Il diavolo zoppo (film 1909)
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Titolo originale: | Il diavolo zoppo |
Paese: | Italia |
Anno: | 1909 |
Durata: | 226 metri (14 minuti?) |
Colore: | B/N |
Audio: | muto |
Genere: | fantastico |
Regia: | Luigi Maggi |
Soggetto: | Alain-René Lesage dal romanzo Le Diable boiteaux (1707) |
Produzione: | Società Anonima Ambrosio |
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Fotografia: | Giovanni Vitrotti |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Il diavolo zoppo è un film del 1909, diretto dal regista Luigi Maggi. La pellicola ha un tema fantastico e fa gran ricorso ai trucchi cinematografici e con una morale assolutamente non convenzionale per l'epoca.
[modifica] Trama
Don Cleofa Leandro Perez Zambullo, uno studente, va a trovare la bella Tomasa ma qui viene assalito da quattro persone che, d'accordo con Tomasa, vorrebbero costringerlo a sposarla. Il giovane riesce a fuggire e capita a casa di Asmodeo, un diavolo che vive prigioniero in una bottiglia. Asmodeo chiede a Leandro di liberarlo, garatendogli i suoi servigi. Leandro accetta e il diavolo, oltre a portarlo con sé in volo sui tetti della città, gli regala degli occhiali magici che permettono di vedere attraverso i muri e i tetti. Così, con questi occhiali, Leandro vede che Tomasa sta mangiando con i suoi assalitori e capisce che era d'accordo con loro. Il diavolo gli promette di vendicarlo e infatti poco dopo tra i suoi assilitori scoppia una rissa che viene sedata dalla polizia che li porta in prigione. Non pago, Asmodeo, assumendo le sembianze di Leadro, salva da un incendio la nobile e bella Serafina, che poi riaccompagna dal padre, don Pedro d’Escolano. Tornato da Leandro, il diavolo lo spinge verso Serafina. Il film si conclude con un lieto fine: don Pedro concede la mano di Serafina a Leandro.