Alouatta
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Scimmia Urlatrice | ||||||||||||
![]() Alouatta caraya |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||
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Specie | ||||||||||||
Alouatta coibensis |
Al genere Alouatta appartengono 6 specie di scimmie della famiglia dei Cebidae del continente americano, note in italiano come scimmie urlatrici. Non ancora chiara la collocazione delle sottospecie: per esempio Alouatta sara della Bolivia è considerata sottospecie di Alouatta seniculus, così come Alouatta macconnelli.
Si tratta di uno dei primati più grandi del continente dopo il genere Homo, Brachyteles e Ateles, raggiungendo un peso nei maschi anche superiore agli 11 kg.
Due specie sono centroamericane. Le altre 4 sono sudamericane. Brasile ha il maggior numero di specie (4). 2 specie si trovano in Bolivia, Colombia, Messico e Guatemala.
Si tratta di scimmie arboricole di abito diurno. Il gruppo familiare può essere numeroso e contenere fino a una decina di individui. Il suono emesso dalla scimmie urlatrici, grazie ad uno speciale osso che funge da cassa vocale di risonanza, può essere ascoltato a grande distanza ed è emesso principalmente all'alba, al tramonto o prima dei temporali. Se emesso in gruppo si considera uno dei suoni più potenti udibili in natura.
La specie Alouatta caraya, del Brasile, Bolivia, Paraguay e nord dell'Argentina, è considerato uno dei pochi casi di evidente dimorfismo sessuale tra i primati (il maschio è uniformemente nero mentre la femmina e di un colore giallo opaco).
Date le dimensioni le scimmie urlatrici del genere Alouatta sono preda frequente di cacciatori. Per la distruzione degli habitat naturali e la pressione venatoria, le scimmie urlatrici sono considerate vulnerabili ed incluse nell'appendice II del CITES, che ne proibisce il commercio mondiale senza previa autorizzazione delle autorità competenti.