Gange
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Gange | |
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Lunghezza: | 2.507 (2.700 secondo altri) km |
Portata media: | 13.000 m³/s |
Bacino idrografico: | 1.000.000 (1.730.000 col Brahmaputra) ca. km² |
Altitudine della sorgente: | 4.500 ca. m s.l.m. |
Nasce: | Devaprayag (Gangotri) |
Sfocia: | Golfo del Bengala |
Paesi attraversati: | India, Bangladesh |
Il Gange (chiamato localmente Ganga, Devanagari गंगा) è un fiume dell'India e in parte del Bangladesh, tributario del Golfo del Bengala nel quale sfocia unitamente al Brahmaputra con un unico gigantesco delta. È il fiume sacro dell'India e si piazza solo al tredicesimo posto tra i fiumi dell'Asia come lunghezza.
Ha regime fortemente torrentizio con portate minime che possono scendere a meno di 600 m³/sec e portate massime che possono superare i 50.000 m³/sec (dunque esiste un rapporto di 1/83 fra portate minime e massime) nelle piene ordinarie, al punto che il delta Gange-Brahmaputra, quando i due fiumi sono in piena, scarica nel Golfo del Bengala l'enorme portata di 200.000 - 220.000 m³/sec, paragonabile, al mondo, solo con quella del Rio delle Amazzoni. Il fiume, inoltre, è caratterizzato da torbide rilevantissime (oltre 1,2 Kg/m³ d'acqua), sicché il delta avanza assai sensibilmente nel mare anno dopo anno.
Sotto l'aspetto antropico, la pianura gangetica che forma, vasta oltre 1 milione di Kmq, rappresenta una delle zone del pianeta più densamente abitate e più abitate in senso assoluto, raccogliendo quasi mezzo miliardo di persone. Nel suo bacino si trovano due megalopoli come Dehli e Kolkata, con circa 20 milioni d'abitanti ciascuna, ma si trovano almeno altri 50 agglomerati con oltre 1 milione di abitanti. Pertanto il fiume può essere considerato in assoluto fra i più importanti del pianeta, non solo per gli aspetti idraulici (tutto sommato è molto più ricco d'acqua il Brahmaputra), ma anche per quelli antropici ed economici.
I suoi maggiori affluenti, sia di sinistra, ma anche di destra (fra questi lo Jamuna) drenano la catena himalaiana e, pertanto, sono caratterizzati da portate che aumentano nella stagione primaverile causando grandi piene improvvise; restano costanti nella stagione estiva e scemano in quella invernale