Albugnano
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Albugnano | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Piemonte | ||
Provincia: | Asti | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 549 m s.l.m. | ||
Superficie: | 9,47 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 52,27 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Aramengo, Berzano di San Pietro, Castelnuovo Don Bosco, Moncucco Torinese, Passerano Marmorito, Pino d'Asti | ||
CAP: | 14020 | ||
Pref. tel: | 011 | ||
Codice ISTAT: | 5002 | ||
Codice catasto: | A173 | ||
Nome abitanti: | albugnanesi | ||
Santo patrono: | Natività della Beata Vergine Maria | ||
Giorno festivo: | 8 settembre | ||
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Indice |
[modifica] Il paese
Albugnano (in piemontese Albugnan) è un comune di 495 abitanti della provincia di Asti. Situato nel basso Monferrato, a 549 metri di altezza sul livello del mare, si sviluppa su di una superficie di 950 ettari dominando con le sue belle case padronali settecentesche gran parte di quest'area viticola.. Viene definito il balcone del Monferrato sia per la sua altitudine sia per lo stupendo panorama che offre, dal quale si possono ammirare verdi boschi e vigneti, innumerevoli paesi e villaggi non essendo la vista limitata che dalla catena montuose all'orizzonte, che spaziano dalle Alpi Marittime fino alle Alpi Cozie
[modifica] Origini e Storia
In seguito a ritrovamenti archeologici, risulta che queste terre erano già abitate ai tempi della dominazione romana, forse dai patrizi di quel grande impero, abitanti della Augusta Taurinorum, che avevano su questi colli le loro ville. Infatti Albugnano in latino Albunianum prende il nome da un romano, Albonius, che vi abitò. Lo scudo rosso con i tre gigli dorati, stemma del paese è presente anche nel trittico sull'altare di Vezzolano, dove è presente la statua di Carlo VIII di Francia. Lo scudo rosso era l'arma dei Monferrato protettori di Vezzolano, mentre i tre gigli dorati furono concessi in dono da Carlo VIII quale riconoscimento per l'ospitalità ricevuta. Nel suo viaggio in Italia Carlo VIII fu accolto a Torino, Chieri ed Asti dove dovette fermarsi alcuni mesi per malattia, per proseguire poi per Pavia. Carlo VIII ritornò a Chieri nel 1495, ospite del Solaro. Secondo la tradizione, in questa occasione visitò Vezzolano e concesse i tre gigli per le cure del canonico cerusico erborista di Vezzolano che l'aveva guarito durante il precedente soggiorno ad Asti. In seguito divenne feudo dei canonici di Vezzolano fino al 1800, anno in cui l'ente venne soppresso dal governo napoleonico.
[modifica] Punti di Interesse
Nel punto più alto del paese, sorge il piazzale della Torre, oggi Belvedere Motta, così chiamato per la presenza di una torre che anticamente apparteneva al castello espugnato nel 1401 dai mercenari guasconi, al servizio del Principe d'Acaia, i quali procedettero al suo definitivo smantellamento; ciò che ancora rimaneva della torre nel 1861 fu definitivamente distrutto. Su questo piazzale è anche presente il celebre olmo del ciabattino, caro a Don Bosco e ai suoi ragazzi;
La chiesa Parrocchiale di San Giacomo, costruita a partire dal XV secolo, oggi con facciata ottocentesca; conserva tele di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e un paliotto in scagliola dei Solari;
Nel recinto del cimitero si trova l'antica chiesa romanica di San Pietro, eretta alla fine del XI secolo, con l'abside quasi intatta;
La Canonica di Santa Maria di Vezzolano, altissimo esempio dell'arte romanico-gotica, fondata secondo l'atto il 27 febbraio 1095 è posta in una verde e fresca conca coltivata e presenta uno stile architettonico fondato sulla bicromia di fasce alternate di mattoni e pietra arenaria. La facciata presenta statue e medaglioni di ceramica policroma. All'interno, la navata centrale è tagliata dall'abside, riccamente decorato di bassorilievi policromi; il chiostro conserva affreschi di particolare pregio che rappresentano uno dei più interessanti cicli pittorici del Trecento piemontese.
[modifica] Bibliografia
E. MARCHISIO, Vezzolano e Albugnano, Appunti di storia e leggenda. Buttigliera d'Asti 1988 D. OLIVIERI, Dizionario di Toponomastica piemontese, Brescia 1965
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti