L'eternità e un giorno
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Titolo originale: | Μια αιωνιότητα και μια μέρα - Mia eoniotita kai mia mera |
Paese: | Francia-Grecia-Italia |
Anno: | 1998 |
Durata: | 129' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico/allegorico |
Regia: | Theo Angelopoulos |
Soggetto: | Albert Camus |
Sceneggiatura: | Theo Angelopoulos, Tonino Guerra, Petros Markaris |
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Fotografia: | Yorgos Arvanitis - Andreas Sinanos |
Montaggio: | Yannis Tsitsopoulos |
Musiche: | Eleni Karaindrou |
Scenografia: | Giorgos Patsas per i costumi |
Palma d'oro al 51.mo Festival di Cannes
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
L'eternità e un giorno (nell'originale in lingua greca: Mia Eoniotita Kai Mia Mera) è un film diretto da Theo Angelopoulos di produzione franco-greco-italiana per l'Istituto Luce.
Ha vinto nel 1998 la Palma d'oro al 51.mo Festival di Cannes.
Film di genere allegorico (durata 129'), è interpretato fra gli altri da Bruno Ganz nella parte del protagonista, Alexandros, e da Achilleas Skevis, Isabelle Renauld, Fabrizio Bentivoglio, Despina Bebedeli.
Tratto da un soggetto di Albert Camus e fotografato da Yorgos Arvanitis e Andreas Sinanos, si avvale della sceneggiatura dello stesso Theo Angelopoulos (qui al suo undicesimo film come regista), Tonino Guerra e Petros Markaris
La colonnna sonora è firmata da Eleni Karaindrou.
Il valore del film risiede nella parte poetica dell'operazione cinematografica, anche se parte della critica non si è espressa favorevolmente ritenendo il lavoro di Angelopulos eccessivamente appesantito da un ricercato accumulo di metafore, temi e suggestioni.
[modifica] Trama
Al centro della vicenda è Alexandros, un poeta ed intellettuale in età avanzata, pronto a lasciare la casa sul mare di Salonicco, dove ha sempre vissuto, per affrontare un ricovero (definitivo?) in ospedale.
Ritrova per caso una lettera della moglie Anna in cui ella descrive un giorno d'estate di trent'anni prima. Alexandros comprende di essere giunto ad un punto di svolta della propria vita e, complice un bambino in odore di clandestinità, si appresta ad iniziare un viaggio senza meta, unicamente per raccogliere - e far quadrare - sentimenti e suggestioni del passato con la malinconia del tempo presente.