i titoli più significativi si citano i seguenti:

Letteratura

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«Laddove l'Apsias, il piu' sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città; il Dio ti concede la terra ausone.»
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«Reggio, acroterio d'Italia.»
  • Nella canzone di gesta normanna La Chanson D'Aspremont (Canzone d'Aspromonte) (1190), si narrano le gesta del giovane Rolando durante la sua giovinezza tra Reggio (in quel periodo chiamata "Risa") e i luoghi dell'Aspromonte.
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«e quel corno d'Ausonia che s'imborga di Bari, di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga»
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«Si può dire che i dintorni di Reggio, così come le strade che l'attraversano, formano un giardino continuo, e uno dei più deliziosi»
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«Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possono trovare sulla terra.»
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«Reggio è una delle città che si staccano da quante se ne vedono nelle lunghe traversate dalle Alpi allo Jonio per formare un tipo, un carattere, un popolo a parte.»
  • Giovanni Pascoli - in "Un poeta di lingua morta" nella raccolta "Pensieri e discorsi" (1914), ricordando il latinista reggino Diego Vitrioli, descrive così il mare di Reggio:
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«Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le città morte.
Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, imagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell'aurora, sotto le porpore iridescenti dell'occaso, è appiattata, dicono, la morte; non quella, per dir così, che coglie dalle piante umane ora il fiore ora il frutto, lasciando i rami liberi di fiorire ancora e di fruttare; ma quella che secca le piante stesse; non quella che pota, ma quella che sradica; non quella che lascia dietro sè lacrime, ma quella cui segue l'oblio. Tale potenza nascosta donde s'irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l'orma nel cielo, come l'eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia.»
(Un monumento sul lungomare Falcomatà riporta questi versi.)
  • Salvatore Quasimodo - Acque e terre (1927), nella raccolta di poesie scritte durante il periodo in cui visse e lavorò a Reggio il poeta decantò la natura del luogo.
  • Corrado Alvaro - Gente in Aspromonte (1930), in cui lo scrittore descrive minuziosamente il costume della provincia reggina.

Cinema

  • Tra Scilla e Cariddi (1998) di Demetrio Casile;
  • I fetentoni (1999) di Alessandro Di Robilant;
  • Un ragazzo di Calabria (1987) di Luigi Comencini;
  • Gente di mare (2005) serie TV;
  • L'uomo che sognava con le aquile (2006) serie TV.

Bibliografia


Voci correlate

Simboli di Reggio

Trasporti

Altro

Altri progetti

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Istruzione

Turismo

Cultura

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