Ifranj
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ifranj, anche Firanj o Faranj (da "franchi") è il termine arabo che si utilizzava per identificare i cristiani delle regioni europee occidentali.
In questo modo era possibile differenziare i cristiani di cultura latina dai cristiani di cultura greca, ossia i Bizantini che dai musulmani erano assai più apprezzati sotto tutti profili - culturali ma anche militari er istituzionali - salvo forse quello della valentia personale in guerra, visto che gli Ifranj erano considerati di eccezionale coraggio e di inusuale forza fisica.
La loro cultura era considerata invece ben povera cosa, al limite della barbarie, e sarà solo a partire dall'età rinascimentale che tale opinione dovette lentamente essere abbandonata.
Tutto ciò comportò che delle contrade europee occidentali (ivi comprese le regioni meridionali) l'Islam ebbe ben scarse e inadeguate conoscenze: fattore questo che alla lunga costituì uno svantaggio non solo puramente culturale e influì negativamente sugli stessi equilibri geo-politici del mondo musulmano.
La sommaria conoscenza che l'Islam ebbe delle composite realtà dell'Europa occidentale, segnata in buona parte dalle ambascerie che il califfo abbaside Hārūn al-Rashīd scambiò con l'Imperatore franco Carlomagno nel IX secolo d. C., non consentì di differenziare fra loro le varie popolazioni e i vari Stati dell'Occidente cristiano-latino, prolungando per secoli l'uso (inizialmente corretto) del termine "Franchi".
Anche quando in Siria-Palestina giunsero le prime armate dei Crociati, i musulmani seguitarono quindi ad usare per quei guerrieri il termine "Franchi".
[modifica] Bibliografia
- Bernard Lewis, The Muslim Discovery of Europe (trad. ital. Europa barbara e infedele, Milano, Mondadori, 1982), New York-London, W. W. Norton & Company, 1982.