Donato Etna
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Donato Etna (Mondovì, 15 giugno 1858 - Torino, 11 dicembre 1938) fu un generale e politico italiano, commissario al comune di Torino dal 1925 al 1926 e senatore del Regno dal 1933.
[modifica] Biografia
Nacque a Mondovì da genitori ignoti (un appunto dattiloscritto, conservato nella cartella biografica dell'Archivio storico dello Stato maggiore dell'esercito, lo definisce figlio naturale di Vittorio Emanuele II).
Entrato nell'esercito, nel 1879 entrò nel corpo degli Alpini appena costituito e al quale dedicò tutta la sua vita. Nel 1885 si distinse nell'opera di soccorso agli abitanti dell'alta Val di Susa, colpiti da una catastrofica nevicata che raggiunse anche i 5 metri d'altezza.
Nel 1898 prese parte alla campagna d'Africa; nel 1911-1912 alla guerra di Libia.
Quando l'Italia entrò nella prima guerra mondiale, nel 1915, si fece notare per la conquista del monte Nero, suscitando l'attenzione di Cadorna. Nel 1916 fu destinato alla difesa della Valsugana dall'imminente offensiva del generale austriaco Conrad: il settore di sua competenza fu quello che resse meglio tale urto. Sempre nel 1916, dopo la presa del monte Cauriol, guidò i lavori per la realizzazione della prima strada del Grappa, che collegò Bassano al monte Asolone. Partecipò anche al tentativo fallito di aprire un varco nei dintorni di Carzano per cercare di aggirare le linee nemiche: il fallimento permise alle truppe austriache di prendere tempo e di concentrare le truppe sulle rive dell'Isonzo e di conseguenza è considerato come una delle premesse del successivo disastro di Caporetto.
Fu decorato con la croce di guerra e nel 1923 fu nominato generale di corpo d'armata. Con l'avvento del fascismo, fu nominato reggente della prefettura di Alessandria, poi, nel 1925, commissario al comune di Torino e, infine, nel 1933, senatore del Regno. Dal 1934 al 1938 fu membro supplente della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di Giustizia.
Dal 1928 al 1930 fu presidente della sezione ANA di Torino.
Morì a Torino l'11 dicembre 1938. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Torino-Sassi.
Predecessore: | Sindaco di Torino | Successore: | |
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Lorenzo La Via di Sant'Agrippina (commissario) | 2 luglio 1925 - 26 giugno 1926 (commissario) |
Luigi Balbo Bertone di Sambuy (commissario) |
[modifica] Curiosità
Insieme con il presidente della sezione milanese del CAI, Luigi Brioschi, fu tra i padri dell'attuale divisa grigio-verde dell'esercito italiano, che nel 1908 sostituì quella precedente blu, troppo appariscente.