Decalogo 4
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|
Titolo originale: | Dekalog, cztery |
Paese: | Polonia |
Anno: | 1988 |
Durata: | 56' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Ratio: | 4:3 |
Genere: | drammatico |
Regia: | Krzysztof Kieślowski |
Soggetto: | Krzysztof Kieślowski e Krzysztof Piesiewicz |
Sceneggiatura: | Krzysztof Kieślowski e Krzysztof Piesiewicz |
Produzione: | Ryszard Chutkowski |
|
|
Fotografia: | Krzysztof Pakulski |
Montaggio: | Ewa Smal |
Musiche: | Zbigniew Preisner |
Scenografia: | Halina Dobrowolska |
Costumi: | Hanna Ćwikło e Małgorzata Obłoza |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Decalogo 4 è il quarto dei dieci mediometraggi realizzati dal regista Krzysztof Kieślowski per la TV ed ispirati ai dieci comandamenti.
[modifica] Trama
È il lunedì di Pasqua, ed una tradizione polacca vuole che in famiglia ci si faccia un piccolo scherzo: tirarsi dell'acqua addosso. Così Anka sveglia suo padre, e poi lui le tirerà dell'acqua addosso più tardi.
È il ritratto casalingo di un padre e di una figlia. Lei, giovane studentessa all'Accademia d'Arte Drammatica, lui che viaggia spesso, forse per lavoro. Ma l'ordine delle cose viene subito scosso quando Anka trova una busta in un cassetto, dove il padre ha scritto "da aprire dopo la mia morte".
La curiosità è troppa. Anka, dopo aver cercato di resistere, apre la busta e trova una lettera scritta dalla madre poco prima di morire, dove le rivela che in realtà Michal non è il suo vero padre.
Dopo questa rivelazione, però, Michal ed Anka non si allontanano, anzi: sembra venire alla luce un rapporto nascosto per tanto tempo. Forse Michal aveva sempre saputo che quella non era sua figlia; Anka aveva sempre provato strani sentimenti verso suo padre. Non si parla mai di amore, ma è certo che fra i due c'è molto più che un rapporto genitore-figlia.
Ma proprio quando la situazione sembra degenerare, quando Anka mette l'accento sul fatto di non essere più una figlia ma una donna cresciuta, Michal interrompe il gioco. Con la scusa di andare a prendere il latte, l'uomo esce con una borsa... Quando Anka se ne accorge, lo rincorre e gli rivela di aver scritto lei stessa la lettera, inventandosela. Insieme tornano a casa e bruciano la vera lettera scritta dalla madre di Anka. Ma prima che sia bruciata completamente, della lettera si legge l'inizio. "Michal non"...
Probabilmente Michal non è il padre di Anka, ma i due decidono di far finta che la lettera non sia mai esistita.
[modifica] Varie
Durante un viaggio in ascensore, i protagonisti incrociano il primario del Decalogo 2, interpretato sempre da Aleksander Bardini.
Il personaggio muto, interpretato da Artur Barciś, stavolta è un ragazzo in kayak.
L'acqua, elemento ricorrente del Decalogo, è in questo caso presente nel lago, attraversato in kayak dal personaggio muto, e nel lago del poster della camera di Anka.