Blocco Yuliya Tymoshenko
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Il Blocco Yuliya Tymoshenko (Блок Юлії Тимошенко, BYT) è una coalizione politica dell'Ucraina.
Il BYP è una coalizione liberal-conservatrice, favorevole all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea e nella NATO, presente in modo prevalente nelle regioni centrali ed occidentali del Paese.
Il BYP nasce in occasione delle elezioni legislative ucraine del 2002. Finalità del Blocco era assicurare una qualche opposizione moderata al Partito Comunista d'Ucraina, uscito vincitore delle politiche del 1998 con il 24,7% dei voti. Il Blocco prese il nome da Yuliya Tymoshenko, giovane e carismatica imprenditrice. Il Blocco raccolse alcuni partiti liberali e nazionalisti:
- Unione Pan-Ucraina "Madrepatria";
- "Sobor" Partito Popolare Ucraino;
- Partito Repubblicano Ucraino;
- Partito Social Democratico Ucraino.
Alle elezioni il BYT raccolse appena il 7,2% dei voti, ma entrò a far parte del governo filo-occidentale guidato da Viktor Yushchenko, sostenuto anche da Nostra Ucraina (NU, 23,6%) e dal Partito Socialista d'Ucraina (PSU, 6,8%). Il PCU scese al 19,9% dei voti e il blocco filo-russo "Nostra Ucraina" ottenne l'11,7% dei consensi.
Alle elezioni presidenziali del 2004, il BYT sostenne la candidatura di Yushchenko, che venne sconfitto al ballottaggio dal filo-russo Victor Yanukovich del Partito delle Regioni. Le elezioni, però, vennero qualificate dagli osservatori dell'OSCE come non corrispondenti ai parametri internazionali. I sostenitori di Yushchenko, che avevano già protestato circa l'attendibilità dei dati del primo turno, scesero in piazza e ottennero dalla Corte Suprema la ripetizione del ballottaggio, vinto questa volta da Yushchenko. Nella protesta la Tymoshenko ebbe un ruolo di primo piano, tanto da venir nominata primo ministro.
Alle politiche del 2006, il BYT salì al 22,3% dei voti, a tutto discapito degli alleati di Nuova Ucraina di Yushchenko, che scesero al 13,9%, nonostante NU fosse composto anche da "Sobor" Partito Popolare Ucraino, precedentemente nel BYT. A queste consultazioni, del resto, il BYT era formato solo da due partiti:
- Unione Pan-Ucraina "Madrepatria";
- Partito Social Democratico Ucraino.
La Tymoshenko venne riconfermata primo ministro, ma dopo appena tre mesi il governo cadde per la fuoriuscita del PSU. Yushchenko è stato, così, costretto a dare il mandato di presidente del consiglio a Yanukovich, sotenuto oltre che dal PR anche dal PCU e da NU.