Zena (torrente)
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Lo Zena è un torrente che nasce nelle colline a nord del crinale situato fra Loiano (BO) e la sua frazione Quinzano. Esistono due sorgenti: quella del braccio occidentale è alle pendici del monte Bastia (792 m.s.l.m.) e quella del braccio orientale è vicino a Quinzano. Quest'ultimo ramo, il principale per lunghezza e portata d'acqua, presso Quinzano, forma una bella cascata alta 30 m precipitando in una gola boscosa. I due bracci si congiungono a nord verso Bologna in località Fornace di Zena (Pianoro). Il corso d'acqua s'immette poi nel torrente Idice dopo circa 40 Km a San Lazzaro di Savena, in località Pizzocalvo. Il suo andamento è assai tortuoso, al punto che lo sviluppo del corso è una decina di chilometri più lungo di quello della valle.
La Val di Zena è percorsa da una strada fondovalle composta per i primi chilometri dalla S.P. 16 Val di Zena e poi da strade comunali dei comuni di Pianoro e Monterenzio che si inerpicano nell'abitato di Quinzano (frazione di Loiano).
Nel suo piccolo bacino idrografico riceve acqua da piccoli corsi, quali il rio di Gnazzano, rio di Laurenzano, rio dei Cani, rio di Barbarolo, rio di Caldarano, rio di Bianchini ed il rio dei Vinchi. Il regime idraulico è tipico dei torrenti della fascia emiliana e le portate oscillano da massimi di 15 mc/sec nelle piene ordinarie, a morbide dell'ordine di 2 mc/sec in primavera, a portate medie annue di meno di 1 mc/sec, ma, normalmente, per un paio di mesi in estate, resta completamente asciutto.
La zona (sia la valle, sia l'intero bacino), col suo aspetto bucolico che alterna dolci colline a prati e boschi e qualche calanco, valli e vallecole, casolari sparsi, affioramenti rocciosi e numerosi ruscelli, ha una natura quasi incontaminata, data la pressoché totale assenza d'attività produttive e la modestia degli insediamenti residenziali, ed è di notevolissimo interesse naturalistico e storico. Vi sono importantissimi ritrovamenti etruschi e celtici presso il sito archeologico di Monte Bibele. Vi ha sede il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa ed è costeggiata dal Contrafforte pliocenico, mentre nella parte terminale, la valle della Zena taglia la Vena del Gesso . Circa 2 Km a monte della confluenza nel torrente Idice, poco dopo l'ingresso nel territorio comunale di San Lazzaro di Savena, presso la sponda sinistra della Zena, è situata la celeberrima Grotta del Farneto, nella quale furono rinvenute importanti testimonianze della presenza umana risalente al periodo neolitico.