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Il Governo Fanfani II è stato in carica dal 1 luglio 1958 al 15 febbraio 1959 per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 14 giorni.
- Composizione del governo:
[modifica] Vicepresidente del Consiglio dei Ministri
[modifica] Segretario del Consiglio dei Ministri
[modifica] Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
[modifica] Ministeri senza portafoglio
Ministro |
Giulio Andreotti |
Sottosegretari |
Emanuele Guerrieri, Mario Riccio, Angelo Salizzoni |
Ministro |
Antonio Segni |
Sottosegretari |
Giuseppe Caron, Edoardo Martino, Carlo Russo |
[modifica] Lavori Pubblici
Ministro |
Giuseppe Togni |
Sottosegretari |
Guido Ceccherini, Tommaso Spasari |
[modifica] Agricoltura e Foreste
[modifica] Industria e Commercio
Ministro |
Giorgio Bo |
Sottosegretari |
Eugenio Gatto, Filippo Micheli |
istituito con legge del 13/03/58
[modifica] Partecipazioni Statali
- 1 luglio 1958. Amintore Fanfani forma il suo governo denominandolo di centrosinistra (è la prima volta che si usa in Italia una tale denominazione).
- 17 luglio 1958. Il Senato vota la fiducia con 128 sì, 111 no e 2 astenuti. La Camera si esprime con 295 sì, 287 no e 9 astenuti.
- 14 agosto 1958. Viene istituito il Ministero della Sanità (l'Italia era uno dei pochi Paesi occidentali a non possederlo).
- 20 agosto 1958. Scoppia il Caso Giuffrè: si tratta di un finanziere che, con manovre oscure, era riuscito a sottrarre miliardi usurpando i risparmi della gente. Nel processo vengono coinvolti anche il ministro Luigi Preti e il suo predecessore Giulio Andreotti: il Parlamento istituisce una commissione d'inchiesta dove la sinistra chiede di abolire il segreto d'ufficio dei bancari coinvolti.
- 20 settembre 1958. Entra in vigore la Legge Merlin che prevede la chiusura delle case di tolleranza (per regolamentare la prostituzione).
- 23 ottobre 1958. Dalla Sicilia proviene un attacco politico nei confronti del premier Fanfani. Teatro dello scontro è l'elezione del presidente della Regione: l'uomo scelto da Fanfani (che attualmente è segretario della Dc) viene battuto da Silvio Milazzo, democristiano appartenente alla corrente di Scelba, che si fa appoggiare dalla sinistra (Pci, Psi, Psdi). Fanfani espelle Milazzo dal partito. È l'inizio di un duro scontro.
- 10 dicembre 1958. Il Governo viene battuto sulla tassa del gas liquido per auto e sulla soprattassa per la benzina; poi ancora sulla legge che liberalizza i mercati all'ingrosso. Si apre la crisi, che coinvolge l'esecutivo ma tutta la Dc più in generale.
- 26 gennaio 1959. Si dimettono il ministro del Lavoro, Ezio Vigorelli (Psdi), e il ministro dei Lavori Pubblici, Giuseppe Togni (Dc), quest'ultimo per contrasti con Fanfani sull'introduzione del Codice della Strada. Il presidente si dimette dal governo e anche dalla segreteria del partito.