Favara
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 338 m s.l.m. | ||
Superficie: | 81,03 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 414,14 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Agrigento, Aragona, Castrofilippo, Comitini, Grotte, Naro, Racalmuto | ||
CAP: | 92026 | ||
Pref. tel: | 0922 | ||
Codice ISTAT: | 084017 | ||
Codice catasto: | D514 | ||
Nome abitanti: | favaresi | ||
Santo patrono: | Sant'Antonio | ||
Giorno festivo: | 13 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Favara è un comune di 33.558 abitanti della provincia di Agrigento
Indice |
[modifica] Geografia
Favara (anticamente Fabaria) si trova nell’immediato entroterra agrigentino e dista 12 chilometri da Agrigento. È sita su un declivio ai piedi di una collina di 500 metri d’altezza che domina l’abitato.
[modifica] Storia
Le più antiche testimonianze umane nel territorio di Favara risalgono alla tarda età del rame (2400-1990 a.C. circa). Si tratta di ceramica monocroma rossa dello stile di Malpasso rinvenuta in una grotta in contrada Ticchiara. Tra la fine dell'età del rame e gli inizi della prima età del bronzo (1900-1450 a.C. circa) si data una sepoltura ritrovata in contrada Grazia Vicina, che ha fornito ceramica acroma di impasto grigiastro che sembra ricollegarsi a quella del tipo Conca d’Oro (tarda età del rame nel Palermitano) e a forme arcaiche di ceramica castellucciana (prima età del bronzo della Sicilia centro-meridionale). In contrada San Vincenzo è stata ritrovata una tomba della media età del bronzo (1450 a.C. circa).
In epoca storica il territorio favarese fu interessato dalla dominazione greca, di cui rimangono tracce in contrada Caltafaraci, dove doveva sorgere una fortificazione. Il periodo di dominazione musulmana è testimoniato dall’insediamento di contrada Saraceno e dalla permanenza di numerosi toponimi di matrice araba, tra cui lo stesso toponimo Favara, rehal fewar, con significato di “Polla d’acqua che sgorga con impeto, quasi bollendo”. Nel periodo Normanno furono costruiti parecchi casali, tra questi il Castello di Chiaramonte, conosciuto anche come Palazzo Medievale. Il castello nel XIV secolo passò alla famiglia siciliana Chiaramonte. Nel XV secolo, Favara, nonostante fosse protetta da mura urbane, subì una grave crisi demografica, in particolare tra il 1439 e il 1464. La popolazione ricrebbe dal 1478 al 1497. Grazie alla famiglia De Marinis, Favara nel cinquecento raggiunse un grande sviluppo demografico. Nel settecento nacquero le prime industrie (zolfo e concerie di pelle), favorendo la nascita di una borghesia cittadina. Nel corso dell’800 le numerose miniere di zolfo (circa 20) costituirono la vera ricchezza di Favara e la popolazione nel giro di dieci anni aumentò da settemila a ventimila abitanti.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d’interesse
[modifica] Il centro cittadino
Piazza Cavour, già Piazza Castello, raggiunse la conformazione attuale già nel XVI secolo, ed è la piazza principale della città. Oltre al Castello Chiaramonte, altri edifici notevoli prospettano sulla piazza:
- il Palazzo del Municipio;
- il Palazzo Fanara, del XIX secolo, con portale neoclassico;
- i due Palazzi Mendola;
- la Chiesa del Santissimo Rosario del 1711, dichiarata Monumento Nazionale, conserva un soffitto a cassettoni con stucchi barocchi, e un settecentesco pavimento in maiolica.
La Chiesa Madre, sita a poca distanza da Piazza Cavour, è l’edificio più imponente di Favara: presenta una facciata in pietra bianca di Siracusa e una cupola che si eleva per 56 metri.
[modifica] Il Castello Chiaramonte
Il castello fu costruito intorno al 1270 come residenza di caccia di Federico II di Svevia. Ha forma quadrilatera, con lati di circa 31 metri. Vi si accede dal lato sud attraverso un grande portale ogivale che immette in un’ampia corte dove si affacciano le finestre dei due piani dell’edificio. Il piano terra presenta dei soffitti con volte a botte, mentre il primo piano era il piano residenziale, servito da un ballatoio. Vi è annessa una cappella in cui si rilevano gli elementi architettonicamente più rilevanti dell’edificio.
[modifica] Gastronomia
Favara è conosciuta come la città dell'agnello pasquale: questo prodotto dolciario di ricetta favarese, tipico del periodo di Pasqua, è abbastanza conosciuto in tutta Italia. Altro tipico piatto di Favara è la Minestra di San Giuseppe, una minestra preparata con molteplici varietà di pasta e di verdura.
[modifica] Manifestazioni
- Sagra dell'agnello pasquale, si svolge dal 1997 durante la Settimana Santa.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Lorenzo Airò dal 11/06/2002
Centralino del comune: 0922 448111
[modifica] Personaggi noti
- Gaspare Ambrosini, politico e presidente della Corte Costituzionale.
- Gaetano Guarino, ex sindaco e vittima della Mafia.
[modifica] Gemellaggi
Favara è gemellata con:
[modifica] Curiosità
- A Favara, e alla Sicilia in generale, è dedicata la canzone rap francese Pour la Sicile mon île di Salvatore Fuca. La canzone ha avuto un discreto successo Oltralpe, specie fra gli immigrati di origine siciliana.
[modifica] Collegamenti esterni
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