Balletto romantico
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Il periodo romantico nel balletto si ritrova nei primi anni del XIX secolo, all'incirca corrispondente al movimento romantico nell'arte e nella letteratura. Come in questi due movimenti, anche nel balletto romantico è presente una forte caratteristica conflittuale tra uomo e natura, tra realtà e sovrannaturale.
I balletti romantici sono generalmente suddivisi in due atti: il primo rappresentato alla luce del giorno e associato alla civiltà; il secondo invece ha luogo di notte, in un regno incantato (sovrannaturale), in cui si ha una fine tragica. Importanti balletti romantici sono sopravvissuti a noi: i più celebri sono La Sylphide (1832) e Giselle (1841).
Indice |
[modifica] Il culto della ballerina
L'epoca romantica ha accentuato il ruolo della ballerina: la protagonista diviene componente principale e parte essenziale del balletto, portando così ad un defilamento del ruolo maschile. Appartiene alla famiglia Taglioni il merito di questa rivoluzione e l'epoca d'oro del balletto romantico: fu proprio Maria Taglioni che manifestò questo cambiamento, introducendo il ballo en pointe.
La nascita del balletto romantico si ha quando il padre di Maria, Filippo Taglioni, creò appositamente per lei il celebre balletto La Sylphide: Maria ebbe il ruolo di protagonista e decise di accorciare la gonna del tutù, accentuando la danza en pointe.
Maria divenne il prototipo della ballerina romantica, applaudita soprattutto per la sua enfasi sentimentale e il tecnicismo atto ad accentuare la componente emotiva: lo stile romantico infatti è caratterizzato da movimenti dolci, braccia curve ed una forte inclinazione in avanti del corpo. Questo dona alla ballerina un aspetto leggero e sinuoso. Il movimento delle gambe diviene più elaborato ed enfatizzato grazie al nuovo stile del tutù, elevando il livello tecnico. Altre celebri ballerine romantiche furono Carlotta Grisi, la prima "Giselle", Lucille Grahn, Fanny Cerrito e Fanny Elssler.
Per approfondire, vedi la voce En pointe. |
[modifica] Costumi e scene
Il costume della ballerina romantica divenne quindi una nuova tipologia di tutù, appunto il tutù romantico. Caratteristica principale è il colore bianco del tutù, la pienezza e la divisione in più strati della gonna, tessuta in tulle. La ballerina vestiva anche un corsetto bianco insieme al tutù. Nel secondo atto del balletto romantico, che inscena un mondo incantato, il corps de ballet appare sulla scena vestito con questo tutù, dando il nome al termine atto bianco o ballet-blanc.
[modifica] Importanti balletti romantici
- La Valse Infernale (1831)
- La Sylphide (c. Filippo Taglioni, 1832)
- Diable Boiteux (c. Jean Coralli, 1836)
- Giselle (c. Jean Coralli, Jules Perrot, 1841)
- La Vivandiere (c. Arthur Saint-Léon, 1844)
- Pas de Quatre (c. Jules Perrot, 1845)
- Le Corsaire (c. Joseph Mazilier, Opéra, 23 gennaio 1856)
- Papillon (ballet) (c. Maria Taglioni, 1860)
- Coppélia (c. Arthur Saint-Léon, Opéra, 25 maggio 1870)
e inoltre
- Aelia et Mysis (c. Joseph Mazilier, Opéra, 21 settembre 1853)
- Annette et Lubin (c. Jean Dauberval, [[]])
- La Bacchante (c. Jules Perrot, 1 maggio 1845)
- Il Basilico (c. Arthur Saint-Léon, [[]])
- Betty (c. Joseph Mazilier, Opéra, 10 luglio 1846)
- Brézilia (c. Filippo Taglioni, [[]])
- Capsali (sc. Jean Ragaine, [[]])
- Le Carnaval de Venise (c. Louis Milon, [[]])
- La Chatte métamorphosée en femme (c. Jean Coralli, Opéra, 16 ottobre 1837)
- Le Chêne de Bénévent (c. Salvatore Viganò, [[]])
- Clari (c. Louis Milon, [[]])
- Claribella (c. Lanner, [[]])
- Cléopâtre (non rappresentato, lib. Théophile Gautier)
- Les Créatures de Prométhée (c. Salvatore Viganò, [[]])
- La Dansomanie (c. Pierre Gardel, [[]])
- Le Diable à quatre (c. Joseph Mazilier, [[]])
- Le Diable amoureux (c. Joseph Mazilier, [[]])
- Diavolina (c. Arthur Saint-Léon, [[]])
- Electra (c. Paul Taglioni, [[]])
- Gli Elementi (c. Arthur Saint-Léon, [[]])