Camilla Ravera
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Camilla Ravera (Acqui Terme, 18 giugno 1889 - Roma, 18 settembre 1988), donna politica italiana e senatrice a vita.
Figlia di un funzionario del ministero delle finanze, sette fratelli, maestra a Torino, si iscrive al PSI nel 1918. Tra il 1919 e il 1920 entra a far parte della redazione della rivista L'Ordine Nuovo di Antonio Gramsci.
Nel 1921 è tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia. Dopo le leggi speciali fasciste del 1926 e l'arresto di Gramsci è alla testa dell'organizzazione clandestina; delegata a vari congressi del Comintern, conosce Lenin e Stalin.
È arrestata nel 1930 e condannata a 15 anni di carcere. Ne sconta 5 in cella, gli altri al confino di Ponza e di Ventotene.
Nel 1939 prende posizione contro il patto nazi-sovietico e viene espulsa dal PCdI assieme a Umberto Terracini. Viene riammessa nel partito nel 1945 ed è eletta membro del comitato centrale.
Nel 1982 è nominata da Sandro Pertini senatrice a vita: è la prima donna a ricevere questa nomina, seguita unicamente da Rita Levi-Montalcini.