Discussione:Dottrina Brežnev
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[modifica] Golpe cileno
La frase:
"D'altra parte, nel clima della Guerra Fredda, questa dottrina era giustificata da minacce reali, come quella che si concretizzò nel golpe cileno del 1973"
Mi sembra POV e OT: in che modo il golpe cileno si inquadra nel clima della guerra fredda? Il Cile non faceva parte del Patto di Varsavia e il golpe non ha mai minacciato gli interessi geopolitici dell'Unione Sovietica. L'unico paese dell'America Latina che ha avuto un ruolo nella Guerra Fredda è stato Cuba, in quanto alleato militare dell'Unione Sovietica. Inoltre Breznev ha formulato la sua dottrina nel 1968, quindi non è stato il golpe cileno, avvenuto dopo (1973) a spaventarlo, bensì la Primavera di Praga! (NB: agosto 1968: 750.000 soldati e 6.000 carri armati del Patto di Varsavia invadono la Cecoslovacchia). -- @ 06:45, Set 13, 2005 (CEST)
franco Una castroneria così va cancellata immediatamente. Il colpo di stato in Cile fu fatto con il supporto dei servizi più o meno segreti statunitensi in uno stato in cui la democrazia e l'alternanza facevano parte della storia e i quattro partiti della coalizione del Frente de Unidad Popular non avevano rapporti con Mosca escluso i comunisti di Corvalan. I radicali, i socialisti ed il MAPU erano assimilabili a forze politiche del centrosinistra europeo. Pertanto la scrittura merita di essere cassata e di rimandare in storia l'estensore. Marius, ci sono altri due fatti extra Unione sovietica che costrinsero a verificare se la già presente forza di repressione delle dittature comuniste erano sufficienti, la prima, quella dell'Ungheria del 1956 che lacerò la sinistra europea e mondiale ancora di più che la repressione della primavera di Praga e la seconda la nascita e l'affermarsi, per una lunga serie di cause fortunate, di Solidarnosc in Polonia.
L'aggiunta magari è stata un po' affrettata, provo a spiegarmi meglio. La dottrina B. non era riferita esclusivamente ai paesi del patto di Varsavia. È chiaro che nasce come reazione alla primavera di Praga, ma se la dottrina B. serve a giustificare tale intervento, non è vero il contrario. Ovvero l'intervento in Cecoslovacchia da solo non poteva servire a giustificare la dottrina B.
Allora come si giustifica la dottrina B.? Dicendo che quei "cattivoni dei capitalisti" si adoperano per far fallire il socialismo.
I "cattivoni" si adoperavano davvero? Beh, il colpo di stato in Cile (in cui gli USA hanno avuto una qualche parte), non è avvenuto semplicemente "in uno stato in cui la democrazia e l'alternanza facevano parte della storia", ma in uno stato in cui gli USA avevano forti interessi e che gli USA temevano potesse scivolare, col governo di Allenda, nella sfera d'influenza sovietica.
Non è il golpe cileno che giustifica la dottrina B., ma il golpe cileno (e soprattutto quello che ci stava dietro) è "il tipo di azione" che giustifica la dottrina B.
"In che modo il golpe cileno si inquadra nel clima della guerra fredda? "
- Perché è successo nel 1973 e il Cile è sul pianeta terra. Per usare la prima frase di golpe cileno del 1973: "Il golpe cileno dell'11 settembre 1973 fu un evento fondamentale della storia del Cile e della Guerra Fredda."
Una preghiera al professore di storia. Se metti la firma in fondo all'intervento (e non all'inizio) si capisce meglio dove finisce il tuo post e dove iniziano quelli degli altri.
- --Snowdog 02:46, Set 14, 2005 (CEST)
- Riporto l'incipit di Guerra Fredda:
- Fu definita Guerra Fredda la situazione di conflitto non bellico che venne a crearsi tra due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come Ovest (gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO) ed Est (l'Unione Sovietica e i suoi alleati del Patto di Varsavia) tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'ultimo decennio del Novecento (circa 1945-1990).
- Fu definita Guerra Fredda la situazione di conflitto non bellico che venne a crearsi tra due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come Ovest (gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO) ed Est (l'Unione Sovietica e i suoi alleati del Patto di Varsavia) tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'ultimo decennio del Novecento (circa 1945-1990).
