Colli piacentini
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I Colli Piacentini sono una regione nella provincia di Piacenza delimitata dal versante settentrionale dell'Appennino Ligure, nel tratto che va dal confine tra Lombardia ed Emilia ( Provincia di Pavia) fino a quello che separa le province di Piacenza e Parma. L'area abbraccia le quattro principali vallate piacentine, ossia: Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d'Arda.
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[modifica] Prodotti tipici
La zona dei Colli Piacentini forma una zona vitivinicola relativamente omogenea che ha creato una serie di vini a Denominazione di Origine Controllata, conosciuta come la DOC dei Colli Piacentini.
In specifico, l'area dei Vini D.O.C. Colli Piacentini comprende diciotto D.O.C.
[modifica] Anni '70
[modifica] Anni '80
- 4. Barbera
- 5. Bonarda
- 6. Sauvignon
- 7. Val Nure
- 8. Pinot Grigio
- 9. Pinot Nero
- 10. Ortrugo
- 11. Malvasia
[modifica] Anni recenti
- 12. Novello
- 13. Cabernet Sauvignon
- 14. Vin Santo
- 15. Vin Santo di Vigoleno
- 16. Chardonnay
- 17. Pinot spumante bianco
- 18. Pinot spumante rosato
La DOC dei Colli Piacentini conta circa 3,000 strutture di produzione (di cui circa 650 in forma di Cantine Sociali) su una estensione di 6792 ettari il 98% sito in collina ad altezza compresa tra i 150 e 450 metri s.l.m.. Gli ettari iscritti all'Albo della DOC Colli Piacentini sono 4.550 ovvero il 67% del totale.
La produzione di uva della provincia si aggira attorni ai 60,000 tonnellate da cui si ricavano poco meno di litri 40,000,000 di vino.
La produzione reale della DOC risulta essere litri 22,800,000
Quantità max producibile: Litri 25,697,800 Quantità prodotte: litri 14,832,200
- Gutturnio 24.2%
- Monterosso Val d'Arda 6.5%
- Trebbianino Val Trebbia 4.5%
- Val Nure 0.6%
- Barbera 19.2%
- Bonarda 14.3%
- Malvasia 23.7%
- Ortrugo 3.2%
- Pinot grigio 1.1%
- Pinot nero 0.9%
- Sauvignon 1.8%
[modifica] Strutture associative
I produttori di vini denominati Colli Piacentini sono associati nell'ente Consorzio Tutela dei Vini Doc Colli Piacentini. Fondato nel 2000, raggruppa attualmente 820 soci produttori di cui:
- 150 ditte associate
- 670 i soci delle cantine sociali
che rappresentano il 66% rispetto a tutti i produttori locali e il 71% totale dell'uva vendemmiata.
[modifica] Cenni storici
Si può affermare senza tema di smentita che la vite era già conosciuta nel territorio piacentino tra il 2000 ed il 700 a.C.: lo testimoniano tracce di vinaccioli e radici di viti fossili rinvenute in zona.
Molto più documentata è la vitivinicoltura locale ai tempi dei romani. Si memoria di una citazione bacchica addirittura nel Senato di Roma: Marco Tullio Cicerone attaccò il suo avversario politico Lucio Calpurnio Pisone, nativo di Piacenza, rimproverandogli pubblicamente di far onore eccessivamente ai vini della sua provincia.
Attorno alla fine del Duecento crebbe la fama dei vini piacentini che venivano esportati addirittura in Francia.
Nel 1391, nel "corpus" degli antichi Statuti del comune di Piacenza, figurano severe disposizioni tendenti a scoraggiare le frodi, tutelando la genuinità del vino.
Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III, nella sua memoria cinquecentesca sui vini d'Italia, loda a lungo i vini di Piacenza. Gli elogi poi si susseguirono nei secoli successivi da parte di studiosi e letterati italiani e stranieri. L'esportazione dei vini piacentini è confermata infatti da varie fonti, tra cui il libro "I piaceri della tavola", scritto nel 1903 da Alberto Cougnet, e la "Historie du Luxe", dello scrittore francese Brandillard.