Francesco Caracciolo
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Francesco Caracciolo (Napoli, 18 gennaio 1752 - Napoli, 28 giugno 1799) fu un ammiraglio napoletano.
Sin da giovanissimo fu avviato alla carriera marinara, rivelandosi ben presto, per le sue qualità umane e militari, valente ufficiale della Marina Borbonica.
Il potenziamento della marina in atto in quegli anni ad opera del nobile inglese Giovanni Acton giunto a Napoli al servizio del sovrano Ferdinando IV di Borbone, portò Caracciolo nei massimi ranghi della flotta, dopo un periodo di pratica sul vascello inglese "Malborough".
Nel 1782 divenne tenente di vascello, mentre l'anno successivo era già capitano di fregata a combattere i pirati del Mar Mediterraneo, prendendo parte parte nel 1793 alla battaglia di Tolone.
Nel dicembre del 1798 scortò con la sua fregata, la Sannita, il convoglio navale guidato dall'ammiraglio Nelson che trasportava re Ferdinando e la consorte Maria Carolina, in fuga verso Palermo per l'arrivo delle truppe francesi a Napoli.
Nel 1799, autorizzato dal re, rientrò a Napoli per attendere ai suoi affari personali, in una città in cui persino le classi aristocratiche sembravano infatuate dai nuovi ideali rivoluzionari portati dai francesi; egli stesso iniziò a simpatizzare per quelle idee.
Con l'approssimarsi della restaurazione borbonica Caracciolo combatté contro la stessa flotta reale, di ritorno a Napoli per scacciarvi i francesi, colpendo fra l'altro la nave Minerva guidata dall'ammiraglio inglese Thurn.
Il suo successivo tentativo di fuga fallì e, il 29 giugno 1799, fu arrestato e condotto sulla nave di Nelson, il Foudroyant; la condanna a morte fu eseguita il 30 giugno e il corpo dell'ammiraglio fu appeso alla chiglia della Minerva e quindi gettato in mare; l'esecuzione di Caracciolo resta un'onta sulla brillante personalità dell'ammiraglio Nelson.
Le esequie di Caracciolo furono celebrate nella Chiesa di Santa Maria della Catena nel quartiere napoletano di Santa Lucia, dove un epitaffio, posto nel 1881, lo ricorda.