Giovanni Filippo Galvagno
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giovanni Filippo Galvagno (Torino, 22 agosto 1801 - 27 marzo 1874) fu un avvocato e politico italiano, deputato, più volte ministro e senatore del Regno di Sardegna e sindaco di Torino.
[modifica] Biografia
Fu avvocato presso il Magistrato d'appello di Piemonte e avvocato patrimoniale del re.
Fu deputato al parlamento del Regno di Sardegna in cinque legislature, tra il 1848 e il 1857, Nel 1849 venne nominato ministro dei lavori pubblici da Vittorio Emanuele II, e in seguito fu anche ministro dell'interno (dal 1849 al 1852), dell'agricoltura e della giustizia. Nel 1860 venne nominato senatore.
Consigliere comunale di Torino per più di vent'anni (dal 1848 alla morte), fu anche sindaco di Torino dal 1866 al 1869. Si trovò ad amministrare la città in un momento difficile: la capitale d'Italia stata trasferita a Firenze da poco, e c'era il timore di una grave crisi economica. Al momento della nomina, ricevette dal suo predecessore, il marchese Emanuele Luserna di Rorà, un mandato preciso: «Torino dovrà divenire la Manchester d'Italia», cioè la capitale dell'industrializzazione. Galvagno si impegnò a raggiungere questo obiettivo promuvendo la costruzione di canali per la produzione di energia, anche se dovette ripiegare per mancanza di fondi su un progetto meno ambizioso di quello immaginato da Luserna di Rorà, il canale della Ceronda.
Fu presidente dell'Accademia Filarmonica di Torino.
Venne nominato cavaliere e poi commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Morì a Torino nel 1874 e fu sepolto nel Fedio dei decurioni torinesi.
Predecessore: | Sindaco di Torino | Successore: | |
---|---|---|---|
Emanuele Luserna di Rorà | 1 gennaio 1866 - 31 marzo 1869 | Cesare Valperga di Masino |
[modifica] Bibliografia
- Giuseppe Bracco, 1864 - 1870. Una trasformazione faticosa e sofferta. Dalla città dei servizi alla città dell'industria. Torino: Archivio Storico della Città di Torino, 2002
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda del Senato su Filippo Galvagno