Fontana di Rosello
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La Fontana di Rosello è un'architettura storica di Sassari, spesso identificata come simbolo della città.
[modifica] Storia
Fu costruita tra il 1605 ed il 1606 ad opera di maestranze genovesi sul sito di una sorgente preesistente lungo una vallata. A portare l'acqua da Rosello alle case era una schiera di acquaioli che alla fonte riempivano i loro barili che poi caricavano sul basto dei loro asini. Intorno alla fine del XIX secolo gli asini utilizzati per il trasporto dell'acqua giunsero ad essere circa trecento.
La fontana veniva usata dalle massaie anche per fare il bucato di indumenti e biancheria. Nel 1849 John Warre Tyndale, un in inglese che aveva soggiornato a Sassari per qualche tempo, scriveva: "Questo sistema di approvvigionamento è sconveniente, perché vi capita spesso di trovare l'ingresso di una casa sassarese bloccato da un uomo, una bestia ed una botticella".
[modifica] Stile
Costruita in stile tardo-rinascimentale la fontana è a pianta quadrata ed è costituita da due parallelepipedi sovrapposti di marmo bianco e nero sovrastati da due archi incrociati nel cui apice vi è una statua equestre di San Gavino. Nei quattro spigoli alla base vi sono altrettante statue rappresentanti le stagioni, e in ogni lato da tre bocche di leone sgorga l'acqua.