Hong Kong Express
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|
Titolo originale: | 重慶森 Chung hing sam lam |
Paese: | Hong Kong |
Anno: | 1994 |
Durata: | 102 ' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Wong Kar-Wai |
Soggetto: | Wong Kar-Wai |
Sceneggiatura: | Wong Kar-Wai |
|
|
Fotografia: | Christopher Doyle, Keung Lau Wai |
Montaggio: | William Chang, Kai Kit-Wai, Kwong Chi-Leung |
Musiche: | Frankie Chan, Roel A. García |
Scenografia: | William Chang |
|
|
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Hong Kong Express è un film prodotto a Hong Kong del 1994, diretto dal regista Wong Kar-Wai ed interpretato, fra gli altri, da Takeshi Kaneshiro e dalla cantante Faye Wong.
Con questo film si è conosciuto anche in Italia il talento del regista di Wong Kar-Wai, successo che verrà riconfermato ed accresciuto in seguito con In the Mood for Love.
In quest'opera, la naturale tendenza del regista alla melanconia viene inserita nel frastuono della frenetica vita quotidiana della metropoli asiatica. Una metropoli enorme, Hong Kong, che però è claustrofobica, angusta, minuta: in tutto il film sono veramente pochi gli spazi aperti che si riescono a percepire. I personaggi si muovono in mezzo alla confusione portandosi addosso il peso della propria melanconia.
L'agente 223, per rispettare una delle tante promesse che fa a sé stesso, compra solo scatolette di ananas che scadano il 1° maggio, mentre l'agente 633 ogni sera consola gli oggetti di casa sua che vede tristi per l'abbandono della sua fidanzata. Wong racconta manie, pregi e difetti dei propri personaggi con tanto cuore e tanto stile, alternando rapidissime sequenze con la cinepresa a mano ad immagini più statiche ma più intense.
Il film venne girato senza disporre di alcuna sceneggiatura interamente con una videocamera a spalla durante una lunga pausa nella lavorazione di un altro film di Wong: Ashes of time (1994). Inizialmente prevedeva la presenza di un terzo episodio che, accantonato, venne utilizzato come spunto di partenza per il successivo Angeli perduti (Fallen angels, 1995).
Viene presentato in anteprima al Festival di Locarno nell'agosto del 1994. In Italia arriva il 24 novembre 1995.
[modifica] La trama
Il film racconta due storie unite solo da alcuni rimandi.
La prima storia racconta la sofferenza di Apu (o agente 223) per la sua rottura con la fidanzata Amei. Intanto una donna misteriosa, sempre vestita con impermeabile, occhiali scuri e parrucca bionda, si aggira fra i bassifondi di Hong Kong: che i due siano destinati ad incontrarsi?
La seconda storia racconta la sofferenza dell'agente 633, lasciato dalla sua fidanzata hostess. Quest'ultima però, prima di andarsene, lascia le chiavi della casa di lui al ristorante che di solito frequenta. L'inserviente del locale, innamorata segretamente dell'agente, si impossessa delle chiavi per conoscere meglio l'uomo che ama. Comincerà così una storia d'amore fatta di piccole cose e sensazioni impalpabili.
[modifica] La musica
Come in tutti i suoi film, Wong Kar-Wai riserva una cura particolare alla musica, sempre presente e spesso ossessiva.
Il film si apre e si chiude con Dreams cantata da Faye Wong, rifacimento cinese della canzone omonima dei "Cranberries". La stessa Wong reinterpreta Know Oneself and Each Other dei "Cocteau Twins".
La seconda storia del film è caratterizzata dalla ripetizione quasi ossessiva del brano California Dreamin' dei "The Mamas and the Papas", con l'aggiunta di What a Difference a Day Makes di Dinah Washington.