Città della Piana
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La Città della Piana è un progetto, ancora in corso che dovrebbe condurre alla nascita di un unione di comuni composta da Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa.
L'idea di un superamento delle strette competenze comunali tra i comuni della zona a nord-ovest di Firenze, ormai suddivisi spesso da anacronistici confini risalenti all'epoca lorenese e spesso riconoscibili solo da un cartello, fu lanciata agli inizi degli anni 90 del XX secolo da Denis Verdini (oggi esponente di Forza Italia) che si spinse addirittura a prospettare una fusione tra i tre comuni "storici" della Piana (Calenzano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino).
La proposta di Verdini, rimasta al momento senza seguito, non fu abbandonata del tutto ma qualche anno dopo fu ripresa da Adriano Chini, allora sindaco di Campi Bisenzio, che la rielaborò proponendo la formazione di una "unione di comuni" al posto della semplice fusione, atto che avrebbe cozzato sia contro difficoltà pratiche che contro i tradizionali campanilismi toscani, sempre presenti nonostante i tradizionali ottimi rapporti tra calenzanesi, campigiani e sestesi.
La proposta di Chini fu ben accolta dai colleghi dei due comuni contermini ed anzi ad essa aderì anche il comune di Signa, che ruppe in tale occasioni i tradizionali legami con quelli di Lastra a Signa e Scandicci per spostare la sua attenzione verso nord e si dichiarò interessato al progetto anche il comune di Fiesole, che però alla fine rinunciò all'adesione pur instaurando una stretta collaborazione su alcuni temi, in particolare la sanità.
Sebbene il progetto di unione comunale sia ancora in divenire, si pensa che il nuovo ente sarà retto da uno statuto comune che prevederà un "supersindaco" a rotazione tra i quattro primi cittadini; alcuni assessori ed un "super consiglio" composto da rappresentanti dei quattro consigli comunali che dovrà legiferare sulle materie e competenze messe in comune, In particolare, la nuova Unione dovrà dettare regole comuni su alcune materie come la scuola, la sanità, i servizi di trasporto, le polizie municipali ormai difficilmente gestibili a livello comunale e cercare un armonizzazione (e possibilmente una unità) su tasse locali, orari commerciali, piani regolatori etc...Il nuovo ente, che dovrebbe contare circa 120mila abitanti, dovrebbe inoltre esprimere una sola voce verso le altre istituzioni: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Provincia di Prato, comuni contermini (in particolare Firenze e Prato) e il quartiere 5 del comune di Firenze, che comprende zone particolarmente legate alla Piana come Castello, Brozzi e Peretola.
Sebbene ancora allo stato di progetto, l'idea di Città della Piana sta prendendo piede grazie ad alcuni accordi tra singoli comuni, basti pensare alla gestione unica del servizio mensa tra i tre comuni storici della Piana, alla gestione unica delle farmacie comunali di Calenzano e Campi Bisenzio, alla "società della salute" a cui hanno aderito non solo i quattro comuni interessati ma anche Scandicci, Lastra a Signa, Vaglia e Fiesole.
Nonostante i buoni propositi, il progetto "Città della Piana" ha subito un rallentamento ed una parziale messa in discussione a causa del progetto di costruzione di un termovalorizzatore nella zona dell'Osmannoro, che ha portato a vivaci contrasti tra le amministrazioni comunali dei due maggiori comuni interessati, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. In seguito, i quattro comuni hanno dato un'accelerata al progetto dopo che il comune di Firenze ha rilanciato l'idea della città metropolitana, anche per cautelarsi dal solito timore della supremazia del capoluogo.
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