Duomo di Orvieto
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Il Duomo di Orvieto è la Cattedrale di Orvieto, capolavoro dell’architettura gotica centro italiana.
[modifica] L'edificazione
La costruzione della chiesa, avviata nel 1290 allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena (reliquia sacra portata a Orvieto per volontà di papa Urbano IV), si protrasse per circa un secolo. In principio la direzione dei lavori fu affidata a fra Bevignate da Perugia, il quale si fece esecutore di un progetto elaborato probabilmente da altri (alcuni critici pensano ad Arnolfo di Cambio): come testimonia il modellino ricostruito in base alle fonti documentarie e oggi conservato nel Museo dell’Opera del Duomo, l’edificio doveva avere facciata monocuspidata, di ispirazione ancora romanica.
Dopo un intervento di Giovanni di Uguccione da Orvieto, nel 1310 venne chiamato a dirigere il cantiere il senese Lorenzo Maitani: sua è l’ideazione della fastosa facciata attuale, considerata una sorta di trittico impreziosito da mosaici e sculture, e aperto al centro dal magnifico rosone da alcuni attribuito (ma senza riprove certe) ad Andrea Orcagna. I rilievi scolpiti, con Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, sono attribuiti al Maitani stesso e a vari artisti minori del XIV secolo; i mosaici, tra cui quello della cuspide con l’Incoronazione della Vergine disegnata da Cesare Nebbia, sono stati nei secoli pesantemente restaurati e rifatti. Notevole è il portale centrale, inquadrato come i due laterali da un profondo strombo, e rivestito da lastre bronzee di Emilio Greco che narrano opere di misericordia.
[modifica] L'interno
L’interno è di una semplicità severa e toccante: a pianta basilicale e suddiviso da pilastri circolari in tre navate, di cui la centrale coperta da capriate lignee, deriva l’elegante omogeneità stilistica dall’alternanza delle fasce orizzontali bianche e nere, di matrice toscana.
Spicca tra le numerose opere d’arte conservate nel Duomo il preziosissimo Reliquiario del Corporale, realizzato tra il 1337 e il 1339 da Ugolino di Vieri, che riproduce la sagoma tripartita della facciata del Duomo con raffinate scene della Vita di Cristo realizzate in smalto traslucido. Capolavoro assoluto dell’arte gotica, si trova nella splendida cappella affrescata dai pittori orvietani Ugolino di Pietro Ilario, Domenico di Meo e Giovanni di Buccio, ove pure è ospitata la Madonna dei Raccomandati di Lippo Memmi.
Caposaldo della pittura rinascimentale italiana è infine la Cappella di San Brizio: la decorazione pittorica, avviata nel 1447 dal Beato Angelico insieme a Benozzo Gozzoli, fu conclusa tra il 1499 e il 1502 circa, da Luca Signorelli con grandiose scene apocalittiche, pervase da un senso di soverchiante terrore di matrice savonaroliana.
Duomo di Orvieto 1 elemento
I lavori per la costruzione del Duomo di Orvieto ebbero inizio nel 1263 d.C. sotto il pontificato di Urbano IV.
Il Papa volle consacrare in questo modo il cosiddetto "miracolo del sangue": durante una messa tenuta nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena da un prete boemo, durante l'Eucarestia, dal Pane spezzato sgorgò sangue che cadde sul corporale ora racchiuso in un bellissimo Reliquiario Gotico. L'attenzione del visitatore è subito catturata dalla meravigliosa facciata gotica, nella quale si può notare un polittico decorato a mosaico e bassorilievi. All'interno, oltre alla Cappella del Corporale, eretta intorno al 1350 d.C. da Andrea Pisano per custodire la reliquia del miracolo di Bolsena e alle varie cappelle strutturate con volte a crociera, spicca per importanza dei cicli pittorici in essa custoditi la Cappella di San Brizio dove Frà Giovanni da Fiesole Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, il Perugino ed a partire dal 1499 d.C. Luca Signorelli realizzarono affreschi dedicati al "Giudizio Universale" ed ai regni celesti dell'Inferno e del Paradiso. Nel transetto, si può ammirare una Pietà del XVI° secolo.