Grave di Papadopoli
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Grave di Papadopoli (ovvero "Ghiaie di Papadopoli") è il nome di un lembo di terra tra Maserada e Cimadolmo, dove il Piave si divide e forma una piccola isoletta sassosa, denominata appunto Grave di Papadopoli. Attualmente è coltivata a vigneti.
Durante la prima guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto e l'arrivo degli Austiaci sul Piave, venne considerata terra di nessuno, ovvero un lembo di terra che faceva da cuscinetto tra il fronte italiano ed austriaco.
Il 15 giugno del 1918 gli Austriaci attaccavano e superavano le Grave di Papadopoli. Gli italiani,che avevano disposto una mitragliatrice ogni 500mt furono sommersi dalle granate nemiche e si ritirarono a circa due chilometri dal Piave, verso Maserada, su una seconda linea già preparata da tempo; per poi riprendere le posizioni di partenza quando l'attacco austriaco si esaurì ("Battaglia del solstizio", 15-23 giugno).
Durante la battaglia venne fatto uso di gas tossici. Esistevano allora due metodi per salvarsi in tempo dal gas ed indossare le maschere. Davanti alle trincee venivano appesi a dei fili dei vasi di latta vuoti (di solito piccoli contenitori di conserva od altro): quando i vasi iniziavano a scuotersi rumorosamente, di solito era il gas che arrivava. Altre volte venivano tenute delle anatre od oche, che erano le prime a crollare a terra all'arrivo del gas letale.
Il metodo veniva usato sin dalle battaglie dell'Isonzo, anche se a Caporetto 3000 nostri soldati morirono in pochi attimi in una grotta, perché non fecero in tempo ad indossare le maschere. I nostri soldati avevano sempre la maschera antigas a portata di mano, consapevoli che in pochi secondi dovevano la vita alla rapidità con cui la indossavano, senza sbagliare. Per il soldato in prima linea era indispensabile al pari del fucile.
A fine ottobre del 1918, le truppe italiane della VIII armata, sostenute da rinforzi inglesi, superava d'impeto le grave e nonostante il Piave in piena avesse travolto diverse passerelle usate per il passaggio, avanzarono di là dal fiume travolgendo il nemico. Iniziava così lo sfondamento del fronte austriaco che in pochi giorni portava al collasso dell'Austria e alla fine dell'Impero Austriaco.
A Tezze di Piave, vicino alla chiesa del paese, si trova il cimitero di guerra inglese, che raccoglie i resti di molti giovani soldati che negli ultimi giorni dell'ottobre del 1918 combatterono e morirono a fianco delle truppe italiane.
Verso Maserada, vicino all'argine del Piave ( appena dopo il ponte sul fiume) si trova il momumento ai soldati francesi, costruito a ricordo dei francesi che combatterono con gli italiani, in quella zona. Alcuni anni fa nella zona delle grave furono ritrovati i resti di un giovane soldato cecoslovacco, sepolto poi nel tempio di Ponte della Priula. Purtroppo dal materiale ritrovato ( scritti ed altro) non fu possibile risalire all'identità del giovane e sfortunato combattente.