Giuseppe Girgenti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giuseppe Girgenti è nato a Palermo il 17 aprile 1967; ha frequentato gli studi classici nella sua città natale presso il Liceo "Vittorio Emanuele II" e poi si è trasferito a Milano per gli studi universitari, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; si è laureato in filosofia con Giovanni Reale nel 1989, con una tesi dal titolo "Platonismo e Cristianesimo in San Giustino Martire"; ha poi vinto un dottorato di ricerca nella stessa università, ed è andato a studiare prima a Monaco di Baviera con Werner Beierwaltes e poi a Parigi con Pierre Hadot; ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 1994 con una dissertazione dal titolo "Porfirio tra henologia e ontologia". Dopo un biennio post-dottorale presso l'Università Cattolica di Milano, è diventato Assistenzprofessor presso l'Accademia Internazionale di Filosofia nel Principato del Liechtenstein, ove ha insegnato "Storia della Filosofia e Metodologia Filosofica" nel triennio 1997 - 2000; in questo periodo ha tenuto contatti regolari con Hans-Georg Gadamer; dal 2002 è passato a insegnare Storia della Filosofia Antica alla Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
[modifica] Pensiero
I suoi studi sono concentrati sul rapporto tra filosofia greca e cristianesimo, e in particolare nell'influenza che il platonismo ha esercitato sui Padri della Chiesa. Per analizzare questo tema, ha applicato due categorie ermeneutiche create da Gadamer: la "storia degli effetti" (Wirkungsgeschichte) e la "fusione di orizzonti" (Horizontverschmelzung); secondo la storia degli effetti, come già in Beierwaltes, la storia della Patristica greca e latina deve essere considerata una fase importante della storia del platonismo antico, che fa da tramite rispetto a tutto il pensiero cristiano medioevale; secondo la fusione di orizzonti, il rapporto tra platonismo e cristianesimo deve essere analizzato superando due opposte posizioni classiche: la "Praeparatio evangelica" di Eusebio di Cesarea, secondo cui la filosofia greca sarebbe stata di per sé una preparazione al cristianesimo e la "Ellenizzazione del cristianesimo" di Adolf von Harnack, secondo cui nell'incontro con la filosofia greca il cristianesimo avrebbe smarrito la vocazione originaria (e dovrebbe pertanto de-ellenizzarsi). La posizione mediana potrebbe contribuire a superare le rigidità del cristianesimo ortodosso e le chiusure del cristianesimo protestante.
[modifica] Opere
- Porfirio negli ultimi 50 anni, Vita e Pensiero, Milano 1994;
- Giustino Martire, il primo cristiano platonico, Vita e Pensiero, Milano 1995;
- Il Pensiero forte di Porfirio, Vita e Pensiero, Milano 1996;
- Introduzione a Porfirio, Laterza, Roma-Bari 1997;
- La nuova interpretazione di Platone (curatore), Rusconi, Milano 1998;
- Incontri con Hans-Georg Gadamer (curatore), Bompiani, Milano 2000;
- Platone tra oralità e scrittura (curatore), Bompiani, Milano 2001.
Traduzioni:
- Porfirio, Commentario al Parmenide di Platone, Vita e Pensiero, Milano 1993;
- P. Hadot, Porfirio e Vittorino, Vita e Pensiero, Milano 1993;
- Giustino, Apologie, Rusconi, Milano 1995;
- Porfirio, Sentenze sugli intellegibili, Rusconi, Milano 1996;
- Porfirio, Vita di Pitagora, Rusconi, Milano 1998;
- K. Wojtyla, Persona e Atto, Rusconi, Milano 1999;
- J. Seifert, Ritornare a Platone, Vita e Pensiero, Milano 1999;
- J. Patocka, Socrate, Bompiani, Milano 2000;
- Porfirio, Isagoge, Bompiani, Milano 2004;
- Porfirio, Astinenza dagli animali, Bompiani, Milano 2005;
- Diogene Laerzio, Vite e dottrine dei più celebri filosofi, Bompiani, Milano 2005.