- Mi sembra corretta. Il Cile non faceva parte nè della NATO, nè del Patto di Varsavia, nè era alleato militarmente con USA o URSS, quindi mancava un elemento fondamentale per entrare in questa categoria, cioè il fattore rischio di confronto militare Est-Ovest. Altrimenti tutti i golpe del mondo in cui, in qualche modo, entrasse una contrapposizione puramente ideologica capitalismo-socialismo (semplificando) andrebbero riferiti a questo argomento. Ripeto, imho un episodio è stato da Guerra Fredda se c'è stata la possibilità ed il rischio che uno scontro politico o diplomatico degenerasse in uno scontro militare mondiale. L'URSS sapeva benissimo che dietro Pinochet c'era lo zio Sam, ma non ha mai mostrato i muscoli per questo, e per un motivo semplicissimo: i suoi interessi strategici erano molto lontani da questa zona del mondo. Il caso di Cuba è diverso. Era una spina nel fianco USA, e, soprattutto un alleato militare dei sovietici. La Crisi dei missili di Cuba, apparentemente vinta dagli USA, in realtà è stata un successo URSS, che ha barattato il ritiro dei suoi missili con quello dei missili americani in Turchia, quindi qui siamo certamente in un episodio da Guerra Fredda. -- @ 06:38, Set 14, 2005 (CEST)
- Evidentemente ho un concetto di Guerra Fredda più ampio del tuo. Secondo me, proprio perché "conflitto non bellico", è difficile dare dei confini a qualcosa che è riuscito a insinuarsi fino negli atteggiamenti e nello stile di vita dei singoli individui. Per me la corsa allo spazio è guerra fredda, certi film (il primo che mi viene in mente è Alba Rossa) sono guerra fredda, due edizioni delle olimpiadi sono state guerra fredda. Per me il Cile ci sta dentro tutto. --Snowdog 16:43, Set 14, 2005 (CEST)
-
- Mi sembra di capire che per te Guerra Fredda è sinonimo di contrapposizione fra sistemi socio-politici e culturali diversi, fra occidente-oriente, fra socialismo-capitalismo, fra economia di mercato-economia collettivizzata, ecc.ecc. Personalmente sono per un'accezione del termine più restrittiva, dove sostanzialmente la Guerra Fredda è la continuazione - non militare perché la deterrenza nucleare lo escludeva - della Seconda Guerra Mondiale, che aveva lasciato precari equilibri in un'Europa presto diventata gigante economico, ma rimasta nano politico e ghiotto boccone per lo strapotere convenzionale dell'Armata Rossa. Infatti nell'89 è bastata la caduta di un muro per far scoppiare la bolla di sapone: prima tutti i fatti del mondo si interpretavano in chiave di Guerra Fredda, poi, improvvisamente, è cambiato tutto. Prima dell'89 si immaginava che il mondo fosse più bipolare di come era in realtà. I fatti del mondo di oggi, infinitamente più pericoloso di quello della Guerra Fredda, dimostrano che si trattava di una semplificazione grossolana. Comunque sono d'accordo che la materia è complessa e opinabile e che molti fatti possono avere diverse chiavi di lettura. Forse è passato troppo poco tempo per poterli osservare in una prospettiva veramente storica. -- @ 17:45, Set 14, 2005 (CEST)
- PS: qualcuno ha scritto che la caduta del muro è stata "la fine della Storia". IMHO niente di più sbagliato: è solo la Storia che "riprende il suo cammino". -- @ 17:56, Set 14, 2005 (CEST)
- Mi sembra di capire che per te Guerra Fredda è sinonimo di contrapposizione fra sistemi socio-politici e culturali diversi, fra occidente-oriente, fra socialismo-capitalismo, fra economia di mercato-economia collettivizzata, ecc.ecc. Personalmente sono per un'accezione del termine più restrittiva, dove sostanzialmente la Guerra Fredda è la continuazione - non militare perché la deterrenza nucleare lo escludeva - della Seconda Guerra Mondiale, che aveva lasciato precari equilibri in un'Europa presto diventata gigante economico, ma rimasta nano politico e ghiotto boccone per lo strapotere convenzionale dell'Armata Rossa. Infatti nell'89 è bastata la caduta di un muro per far scoppiare la bolla di sapone: prima tutti i fatti del mondo si interpretavano in chiave di Guerra Fredda, poi, improvvisamente, è cambiato tutto. Prima dell'89 si immaginava che il mondo fosse più bipolare di come era in realtà. I fatti del mondo di oggi, infinitamente più pericoloso di quello della Guerra Fredda, dimostrano che si trattava di una semplificazione grossolana. Comunque sono d'accordo che la materia è complessa e opinabile e che molti fatti possono avere diverse chiavi di lettura. Forse è passato troppo poco tempo per poterli osservare in una prospettiva veramente storica. -- @ 17:45, Set 14, 2005 (CEST)