Experimenta
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Experimenta è una mostra scientifica interattiva, a cadenza annuale, che si tiene a Torino.
É dedicata ogni anno a un tema differente.
La prima edizione si è tenuta nel 1985.
Indice |
[modifica] La prima edizione
L’esordio fu a Villa Gualino, sulla collina torinese, ed il tema era Fenomeni dal mondo della scienza e della tecnica.
L'iniziativa, allora come oggi, fu dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte (retto all’epoca da Giovanni Ferrero) in collaborazione con Radiostuff.
Per il nostro Paese fu qualcosa di inedito, un evento pilota. Nel 1985 l’Italia non conosceva ancora mostre scientifiche interattive rivolte al grande pubblico. Il concetto di science center, che poi avrebbe messo radici in Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda e anche da noi, era quasi sconosciuto. C'era, remoto, il mito dell’Exploratorium di San Francisco, in California, fondato nel 1969 da Frank Oppenheimer. Ma pochi in Italia ne avevano una conoscenza diretta. Come l’Exploratorium, Experimenta si fondava sull’idea pedagogica che si impara meglio se ci si diverte e se si mettono le mani su oggetti concreti, facendo prima l’esperimento e poi il ragionamento che lo spiega. Oggi queste sono nozioni ovvie. Nel 1985 apparivano rivoluzionarie.
La prima edizione di Experimenta (con Tullio Regge presidente del comitato scientifico e Pino Zappalà curatore oltre a Eros Perlasco, Funzionario Regionale in qualità di Responsabile) riproduceva alcuni classici exhibit di acustica, meccanica, ottica ed elettromagnetismo. C’erano, per esempio, paraboloidi per concentrare a distanza la voce e mostrare la natura ondulatoria del suono, la bicicletta sul filo, esperimenti sulla conservazione della quantità di moto. Cioè exhibit nei quali la persona del visitatore diventa parte dell’esperimento.
[modifica] Successo
Il successo fu immediato, i visitatori sono stati in media più di centomila ad edizione e si sono creati rapporti organici tra la mostra e le aziende a tecnologia avanzata sul territorio, con l’Università, il Politecnico, i centri di ricerca.
[modifica] Tematiche trattate
In vent’anni non c’è tema scientifico che Experimenta non abbia toccato: biologia e biotecnologie, lo sport, il cervello, l’Intelligenza Artificiale, l’astronomia, l’esplorazione dello spazio, il cinema, l’energia, il mito del paranormale, le telecomunicazioni, l’informatica, la robotica, la lotta per la sopravvivenza, la montagna e la sfida olimpica.
I temi hanno costeggiato gli sviluppi della ricerca, ma anche i problemi e le inquietudini che talvolta il progresso scientifico porta con sé; il tutto evitando mitizzazioni trionfalistiche (che sarebbero, tra l’altro, antiscientifiche). Negli anni, gli exhibit sono divenuti tecnologicamente più sofisticati.
[modifica] Cambiamenti avvenuti
É cambiata la sede, da Villa Gualino al Parco Michelotti, sono cambiati molti membri del comitato scientifico. Ma non è cambiato il principio-base: fare e divertirsi per poi capire e imparare. La mostra consente ai visitatori di partecipare attivamente agli esperimenti sul tema scelto e normalmente dura dalla primavera all'autunno.
[modifica] Edizione del 2004
Nel corso dell'edizione 2004, dedicata alla sopravvivenza sportiva, è stato installato un "ponte tibetano" che è entrato nel Guinness dei primati come il più lungo al mondo (374,12 m.). È teso sopra le acque del fiume Po, dalla riva di Experimenta al Parco Michelotti fino all'incrocio di corso Regina Margherita, sull'altra sponda del fiume.
[modifica] Il comitato scientifico
Il comitato scientifico è composto da membri permanenti e da membri che si alternano di anno in anno a seconda del tema della mostra. I componenti permanenti attuali sono il giornalista scientifico Piero Bianucci, Silvano Guidone, e lo psicologo Davide Vannoni.
[modifica] Collegamenti esterni
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