Giovane Italia (associazione giovanile di destra)
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L'associazione studentesca d'azione nazionale Giovane Italia nasce a Roma il 13 e 14 novembre 1954 durante il primo convegno nazionale degli studenti medi.
Il congresso, presieduto dal primo Segretario Generale Massimo Anderson, e dal primo Presidente Fabio De Felice, stabilisce come simbolo della Giovane Italia una fiaccola tricolore; in tale occasione sono inoltre tracciate le finalità dell'associazione ossia di essere un organismo nazionale autonomo, seppur ideologicamente agganciato al Movimento Sociale Italiano, volto a "risvegliare in tutti gli studenti il senso della patria, riallacciandosi alle gloriose tradizioni nazionali della scuola italiana, e promuovere attività culturali, scientifiche, ricreative e sportive".
Il primo documento ufficiale della Giovane Italia è la Carta della Gioventù, elaborata da Julius Evola nel 1951, e che costituisce lo statuto morale dell'associazione, ossia una concezione di vita spiritualistica che si contrappone a quella materialista del marxismo; secondo tale documento, il giovane appartenente alla Giovane Italia doveva essere dotato di carattere rivoluzionario, possedere uno spirito militante e una visione spirituale, eroica ed agonistica della vita.
Nel 1955, in seguito all'allontanamento di De Felice dal MSI, nuovo Presidente è Angelo Nicosia, a sua volta sostituito nel 1957 da Fausto Gianfranceschi; sotto la sua guida e quella dei suoi successori per circa un decennio l'associazione cresce con una diffusione capillare sia nelle città che nei centri minori divenendo la più forte organizzazione studentesca, e superando come quantità di iscritti persino la Federazione Giovanile Comunista.
Storiche sono le le manifestazioni studentesche della Giovane Italia per l'italianità di Trieste, a favore della rivolta anticomunista di Budapest, per l'intangibilità dei confini italiani in Alto Adige, ma anche per il miglioramento delle strutture e dei programmi scolastici.
Nella seconda metà degli anni Sessanta, in seguito ad una cattiva gestione dei quadri dirigenti ed al mutato clima sociale, che vedeva una forte crescita delle organizzazioni studentesche di sinistra e dei gruppi extraparlamentari, la Giovane Italia accuserà una profonda crisi.
L'indebolimento dell'associazione, acuito dallo scoppio dalla protesta giovanile del '68 egemonizzata dalla sinistra, porterà la Giovane Italia a confluire nel 1972 nel Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano.
