La seconda volta
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Paese: | Italia/Francia |
Anno: | 1995 |
Durata: | 80' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Mimmo Calopresti |
Soggetto: | Tratti dall'omonimo romanzo di Francesco Bruni |
Sceneggiatura: | Francesco Bruni, Mimmo Calopresti, Heidrun Schleef |
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Fotografia: | Alessandro Pesci |
Montaggio: | Claudio Cormio |
Musiche: | Franco Piersanti |
Scenografia: | Giuseppe M.Gaudino |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Alberto Sajevo, professore universitario, incontra per caso Lisa la terrorista che dodici anni prima tentò invano di ucciderlo sparandogli un colpo alla testa. Lei condannata a trent’anni, gode di un regime di semilibertà potendo uscire dal penitenziario e dovendo rientrare ogni sera; il professore appena ripresosi dopo le obbligate sedute di riabilitazione cui lo costringe la pallottola che ancora porta conficcata nel cranio, comincia per curiosità e forse per rivalsa a seguirla, riuscendo infine a parlarci e conquistare la sua amicizia. Dapprima la ragazza non lo riconosce e lo scambia per un corteggiatore; tuttavia quando il professore svela la propria identità il confronto si inasprisce fino allo scontro.
Prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti e Angelo Barbagallo, La seconda volta è il tentativo di un giovane regista italiano (Mimmo Calopresti) di indagare gli anni di piombo in Italia e l'eco silenziosa che luoghi e persone serbano ancora di quell'ondata di terrorismo che stravolse la coscienza sociale di una nazione. Tuttavia esso riesce solo in parte e il film, come spesso accade nella cinematografia di questo regista, pur scavando sapientemente nei silenzi degli attori non riesce mai a decollare restando drammaticamente imperniato in una non-storia tenuta in piedi a fatica dall'espressività di Valeria Bruni Tedeschi e dalla forza di qualche dialogo.