Epatite virale
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L'epatite virale è un processo infiammatorio (acuto o cronico), che provoca la morte (necrosi) delle cellule del fegato (epatociti) a causa dell'attacco da parte di virus epatotropi (cioè di virus che hanno come bersaglio primario proprio le cellule epatiche).
L'epatite virale può anche essere causata da numerosi altri agenti virali. I più comuni sono il virus di Epstein-Barr (in corso di mononucleosi infettiva), il cytomegalovirus, il virus dell'herpes simplex, il virus della varicella-zoster, il gruppo dei virus coxsackie, il virus della febbre gialla.
Le epatiti virali attualmente conosciute sono 5, ognuna delle quali provocata da un virus differente con caratteristiche molto diverse.
[modifica] Sintomatologia
La malattia insorge dopo un periodo di incubazione che va dalle 4 alle 12 settimane, a seconda del tipo di virus. Il suo quadro clinico si distingue in tre fasi:
- fase iniziale, con nausea, vomito, astenia, e febbre (più frequente nelle epatiti A ed E).
- fase itterica. La pelle e la sclera (la parte bianca dell'occhio) assumono una tipica colorazione giallastra (aumento di produzione di bilirubina da parte del fegato); si ha anche un forte aumento delle transaminasi.
- fase di guarigione. Se il decorso è normale, senza complicazioni, i sintomi generali si attenuano gradatamente, con una completa guarigione che va dai 1-2-mesi (epatite A ed E) ai 3-4 mesi (epatite B e C).
Nel 30% dei casi l'infezione persiste per più di 6 mesi, si parlerà di epatite virale cronica, con l'interessamento soprattutto dei virus B, C e D.
[modifica] Voci correlate
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