Apollosa
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 460 m s.l.m. | ||
Superficie: | 20 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 138 ab./km² | ||
Frazioni: | San Giovanni, Cancellonica, Epitaffio, Fornillo, Monte Mauro, Tufariello. | ||
Comuni contigui: | Benevento, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Ceppaloni, Montesarchio, San Leucio del Sannio | ||
CAP: | 82030 | ||
Pref. tel: | 0824 | ||
Codice ISTAT: | 062004 | ||
Codice catasto: | A330 | ||
Nome abitanti: | apollosani | ||
Santo patrono: | S. Anna | ||
Giorno festivo: | 26 luglio | ||
Sito istituzionale | |||
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Apollosa è un comune di 2.750 abitanti della provincia di Benevento, situato in zona collinare, a circa 10 km dal capoluogo, sulla via che conduce nella valle Caudina.
Indice |
[modifica] Storia
Nacque forse in epoca romana lungo la via Appia. Secondo lo storico Meomartini[1] la forma originale del nome fu Pelasia o Lapelusia.
L'abitato sorse sulla cima di una piccola collina che dominava la via (in località "Terravecchia", dove prima della prima guerra mondiale si trovavano un mulino, la "Taverna del Passo" e una cappella dedicata a san Domenico. L'iscrizione di Turpilio del VI secolo la cita come urbs ("città")[citazione necessaria].
Sotto i Normanni fu in possesso dei baroni di Fenucchio, della chiesa di Santa Sofia a Benevento, ai Frangipane, ai Della Leonessa.
Nel 1460 era in possesso alla famiglia dei Della Leonessa: avendo questi parteggiato per Giovanni d'Angiò, il re di Napoli Ferdinando I distrusse l'abitato e questo fu in seguito spostato nella sede attuale.
In seguito il feudo fu ancora in possesso dei Caracciolo, dei Ricca, dei Piscicelli, degli Spinelli e dei Lengellotti.
[modifica] Luoghi di interesse
Vi è stato rinvenuta una colonna miliare della via Appia, datata al 203 (Settimio Severo).
Si conservano i ruderi dell'antico castello e un palazzo baronale. Le chiese di interesse sono quelle di Santa Maria Assunta, di San Giuseppe e di San Giovanni.
[modifica] Personaggi legati al comune
Turpilio, grammatico romano, di lui si fa non è chiaro se l'elogio o il biasimo, in una lapide rinvenuta nel territorio del paese, in cui è detto: Hicsitus es nostrae splendor, Turpillius urbis grammaticus prisci victor, et ultor ani.
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti